Attualità
Treno Pop insufficiente, la rivolta dei pendolari giovinazzesi
Sbotta la consigliera Marzella: «Aumentano biglietti e abbonamenti, ma peggiora il servizio»
Giovinazzo - mercoledì 20 marzo 2024
Continuano ad arrivare alla nostra redazione segnalazioni circa i disservizi a cui devono far fronte quotidianamente i pendolari giovinazzesi e delle località rivierasche.
Trenitalia ha deciso nelle ultime settimane di sostituire il convoglio che parte da Foggia, con un treno Pop. Si tratta del regionale che transita da Giovinazzo alle 8.10 ed è sempre più affollato, con viaggiatori costretti a farsi la tratta sino a Bari in piedi ed ammassati.
«Aumentano biglietti e abbonamenti, ma peggiora il servizio - tuona la consigliera comunale di Forza Italia, Antonella Marzella, anch'essa pendolare -. Siamo stanchi di viaggiare in questo modo ed ogni mattina ci sono persone che restano a terra, senza poter salire sul mezzo di trasporto che dovrebbe portarle al lavoro. Una ingiustizia di cui qualcuno dovrà pur rispondere».
Altri pendolari rincarano la dose: «Chiediamo a voi giornalisti locali di darci ancora una volta voce. Si tratta di scelte prese da chi non ha forse ben presente cosa accade su questa tratta ogni santo giorno. Speriamo davvero che si cambi andazzo, perché questo modo di viaggiare non è degno di un Paese civile».
Trenitalia ha deciso nelle ultime settimane di sostituire il convoglio che parte da Foggia, con un treno Pop. Si tratta del regionale che transita da Giovinazzo alle 8.10 ed è sempre più affollato, con viaggiatori costretti a farsi la tratta sino a Bari in piedi ed ammassati.
«Aumentano biglietti e abbonamenti, ma peggiora il servizio - tuona la consigliera comunale di Forza Italia, Antonella Marzella, anch'essa pendolare -. Siamo stanchi di viaggiare in questo modo ed ogni mattina ci sono persone che restano a terra, senza poter salire sul mezzo di trasporto che dovrebbe portarle al lavoro. Una ingiustizia di cui qualcuno dovrà pur rispondere».
Altri pendolari rincarano la dose: «Chiediamo a voi giornalisti locali di darci ancora una volta voce. Si tratta di scelte prese da chi non ha forse ben presente cosa accade su questa tratta ogni santo giorno. Speriamo davvero che si cambi andazzo, perché questo modo di viaggiare non è degno di un Paese civile».