Politica
Treni regionali, Damascelli scrive alla Regione Puglia
«Potrebbe infliggersi un colpo alla mobilità dei cittadini»
Giovinazzo - martedì 13 ottobre 2015
05.30
Continuano ad alzarsi voci contro il possibile provvedimento che eliminerebbe le fermate di Giovinazzo, Santo Spirito e Palese dalla tratta dei treni regionali che circolano sulla linea Bari - Foggia, oltre a quelle di Trinitapoli, Incoronata Zona Industriale ed Orta Nova nella provincia dauna.
Ad intervenire, questa volta, è stato il Consigliere di Forza Italia, Domenico Damascelli. Bitontino, ex Commissiario cittadino di Giovinazzo del partito di Silvio Berlusconi, Damascelli ha scritto alla Commissione Trasporti e Mobilità della Regione Puglia, nonché al Presidente, Michele Emiliano.
«Nel silenzio della Giunta Regionale - sottolinea -, potrebbe infliggersi un colpo significativo al diritto alla mobilità dei cittadini baresi che viaggiano sulla tratta Bari-Foggia. Pare, infatti, - continua Damascelli - che siano prossime alla sospensione le fermate delle stazioni delle Ferrovie dello Stato di Giovinazzo, Santo Spirito e Palese. Per questo - evidenzia l'esponente forzista - ho richiesto l'audizione in V Commissione dell'Assessore Regionale ai Trasporti ed alla Mobilità della Regione Puglia, dei vertici territoriali di Trenitalia e dei Sindaci dei Comuni interessati».
Secondo il Consigliere regionale, quindi, «l'eventuale cancellazione delle fermate dei treni regionali in questione determinerebbe disagi gravissimi ai cittadini, pendolari e non». Damascelli ha poi attaccato: «Si tratta, visto l'alto numero dei passeggeri potenzialmente interessati, di una decisione a dir poco scellerata e inaccettabile, che isolerebbe gran parte dei viaggiatori dell'area nord della provincia di Bari».
L'azzurro ha poi voluto mettere in evidenza come la decisione, così come riportato anche dalla nostra testata più volte nei giorni scorsi, sia frutto di un accordo tra l'Ente regionale e Trenitalia e che abbia come mira, a suo dire, quello di «disincentivare il trasporto pubblico».
Parrebbe tuttavia che l'accordo includa un rafforzamento del servizio metropolitano ed un suo affiancamento a quello regionale che coprirebbe solo le città più popolose. Ma conferme non ve ne sono e quindi Damascelli chiosa con un asupicio: «Sono certo che, se gli interlocutori in Commissione si armeranno di buonsenso, non potranno che fare un passo indietro evitando tagli draconiani alla mobilità regionale».
In attesa di tavoli di confronto tra Enti preposti ed associazioni dei consumatori, la speranza è che il dibattito venga davvero portato in Commissione regionale, in maniera da chiarire gli aspetti ancora oscuri che ha messo sul piede di guerra tantissimi pendolari.
Ad intervenire, questa volta, è stato il Consigliere di Forza Italia, Domenico Damascelli. Bitontino, ex Commissiario cittadino di Giovinazzo del partito di Silvio Berlusconi, Damascelli ha scritto alla Commissione Trasporti e Mobilità della Regione Puglia, nonché al Presidente, Michele Emiliano.
«Nel silenzio della Giunta Regionale - sottolinea -, potrebbe infliggersi un colpo significativo al diritto alla mobilità dei cittadini baresi che viaggiano sulla tratta Bari-Foggia. Pare, infatti, - continua Damascelli - che siano prossime alla sospensione le fermate delle stazioni delle Ferrovie dello Stato di Giovinazzo, Santo Spirito e Palese. Per questo - evidenzia l'esponente forzista - ho richiesto l'audizione in V Commissione dell'Assessore Regionale ai Trasporti ed alla Mobilità della Regione Puglia, dei vertici territoriali di Trenitalia e dei Sindaci dei Comuni interessati».
Secondo il Consigliere regionale, quindi, «l'eventuale cancellazione delle fermate dei treni regionali in questione determinerebbe disagi gravissimi ai cittadini, pendolari e non». Damascelli ha poi attaccato: «Si tratta, visto l'alto numero dei passeggeri potenzialmente interessati, di una decisione a dir poco scellerata e inaccettabile, che isolerebbe gran parte dei viaggiatori dell'area nord della provincia di Bari».
L'azzurro ha poi voluto mettere in evidenza come la decisione, così come riportato anche dalla nostra testata più volte nei giorni scorsi, sia frutto di un accordo tra l'Ente regionale e Trenitalia e che abbia come mira, a suo dire, quello di «disincentivare il trasporto pubblico».
Parrebbe tuttavia che l'accordo includa un rafforzamento del servizio metropolitano ed un suo affiancamento a quello regionale che coprirebbe solo le città più popolose. Ma conferme non ve ne sono e quindi Damascelli chiosa con un asupicio: «Sono certo che, se gli interlocutori in Commissione si armeranno di buonsenso, non potranno che fare un passo indietro evitando tagli draconiani alla mobilità regionale».
In attesa di tavoli di confronto tra Enti preposti ed associazioni dei consumatori, la speranza è che il dibattito venga davvero portato in Commissione regionale, in maniera da chiarire gli aspetti ancora oscuri che ha messo sul piede di guerra tantissimi pendolari.