Attualità
Trasporti affollati, il presidente ANCI Puglia chiede incontro a Decaro
Nei giorni scorsi la posizione ufficiosa anche della Consigliera Antonella Marzella
Giovinazzo - venerdì 16 ottobre 2020
«Dopo le sollecitazioni come presidente Anci Puglia, ho chiesto un vertice con il presidente Emiliano e il sindaco della Città metropolitana Antonio Decaro per fare il punto sulla questione e mettere sul tavolo proposte concrete per porre rimedio a questa situazione».
Lo ha scritto Domenico Vitto, sindaco di Polignano a Mare e presidente dell'Anci Puglia, in riferimento alla situazione di sovraffollamento dei mezzi pubblici, su cui non si riesce a garantire, nelle ore di punta, il distanziamento previsto dalle norme anti-Covid. Forti si erano levate alcune voci dal mondo della scuola e ieri è arrivata una posizione importante.
Inutile lavorare nelle scuole per il distanziamento fisico, ad esempio, se poi i nostri ragazzi restano stipati negli autobus di linea o sui treni regionali. Un problema comune a tanti lavoratori.
A Giovinazzo era stata la Consigliera comunale Antonella Marzella di Forza Giovinazzo a lanciare, attraverso i social network, moniti e appelli, non senza ironia (anche lei è pendolare) nei confronti di Trenitalia. Una situazione che in tanti ci hanno definito "un controsenso" viste le regole stringenti attuali. In sostanza si predica bene (dal Governo), ma si razzola malissimo, soprattutto nelle fasce orarie più frequentate dall'utenza.
«Le norme di sicurezza contenute nel nuovo Dpcm - prosegue Vitto - sono sacrosante e forse imprescindibili per provare ad evitare una nuova chiusura che avrebbe effetti pesanti sul piano economico, sociale e psicologico. Ma quando vado a controllare la situazione sui bus di linea, quando sento i racconti raccapriccianti dei miei figli, quando vedo i video di ragazze e ragazzi stipati come polli di allevamento, gettati in pasto al rischio contagio, provo rabbia e frustrazione».
Per il numero uno dei sindaci pugliesi «Non possiamo permetterci di chiedere il rispetto di norme rigide quando poi abbandoniamo gli studenti, parte fondamentale della nostra comunità, ad un destino di rischio».
Intanto nelle scorse ore era arrivata una secca conferma del Ministro dei Trasporti Paola De Micheli (PD), che aveva respinto al mittente le accuse di incongruenza arrivatele da molti settori della scuola e dei sindacati, ribadendo che bus, treni e metro continueranno a viaggiare all'80% della capienza.
Lo ha scritto Domenico Vitto, sindaco di Polignano a Mare e presidente dell'Anci Puglia, in riferimento alla situazione di sovraffollamento dei mezzi pubblici, su cui non si riesce a garantire, nelle ore di punta, il distanziamento previsto dalle norme anti-Covid. Forti si erano levate alcune voci dal mondo della scuola e ieri è arrivata una posizione importante.
Inutile lavorare nelle scuole per il distanziamento fisico, ad esempio, se poi i nostri ragazzi restano stipati negli autobus di linea o sui treni regionali. Un problema comune a tanti lavoratori.
A Giovinazzo era stata la Consigliera comunale Antonella Marzella di Forza Giovinazzo a lanciare, attraverso i social network, moniti e appelli, non senza ironia (anche lei è pendolare) nei confronti di Trenitalia. Una situazione che in tanti ci hanno definito "un controsenso" viste le regole stringenti attuali. In sostanza si predica bene (dal Governo), ma si razzola malissimo, soprattutto nelle fasce orarie più frequentate dall'utenza.
«Le norme di sicurezza contenute nel nuovo Dpcm - prosegue Vitto - sono sacrosante e forse imprescindibili per provare ad evitare una nuova chiusura che avrebbe effetti pesanti sul piano economico, sociale e psicologico. Ma quando vado a controllare la situazione sui bus di linea, quando sento i racconti raccapriccianti dei miei figli, quando vedo i video di ragazze e ragazzi stipati come polli di allevamento, gettati in pasto al rischio contagio, provo rabbia e frustrazione».
Per il numero uno dei sindaci pugliesi «Non possiamo permetterci di chiedere il rispetto di norme rigide quando poi abbandoniamo gli studenti, parte fondamentale della nostra comunità, ad un destino di rischio».
Intanto nelle scorse ore era arrivata una secca conferma del Ministro dei Trasporti Paola De Micheli (PD), che aveva respinto al mittente le accuse di incongruenza arrivatele da molti settori della scuola e dei sindacati, ribadendo che bus, treni e metro continueranno a viaggiare all'80% della capienza.