Attualità
Traslazione del Manto e Festa del Ritorno: il racconto e LE FOTO
Ieri sera doppio appuntamento tra fede ed omaggio agli emigrati
Giovinazzo - sabato 20 agosto 2016
12.07
In un mix perfetto tra fede, religiosità e tradizione si è svolta la seconda serata della festa patronale, a cura all'Organizzazione Festeggiamenti Maria SS. di Corsignano.
Le celebrazioni liturgiche, sin dalla prima mattina, hanno riunito la gente animata dalla sentita fede per la Santa Patrona. Alle ore 18.00 ha percorso le strade il Concerto Bandistico "Città di Giovinazzo" per animare con musica in festa la città. Alle 19.30 è partito un corteo da piazza Vittorio Emanuele II diretto al monumento ai caduti in località Crocifisso, sul lungomare Marina Italiana. Al corteo hanno partecipato oltre alle Autorità civili e militari anche i "Figli del Mare" ed una rappresentanza dell'Associazione Marinai d'Italia della locale sezione. Questo corteo si è poi diretto, alle 21.30, verso l'Istituto San Giuseppe in via Cappuccini, da dove poi è ripartito per traslare il Manto della Madonna verso la Concattedrale.
Nella breve sosta presso il monumento ai Caduti, retrostante il Palazzo di Città, è stata deposta una corona d'alloro in un momento raccolto di saluto dedicato ai marinai, in cui il sindaco Tommaso Depalma è intervenuto sottolineando quanto sia sentito il legame indissolubile con il nostro mare. Ha accompagnato la cerimonia il Concerto Bandistico "Città di Giovinazzo".
Nel frattempo, alle 19.30, in Concattedrale di Santa Maria Assunta si è svolta la Santa Messa, officiata da Mons. Domenico Cornacchia, Vescovo della Diocesi di Molfetta - Ruvo di Puglia - Giovinazzo - Terlizzi. Nel corso della celebrazione sono state assegnate alcune onorificenza all' ex ginnasta Marinella Falca, che ha detto di sentirsi così tanto emozionata da tremarle le gambe, come quando ha partecipato alle Olimpiadi di Atene 2004, vincendo la medaglia d'argento nel concorso a squadre. La ginnasta ha ricevuto il suo encomio dal Presidente dell'Associazione Aeronautica Militare. Con lei encomio anche al Vescovo Beniamino Depalma, segnalato dalla presidenza del Consiglio comunale, per la sua missione in una zona non facilissima della Campania, per quella che è stata definita «sana testardaggine e capacità di non inchinarsi a nessuno», qualità che lo ha aiutato nella sua missione soprattutto nella sua zona, a Nola. Il sindaco ha detto che i due sono accomunati da genio e talento, ciascuno nel suo settore.
Alle 21.45, in cala Porto, si è svolta l'iniziativa "Home sweet home". Si è trattato di una serata (la cosiddetta Festa del Ritorno, ndr) dedicata ai giovinazzesi residenti all'estero ed in altre regioni italiane. Tommaso Depalma, il prof. Agostino Picicco, dell'Associazione regionale pugliesi a Milano, e Michele Amorisco, dell'Organizzazione Festa Patronale, hanno rivolto attenzione a tanti giovinazzesi a cui è stata consegnata una pergamena. Il sindaco ha ricordato una sua idea risultata vincente: trasferire questa manifestazione, quando era lui il Presidente del Comitato Feste, dalla periferia, dove era stata relegata, al centro cittadino.
Al "bentornati a casa" del sindaco Depalma sono stati chiamati sul palco emozionati e al contempo divertiti Nicola Prudente, residente a New York nel Queens, Vito De Santis, Angelo Cortese, Vincenzo Scivetti, Vincenzo Lomoro, Franco Cortese, Luigi Piscitelli, Vinny Di Natale, Presidente dell'Associaizone Maria SS. di Corsignano a New York e poi ancora Frank Sterlacci.
Nel suo intervento il prof. Picicco ha sottolineato il sacrificio degli emigrati nell'aver lasciato la terra d'origine. «Le cronache dell'ultimo periodo sono preoccupanti: attentati, stragi, incidenti, calamità. L'emigrante - ha affermato il docente giovinazzese residente a Milano - con i suoi viaggi, è esposto a vari rischi. Muoversi rapidamente nel mondo è facilissimo. Il pianeta è diventato più piccolo con mezzi, ma ormai anche con rischi più condivisi. Oggi - ha evidenziato - il benessere costruito nel passato, la stabilità, la sicurezza vengono messi in discussione. Nulla va dato per scontato. La crisi economica, la disoccupazione, la precarietà di vita e di affetti minano le nostre certezze. Ma il migrante oggi è un segno di speranza, perché guardando lui vediamo una strada di successi. Piccoli tasselli, piccole storie fatte da sacrifici, malinconie, forse amarezze. Storie di tenacia e di amore. Grazie al loro esempio -ha così concluso - potremo sconfiggere quella sindrome di Samarcanda, fatta di paura che ci porta a cambiare strada e destinazione. E così proseguire con serenità e determinazione la strada che porta ad un futuro desiderato e migliore».
Ha fatto da collante il concerto della storica band giovinazzese Snamers (parola composta da snake-serpente e charmers-incantatori, ndr). Cinque professionisti e talentuosi giovinazzesi, da sempre prestati alla musica, hanno fatto cantare il numeroso pubblico con la loro musica che, come ha affermato il chitarrista Gerry Gadaleta, attinge da vari generi musicali. Di ottima fattura le interpretazioni di "Your song" di Elton John, e "Fragile" di Sting, con Gerry Gadaleta splendidamente alla chitarra. L'intro incantevole di Marcello Cervone alle tastiere ha accompagnato l'esecuzione di "Georgy Porgy" dei Toto e poi ancora la musica è scorsa leggera con "Sarà" di Pino Daniele, "Moonflower" di Santana, "Estate " di Bruno Martino, "Against all odds" di Phil Collins, "September" degli Earth Wind and Fire, "Breakfast in America" dei Supertramp, "Hold The line" dei Toto, "Stairway to Heaven"dei Led Zeppelin, "Sott'o' sole " ancora di Pino Daniele, "On the road again", pezzo strumentale scritto da Gerry Gadaleta, e gran finale con "Celebration" della Pfm. Michele Stufano al basso, Nino De Gaetano alla batteria, Marcello Cervone alle tastiere, Gerry Gadaleta alle chitarre e Nicola Palmiotto in voce sono stati capaci di rispedirci indietro nel tempo, grazie a sonorità rock-pop dagli anni settanta ed ottanta in un piacevole crescendo.
Nella nostra gallery le foto scattate da Giuseppe Dalbis dei tre momenti di una intensa serata di festeggiamenti, prima del clou del weekend.
Le celebrazioni liturgiche, sin dalla prima mattina, hanno riunito la gente animata dalla sentita fede per la Santa Patrona. Alle ore 18.00 ha percorso le strade il Concerto Bandistico "Città di Giovinazzo" per animare con musica in festa la città. Alle 19.30 è partito un corteo da piazza Vittorio Emanuele II diretto al monumento ai caduti in località Crocifisso, sul lungomare Marina Italiana. Al corteo hanno partecipato oltre alle Autorità civili e militari anche i "Figli del Mare" ed una rappresentanza dell'Associazione Marinai d'Italia della locale sezione. Questo corteo si è poi diretto, alle 21.30, verso l'Istituto San Giuseppe in via Cappuccini, da dove poi è ripartito per traslare il Manto della Madonna verso la Concattedrale.
Nella breve sosta presso il monumento ai Caduti, retrostante il Palazzo di Città, è stata deposta una corona d'alloro in un momento raccolto di saluto dedicato ai marinai, in cui il sindaco Tommaso Depalma è intervenuto sottolineando quanto sia sentito il legame indissolubile con il nostro mare. Ha accompagnato la cerimonia il Concerto Bandistico "Città di Giovinazzo".
Nel frattempo, alle 19.30, in Concattedrale di Santa Maria Assunta si è svolta la Santa Messa, officiata da Mons. Domenico Cornacchia, Vescovo della Diocesi di Molfetta - Ruvo di Puglia - Giovinazzo - Terlizzi. Nel corso della celebrazione sono state assegnate alcune onorificenza all' ex ginnasta Marinella Falca, che ha detto di sentirsi così tanto emozionata da tremarle le gambe, come quando ha partecipato alle Olimpiadi di Atene 2004, vincendo la medaglia d'argento nel concorso a squadre. La ginnasta ha ricevuto il suo encomio dal Presidente dell'Associazione Aeronautica Militare. Con lei encomio anche al Vescovo Beniamino Depalma, segnalato dalla presidenza del Consiglio comunale, per la sua missione in una zona non facilissima della Campania, per quella che è stata definita «sana testardaggine e capacità di non inchinarsi a nessuno», qualità che lo ha aiutato nella sua missione soprattutto nella sua zona, a Nola. Il sindaco ha detto che i due sono accomunati da genio e talento, ciascuno nel suo settore.
Alle 21.45, in cala Porto, si è svolta l'iniziativa "Home sweet home". Si è trattato di una serata (la cosiddetta Festa del Ritorno, ndr) dedicata ai giovinazzesi residenti all'estero ed in altre regioni italiane. Tommaso Depalma, il prof. Agostino Picicco, dell'Associazione regionale pugliesi a Milano, e Michele Amorisco, dell'Organizzazione Festa Patronale, hanno rivolto attenzione a tanti giovinazzesi a cui è stata consegnata una pergamena. Il sindaco ha ricordato una sua idea risultata vincente: trasferire questa manifestazione, quando era lui il Presidente del Comitato Feste, dalla periferia, dove era stata relegata, al centro cittadino.
Al "bentornati a casa" del sindaco Depalma sono stati chiamati sul palco emozionati e al contempo divertiti Nicola Prudente, residente a New York nel Queens, Vito De Santis, Angelo Cortese, Vincenzo Scivetti, Vincenzo Lomoro, Franco Cortese, Luigi Piscitelli, Vinny Di Natale, Presidente dell'Associaizone Maria SS. di Corsignano a New York e poi ancora Frank Sterlacci.
Nel suo intervento il prof. Picicco ha sottolineato il sacrificio degli emigrati nell'aver lasciato la terra d'origine. «Le cronache dell'ultimo periodo sono preoccupanti: attentati, stragi, incidenti, calamità. L'emigrante - ha affermato il docente giovinazzese residente a Milano - con i suoi viaggi, è esposto a vari rischi. Muoversi rapidamente nel mondo è facilissimo. Il pianeta è diventato più piccolo con mezzi, ma ormai anche con rischi più condivisi. Oggi - ha evidenziato - il benessere costruito nel passato, la stabilità, la sicurezza vengono messi in discussione. Nulla va dato per scontato. La crisi economica, la disoccupazione, la precarietà di vita e di affetti minano le nostre certezze. Ma il migrante oggi è un segno di speranza, perché guardando lui vediamo una strada di successi. Piccoli tasselli, piccole storie fatte da sacrifici, malinconie, forse amarezze. Storie di tenacia e di amore. Grazie al loro esempio -ha così concluso - potremo sconfiggere quella sindrome di Samarcanda, fatta di paura che ci porta a cambiare strada e destinazione. E così proseguire con serenità e determinazione la strada che porta ad un futuro desiderato e migliore».
Ha fatto da collante il concerto della storica band giovinazzese Snamers (parola composta da snake-serpente e charmers-incantatori, ndr). Cinque professionisti e talentuosi giovinazzesi, da sempre prestati alla musica, hanno fatto cantare il numeroso pubblico con la loro musica che, come ha affermato il chitarrista Gerry Gadaleta, attinge da vari generi musicali. Di ottima fattura le interpretazioni di "Your song" di Elton John, e "Fragile" di Sting, con Gerry Gadaleta splendidamente alla chitarra. L'intro incantevole di Marcello Cervone alle tastiere ha accompagnato l'esecuzione di "Georgy Porgy" dei Toto e poi ancora la musica è scorsa leggera con "Sarà" di Pino Daniele, "Moonflower" di Santana, "Estate " di Bruno Martino, "Against all odds" di Phil Collins, "September" degli Earth Wind and Fire, "Breakfast in America" dei Supertramp, "Hold The line" dei Toto, "Stairway to Heaven"dei Led Zeppelin, "Sott'o' sole " ancora di Pino Daniele, "On the road again", pezzo strumentale scritto da Gerry Gadaleta, e gran finale con "Celebration" della Pfm. Michele Stufano al basso, Nino De Gaetano alla batteria, Marcello Cervone alle tastiere, Gerry Gadaleta alle chitarre e Nicola Palmiotto in voce sono stati capaci di rispedirci indietro nel tempo, grazie a sonorità rock-pop dagli anni settanta ed ottanta in un piacevole crescendo.
Nella nostra gallery le foto scattate da Giuseppe Dalbis dei tre momenti di una intensa serata di festeggiamenti, prima del clou del weekend.