Vita di città
Traffico in tilt la domenica sera a Giovinazzo. Si preferisce la striscia blu ai parcheggi liberi periferici
Un nostro breve resoconto su quanto accaduto lo scorso fine settimana
Giovinazzo - mercoledì 21 luglio 2021
Una marea di auto si è riversata la scorsa domenica, 18 luglio, per le vie di Giovinazzo. Traffico in tilt dalle 18.30 alle 22.00 con pochissimi parcheggi a disposizione in centro.
In questi mesi abbiamo ascoltato la voce di esponenti politici, commercianti ed anche le lamentele dei residenti circa una impossibilità a parcheggiare per via degli spazi a pagamento, diventati effettivamente più cari soprattutto dopo le 20.00 (1.50 euro/ora sino alle 24.00). Una situazione che tuttavia non sembra affatto scoraggiare chi arriva da fuori città, pronto ad ingolfare il centro cittadino pur di non usare l'area mercatale a nord ed in parte anche l'ex punto di primo intervento a Levante.
In soldoni non vi è affatto la cultura del parcheggio lontano dal centro (si tratta in realtà di 500 metri) da raggiungere a piedi o con una navetta. Si preferisce girare per ore ed intasare le arterie pur di posteggiare l'automobile vicino alla Villa Comunale, a piazza Vittorio Emanuele II ed al centro storico, senza dimenticare l'incredibile numero di vetture lasciate in ogni modo (la foto lo testimonia) nell'area delle Quattro Fontane, divenute dal venerdì alla domenica impraticabili talvolta anche per i residenti.
Che le strisce siano bianche o blu - ed è questa la novità - poco importa. Inutili quindi le battaglie per posteggi non a pagamento dopo le 21.00 (peraltro condivisibili), per controlli maggiori (vi è stato un cambio di passo del Corpo di Polizia Locale) o per una maggiore vivibilità per i residenti, gli unici veramente penalizzati. Chi giunge da fuori non intende affatto servirsi delle aree libere periferiche e preferisce spendere soldi di carburante e per la sosta a pagamento pur di avere tutto sotto mano.
Un dato che in qualche maniera spiazza, ma che è confortato da quanto abbiamo osservato soprattutto domenica scorsa, poiché sabato, complice il maltempo, il traffico veicolare era ridotto. Quindi, all'atto pratico, non ha ragione né chi chiedeva solo parcheggi liberi (sarebbe un disastro ulteriore per gli abitanti) e nemmeno chi sostiene che le aree periferiche possano essere la soluzione. Potrebbero diventarlo solo se, oltre alla cartellonistica che l'Assessorato alla Polizia Locale ha installato, vi fossero chiusure al traffico di tutto il centro e l'obbligo di parcheggio a Nord, a Ponente ed a Levante, come d'altronde accade a Trani nei fine settimana e tutti i giorni a Polignano a Mare (ma in quel caso si tratta di carissime soste a pagamento, si può arrivare a spendere fino a 7 euro per una serata), solo per citare due delle località turistiche più visitate in Puglia e più vicine a noi.
C'è ancora da lavorare, dunque, in ogni zona della città, affinché Giovinazzo abbia regole certe nella gestione dell'imponente mole di traffico che giunge dai comuni viciniori nei weekend. Unico dato davvero confortante è legato alle attività commerciali, che dopo la grande crisi hanno ripreso a lavorare a pieno ritmo almeno nei tre giorni del fine settimana.
In questi mesi abbiamo ascoltato la voce di esponenti politici, commercianti ed anche le lamentele dei residenti circa una impossibilità a parcheggiare per via degli spazi a pagamento, diventati effettivamente più cari soprattutto dopo le 20.00 (1.50 euro/ora sino alle 24.00). Una situazione che tuttavia non sembra affatto scoraggiare chi arriva da fuori città, pronto ad ingolfare il centro cittadino pur di non usare l'area mercatale a nord ed in parte anche l'ex punto di primo intervento a Levante.
In soldoni non vi è affatto la cultura del parcheggio lontano dal centro (si tratta in realtà di 500 metri) da raggiungere a piedi o con una navetta. Si preferisce girare per ore ed intasare le arterie pur di posteggiare l'automobile vicino alla Villa Comunale, a piazza Vittorio Emanuele II ed al centro storico, senza dimenticare l'incredibile numero di vetture lasciate in ogni modo (la foto lo testimonia) nell'area delle Quattro Fontane, divenute dal venerdì alla domenica impraticabili talvolta anche per i residenti.
Che le strisce siano bianche o blu - ed è questa la novità - poco importa. Inutili quindi le battaglie per posteggi non a pagamento dopo le 21.00 (peraltro condivisibili), per controlli maggiori (vi è stato un cambio di passo del Corpo di Polizia Locale) o per una maggiore vivibilità per i residenti, gli unici veramente penalizzati. Chi giunge da fuori non intende affatto servirsi delle aree libere periferiche e preferisce spendere soldi di carburante e per la sosta a pagamento pur di avere tutto sotto mano.
Un dato che in qualche maniera spiazza, ma che è confortato da quanto abbiamo osservato soprattutto domenica scorsa, poiché sabato, complice il maltempo, il traffico veicolare era ridotto. Quindi, all'atto pratico, non ha ragione né chi chiedeva solo parcheggi liberi (sarebbe un disastro ulteriore per gli abitanti) e nemmeno chi sostiene che le aree periferiche possano essere la soluzione. Potrebbero diventarlo solo se, oltre alla cartellonistica che l'Assessorato alla Polizia Locale ha installato, vi fossero chiusure al traffico di tutto il centro e l'obbligo di parcheggio a Nord, a Ponente ed a Levante, come d'altronde accade a Trani nei fine settimana e tutti i giorni a Polignano a Mare (ma in quel caso si tratta di carissime soste a pagamento, si può arrivare a spendere fino a 7 euro per una serata), solo per citare due delle località turistiche più visitate in Puglia e più vicine a noi.
C'è ancora da lavorare, dunque, in ogni zona della città, affinché Giovinazzo abbia regole certe nella gestione dell'imponente mole di traffico che giunge dai comuni viciniori nei weekend. Unico dato davvero confortante è legato alle attività commerciali, che dopo la grande crisi hanno ripreso a lavorare a pieno ritmo almeno nei tre giorni del fine settimana.