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Tra orme e fossili, l'importanza dei siti paleontologici in provincia di Bari e nel resto della Puglia

Settore molto affascinante, non solo per gli studiosi

Anche se è il Friuli-Venezia Giulia la regione italiana a detenere il record del più alto numero di ritrovamenti di fossili di dinosauri in Italia, la Puglia è ricca di siti paleontologici. Tra impronte e ossa, la Puglia non smette di stupire i paleontologi e molte delle scoperte più recenti e importanti hanno coinvolto proprio Bari e il suo circondario.

I dinosauri in Puglia

Cosa sappiamo dei dinosauri in Italia e in Puglia? Per molti la paleontologia è una disciplina poco conosciuta e l'interesse del pubblico per i dinosauri deriva soprattutto dalla presenza di questi animali in film, serie tv e libri. Tra tutti spicca la serie cinematografica Jurassic Park, e i sequel usciti a partire dal 2015, che hanno fatto nascere un franchise che è andato ben oltre al mondo del cinema. In questo modo, la moda per i dinosauri si è espansa, ad esempio, anche tra i lettori di fumetti, grazie alla serie omonima del 1993, i cui volumi sono trovabili ancora oggi su Ebay, e tra gli appassionati del gioco online, con slot machine come Jurassic Park di Betway Casinò, che insieme a Game of Thrones è una delle più celebri slot ufficiali ispirate a film e serie tv, ambientata proprio sull'isola del dinosauri. Se Jurassic Park ha inoltre reso popolari dinosauri come il tirannosauro o il velociraptor, non tutti invece conoscono altre creature, meno celebri legate alla nostra penisola come Ciro, l'esemplare di Scypionix samniticus ritrovato nel 1980 in provincia di Benevento, e ancora meno sono informati sul ricco patrimonio paleontologico pugliese che raccoglie testimonianze preziosissime del passaggio dei dinosauri sul nostro territorio.

Tra queste spiccano i ritrovamenti di Buca d'Otranto che, come spiega la pagina dedicata su Paleoitalia, risalgono all'epoca in cui la regione era ancora sommersa dall'acqua e consistono quindi principalmente in conchiglie sia marine che d'acqua dolce. Nel comune di Apricena in provincia di Foggia sorge invece il sito di Pirro Nord, che riunisce ritrovamenti preistorici e paleontologici portati alla luce durante scavi diretti dall'Università di Ferrara, ma già segnalati negli anni settanta. In questo caso, alcuni ritrovamenti, sebbene rientrino sempre nell'ambito della paleontologia, non sono solo legati ai dinosauri: sono stati infatti ritrovati anche i resti di mammiferi preistorici.



I siti della provincia di Bari

Tra i ventotto siti paleontologici presenti sul territorio pugliese alcuni dei più importanti sorgono nella provincia di Bari e hanno a che fare principalmente con il ritrovamento di impronte di dinosauri. Il sito più importante a livello regionale è sicuramente quello di Altamura, rinvenuto nel 1999 in una cava abbandonata. Il sito, che supera i 12.000 mq, contiene impronte risalenti al Cretaceo superiore di almeno duecento esemplari appartenenti a diverse specie come anchilosauri e sauropodi. Le orme rinvenute nel 2000 a Borgo Celano da un team di geologi sono invece distribuite su tre strati distinti e hanno circa 133 milioni di anni. Attorno a questo sito è nato il parco dei dinosauri Village Park, al cui interno si possono trovare riproduzioni di dinosauri a grandezza naturale e un museo, che vanta su Tripadvisor un punteggio di 4,5 punti su 5. Più recente e di immensa importanza è il ritrovamento di migliaia di impronte, avvenuto in maniera fortuita da parte del paleontologo Marco Petruzzelli, come racconta un articolo della Gazzetta del Mezzogiorno, presenti su un'area di 3.500 mq all'interno del parco di Lama Balice nei comuni di Bari e Bitonto.

Queste orme risalgono al Giurassico e al Cretaceo, sono attualmente in fase di studio e non sono visitabili dal pubblico. Come ricorda Marco Petruzzelli, nella provincia di Bari è estremamente facile trovare orme di dinosauro in pietre e rocce usate anche nella vita di tutti i giorni dalla popolazione. Basta infatti pensare al ritrovamento avvenuto nel 2012 proprio a Giovinazzo, dove sono state scoperte due impronte sugli scogli frangiflutti nella zona del porto. Formatesi grazie alla presenza di terreno lagunare, queste impronte sono molto probabilmente appartenenti a piccoli carnivori bipedi che abitavano l'area 100 milioni di anni fa. Risalire alle cave da cui sono stati estratti questi blocchi può essere inoltre estremamente utile per identificare nuovi siti in cui potrebbero essere presenti reperti e impronte.


Distribuiti su più di dodici comuni, i siti paleontologici della Puglia sono di grandissima importanza per lo studio dei movimenti e della presenza di dinosauri e altri animali preistorici nel nostro territorio. La provincia di Bari, in particolare, ospita alcuni dei siti più celebri come quello di Altamura.
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