Cronaca
Fiamme nella notte: incendiate due auto
Un rogo doloso ha distrutto una Citroen C1 ed una Fiat Punto in via Lupis. Torna l’incubo?
Giovinazzo - sabato 6 dicembre 2014
10.23
È divampato nella notte il rogo che ha distrutto una Citroen C1 ed una Fiat Punto posteggiate in via Lupis. È successo tutto intorno alle ore 02.30, quando una Citroen C1 alimentata a gas di petrolio liquefatto, per cause in corso d'accertamento ma che propendono per il dolo, ha preso fuoco nella parte anteriore sinistra.
Le fiamme, alcuni scoppiettìi e l'odore acre dell'incendio hanno svegliato i residenti della zona, mentre in poco tempo il rogo si è propagato ad un'altra auto, una Fiat Punto alimentata a gas metano, parcheggiata proprio accanto alla Citroen C1. Una nuvola di fumo ha immediatamente invaso l'intero rione ed è li che i residenti scesi in strada hanno temuto il peggio. «Quando mi hanno avvisato sono subito sceso in strada» racconta il papà della proprietaria della Citroen C1. Immediata è partita la chiamata ai Vigili del Fuoco e la corsa per domare le alte fiamme che, nel frattempo, avevano anche lambito un palo della pubblica illuminazione. Tanto più che anche una abitazione sita al piano terra (fortunatamente disabitata) ed un portone, ai civici n. 53 e n. 55, sono stati intaccati pesantemente dalle fiamme. Ed i segni, purtroppo, sono ben evidenti sull'intonaco e sull'intera facciata dello stabile. Con il rischio che anche i balconi venissero colpiti e che da qui il fuoco entrasse nelle case.
Sul posto, i caschi rossi del Distaccamento di Molfetta dopo aver provveduto a spegnere il rogo, che ha danneggiato in maniera rilevante anche la pavimentazione stradale, hanno eseguito numerosi rilievi all'interno dei due veicoli, alla ricerca di tracce utili. In via Lupis, come da prassi, si sono fiondati anche i Carabinieri del Nucleo Radiomobile in servizio presso la Compagnia di Molfetta e successivamente quelli della Stazione di Giovinazzo che hanno dato il via alle indagini sull'incendio, il secondo appena quarantotto ore dopo quello avvenuto in via Molino. E già questa mattina i proprietari delle auto coinvolte sono stati ascoltati dai militari di via Matteotti impegnati a ricostruire l'esatta dinamica dell'accaduto. Le indagini dei Carabinieri della locale Stazione, dipendenti della Compagnia di Molfetta, procedono serrate e nel massimo riserbo. E non escludono alcuna ipotesi, mentre dal Distaccamento di Molfetta affermano che «le fiamme sono partite verosimilmente dalla Citroen C1, nello specifico dallo pneumatico anteriore sinistro».
E tra chi ha assistito al desolante spettacolo c'è terrore, incertezza e sgomento. «È un'indecenza. Non ci sentiamo tutelati: anzi, ci sentiamo danneggiati. Chiediamo che l'amministrazione comunale e le forze dell'ordine rispondano in fretta ed in maniera decisa a questi episodi», commenta un cittadino. Intanto, le precauzioni non mancano. «Io per ogni evenienza e considerati gli ultimi eventi di cronaca - dice un altro residente - ho deciso di custodire la mia autovettura in un garage». I residenti, increduli, non sanno definire le origini del violento rogo di questa notte. Opera di un piromane oppure c'è dell'altro? È questa la domanda su cui stanno lavorando gli inquirenti per fare luce su un incendio che ha squarciato il silenzio della notte.
Un rogo che svegliato col fuoco sotto casa i numerosi abitanti di via Lupis. Che, con gli occhi gonfi di sonno perso, non trovano ancora risposte ai loro perchè.
Le fiamme, alcuni scoppiettìi e l'odore acre dell'incendio hanno svegliato i residenti della zona, mentre in poco tempo il rogo si è propagato ad un'altra auto, una Fiat Punto alimentata a gas metano, parcheggiata proprio accanto alla Citroen C1. Una nuvola di fumo ha immediatamente invaso l'intero rione ed è li che i residenti scesi in strada hanno temuto il peggio. «Quando mi hanno avvisato sono subito sceso in strada» racconta il papà della proprietaria della Citroen C1. Immediata è partita la chiamata ai Vigili del Fuoco e la corsa per domare le alte fiamme che, nel frattempo, avevano anche lambito un palo della pubblica illuminazione. Tanto più che anche una abitazione sita al piano terra (fortunatamente disabitata) ed un portone, ai civici n. 53 e n. 55, sono stati intaccati pesantemente dalle fiamme. Ed i segni, purtroppo, sono ben evidenti sull'intonaco e sull'intera facciata dello stabile. Con il rischio che anche i balconi venissero colpiti e che da qui il fuoco entrasse nelle case.
Sul posto, i caschi rossi del Distaccamento di Molfetta dopo aver provveduto a spegnere il rogo, che ha danneggiato in maniera rilevante anche la pavimentazione stradale, hanno eseguito numerosi rilievi all'interno dei due veicoli, alla ricerca di tracce utili. In via Lupis, come da prassi, si sono fiondati anche i Carabinieri del Nucleo Radiomobile in servizio presso la Compagnia di Molfetta e successivamente quelli della Stazione di Giovinazzo che hanno dato il via alle indagini sull'incendio, il secondo appena quarantotto ore dopo quello avvenuto in via Molino. E già questa mattina i proprietari delle auto coinvolte sono stati ascoltati dai militari di via Matteotti impegnati a ricostruire l'esatta dinamica dell'accaduto. Le indagini dei Carabinieri della locale Stazione, dipendenti della Compagnia di Molfetta, procedono serrate e nel massimo riserbo. E non escludono alcuna ipotesi, mentre dal Distaccamento di Molfetta affermano che «le fiamme sono partite verosimilmente dalla Citroen C1, nello specifico dallo pneumatico anteriore sinistro».
E tra chi ha assistito al desolante spettacolo c'è terrore, incertezza e sgomento. «È un'indecenza. Non ci sentiamo tutelati: anzi, ci sentiamo danneggiati. Chiediamo che l'amministrazione comunale e le forze dell'ordine rispondano in fretta ed in maniera decisa a questi episodi», commenta un cittadino. Intanto, le precauzioni non mancano. «Io per ogni evenienza e considerati gli ultimi eventi di cronaca - dice un altro residente - ho deciso di custodire la mia autovettura in un garage». I residenti, increduli, non sanno definire le origini del violento rogo di questa notte. Opera di un piromane oppure c'è dell'altro? È questa la domanda su cui stanno lavorando gli inquirenti per fare luce su un incendio che ha squarciato il silenzio della notte.
Un rogo che svegliato col fuoco sotto casa i numerosi abitanti di via Lupis. Che, con gli occhi gonfi di sonno perso, non trovano ancora risposte ai loro perchè.