Politica
«Tom, Michele e i dieci comandamenti del PD»
I democratici ironizzano sulla situazione politica e la visita in città di Emiliano
Giovinazzo - martedì 14 aprile 2015
12.17
«Nell'ansia di assolvere alla missione di dare il suo governo alla Regione Puglia, Michele Emiliano è venuto a Giovinazzo per convertire Tommaso Depalma alla fede della buona amministrazione e ha chiesto al suo popolo di comprendere e perdonare. Ben volentieri i democratici di Giovinazzo seguiranno le indicazioni del loro segretario, oggi missionario di Puglia».
Come era lecito attendersi il Partito Democratico non ha risparmiato battute sul momento politico cittadino e sulle ultime notizie di attualità (il simposio organizzato l'8 aprile scorso da Giovinazzo Città del Sole con Michele Emiliano, ad esempio), che hanno caratterizzato le ultime settimane.
«Depalma, noi ti accoglieremo ma è necessario che tu obbedisca ai dieci comandamenti della "Buona Amministrazione"», scrive il partito del segretario Michele Delle Fontane che passa ad elencare i dieci comandamenti: «Ridurrai le imposte comunali dei 2/3 e riporterai il loro livello a quello che ti abbiamo lasciato in eredità; Ripristinerai una politica di legalità e di tutela della salute sul sito della discarica; Smetterai di perquisire i cittadini che vogliono entrare in Municipio perché quella è casa loro».
Ed ancora: «Restituirai il ruolo e il rispetto dovuto ai lavoratori dell'Ente che oggi perseguiti perché non firmano le porcherie che vorresti fargli firmare; ripristinerai una politica urbanistica che non pensi solo agli interessi dei tuoi amici; realizzerai una, anche solo una, delle opere pubbliche già finanziate che ti abbiamo lasciato in eredità tre anni fa; farai qualcosa per le famiglie che sono in difficoltà».
Infine «ti sarai trovato un lavoro, certificato sulla denuncia dei redditi, che non sia quello di abusare della tua carica amministrativa e pagherai la decima delle tasse che un "grande imprenditore e uomo d'impresa" come te avrebbe dovuto già versare negli anni alla tesoreria comunale; Smetterai di utilizzare le istituzioni per fare i tuoi porci comodi in totale spregio delle leggi e dei regolamenti».
E soprattutto «ci libererai dai Favuzzi (emblema della "Nuova Politica" che tanto predichi) e dai Bonvino e restituirai l'Assessore Sannicandro ai suoi concittadini che, mica scemi, non lo hanno voluto né sindaco né consigliere comunale. Chissà se Depalma, a differenza del sultano, riuscirà mai a convertirsi e ad abbracciare i comandamenti di questa (per lui) nuova fede. Ma non tema Michele. - concludono i democratici -. La sua impresa gli verrà comunque a maggior gloria».
In attesa, come sempre, di eventuali repliche, speriamo che il dibattito politico inizi ad affrontare tematiche di rilevanza regionale in vista delle ormai imminenti consultazioni elettorali.
Come era lecito attendersi il Partito Democratico non ha risparmiato battute sul momento politico cittadino e sulle ultime notizie di attualità (il simposio organizzato l'8 aprile scorso da Giovinazzo Città del Sole con Michele Emiliano, ad esempio), che hanno caratterizzato le ultime settimane.
«Depalma, noi ti accoglieremo ma è necessario che tu obbedisca ai dieci comandamenti della "Buona Amministrazione"», scrive il partito del segretario Michele Delle Fontane che passa ad elencare i dieci comandamenti: «Ridurrai le imposte comunali dei 2/3 e riporterai il loro livello a quello che ti abbiamo lasciato in eredità; Ripristinerai una politica di legalità e di tutela della salute sul sito della discarica; Smetterai di perquisire i cittadini che vogliono entrare in Municipio perché quella è casa loro».
Ed ancora: «Restituirai il ruolo e il rispetto dovuto ai lavoratori dell'Ente che oggi perseguiti perché non firmano le porcherie che vorresti fargli firmare; ripristinerai una politica urbanistica che non pensi solo agli interessi dei tuoi amici; realizzerai una, anche solo una, delle opere pubbliche già finanziate che ti abbiamo lasciato in eredità tre anni fa; farai qualcosa per le famiglie che sono in difficoltà».
Infine «ti sarai trovato un lavoro, certificato sulla denuncia dei redditi, che non sia quello di abusare della tua carica amministrativa e pagherai la decima delle tasse che un "grande imprenditore e uomo d'impresa" come te avrebbe dovuto già versare negli anni alla tesoreria comunale; Smetterai di utilizzare le istituzioni per fare i tuoi porci comodi in totale spregio delle leggi e dei regolamenti».
E soprattutto «ci libererai dai Favuzzi (emblema della "Nuova Politica" che tanto predichi) e dai Bonvino e restituirai l'Assessore Sannicandro ai suoi concittadini che, mica scemi, non lo hanno voluto né sindaco né consigliere comunale. Chissà se Depalma, a differenza del sultano, riuscirà mai a convertirsi e ad abbracciare i comandamenti di questa (per lui) nuova fede. Ma non tema Michele. - concludono i democratici -. La sua impresa gli verrà comunque a maggior gloria».
In attesa, come sempre, di eventuali repliche, speriamo che il dibattito politico inizi ad affrontare tematiche di rilevanza regionale in vista delle ormai imminenti consultazioni elettorali.