Cultura
Teatro Diffuso, c'è "Il traìno dei fessi"
Questa sera alle 21.00 in località Ponte
Giovinazzo - mercoledì 13 settembre 2017
Nuovo appuntamento con il Teatro Diffuso, nella sua nuova versione denominata "All'ufficio", nato da un'idea dei Senza Piume Teatro grazie alla collaborazione con l'Associazione culturale Nisida.
Questa sera, con sipario alle ore 21.00, andrà in scena "Il traìno dei fessi- ovvero dietro ad ogni scemo c'è un villaggio" , un notiziario atipico-politico di e con Giuseppe Ciciriello. La location è nuova, presso l'associazione Semi, in località Ponte.
Ciciriello unisce alla voce i gesti, più che mai importanti nella sua narrazione. Pochi e significativi gli elementi a supporto della sua recitazione: un ombrello tenuto chiuso da uno spago, una sedia, un cappello, ma anche un abito gessato scuro. Lo spettacolo è un racconto che, si legge nella sua presentazione, «si sviluppa attraverso, luoghi comuni, modi di dire, strofe antiche di un mondo arcaico e personaggi grotteschi che si raccontano tenuti assieme da un filo comune: la marginalità. Essere al margine di una comunità per raccontarla, rifletterla come attraverso uno specchio distorto che ci restituisce un'immagine chiara e inequivocabile, attraverso le voci fuori dal coro e i perché dietro ogni scemo c'è un villaggio».
Una serata da non perdere per chi ama il teatro, certo, ma anche e soprattutto per chi ha voglia di riflettere anche con leggerezza su tematiche serie.
Questa sera, con sipario alle ore 21.00, andrà in scena "Il traìno dei fessi- ovvero dietro ad ogni scemo c'è un villaggio" , un notiziario atipico-politico di e con Giuseppe Ciciriello. La location è nuova, presso l'associazione Semi, in località Ponte.
Ciciriello unisce alla voce i gesti, più che mai importanti nella sua narrazione. Pochi e significativi gli elementi a supporto della sua recitazione: un ombrello tenuto chiuso da uno spago, una sedia, un cappello, ma anche un abito gessato scuro. Lo spettacolo è un racconto che, si legge nella sua presentazione, «si sviluppa attraverso, luoghi comuni, modi di dire, strofe antiche di un mondo arcaico e personaggi grotteschi che si raccontano tenuti assieme da un filo comune: la marginalità. Essere al margine di una comunità per raccontarla, rifletterla come attraverso uno specchio distorto che ci restituisce un'immagine chiara e inequivocabile, attraverso le voci fuori dal coro e i perché dietro ogni scemo c'è un villaggio».
Una serata da non perdere per chi ama il teatro, certo, ma anche e soprattutto per chi ha voglia di riflettere anche con leggerezza su tematiche serie.