Cronaca
Tartaruga senza vita spiaggiata a Levante
A segnalarlo sono stati alcuni passanti che hanno allertato l'Ufficio Locale Marittimo
Giovinazzo - martedì 10 luglio 2018
20.15
Alcuni passanti, nella serata di ieri, hanno notato la carcassa di una tartaruga marina spiaggiata sulle rocce del riviera di Levante. L'esemplare era già in avanzato stato di decomposizione e si suppone sia arrivato già privo di vita in prossimità della scogliera.
Un episodio che si aggiunge ad altri rinvenimenti di testuggini morte, mentre in qualche caso fortunato, è stato possibile imbattersi in esemplari in difficoltà ma vivi. L'esemplare, della specie caretta caretta è stato ritrovato nei pressi del camping Campofreddo. A segnalarlo sono stati alcuni passanti che hanno allertato il personale dell'Ufficio Locale Marittimo.
Arrivati in loco, i militari, col personale dell'Azienda Sanitaria Locale, della Polizia Locale e dei volontari del centro recupero tartarughe marine di Molfetta, hanno provveduto al recupero della carcassa, in stato di decomposizione, che aveva un carapace lungo 65 centimetri, per un peso di 30 chilogrammi, e presentava sulle due pinne anteriori altrettante targhette identificative del centro di recupero di tartarughe marine di Manfredonia.
Incerte, secondo Pasquale Salvemini, le cause della morta anche se le principali cause di morte sono sempre da ricercarsi nelle reti (che trattengono a fondo gli esemplari sino all'annegamento) e nell'impatto con le chiglie o le eliche di imbarcazioni in movimento, ma anche alcune patologie.
Un episodio che si aggiunge ad altri rinvenimenti di testuggini morte, mentre in qualche caso fortunato, è stato possibile imbattersi in esemplari in difficoltà ma vivi. L'esemplare, della specie caretta caretta è stato ritrovato nei pressi del camping Campofreddo. A segnalarlo sono stati alcuni passanti che hanno allertato il personale dell'Ufficio Locale Marittimo.
Arrivati in loco, i militari, col personale dell'Azienda Sanitaria Locale, della Polizia Locale e dei volontari del centro recupero tartarughe marine di Molfetta, hanno provveduto al recupero della carcassa, in stato di decomposizione, che aveva un carapace lungo 65 centimetri, per un peso di 30 chilogrammi, e presentava sulle due pinne anteriori altrettante targhette identificative del centro di recupero di tartarughe marine di Manfredonia.
Incerte, secondo Pasquale Salvemini, le cause della morta anche se le principali cause di morte sono sempre da ricercarsi nelle reti (che trattengono a fondo gli esemplari sino all'annegamento) e nell'impatto con le chiglie o le eliche di imbarcazioni in movimento, ma anche alcune patologie.