Ruggero Iannone
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Politica

TARI, Iannone:«Rideterminate le tariffe»

Secondo il Consigliere forzista vi sarebbero profili di illegittimità

Una rideterminazione delle tariffe TARI per l'anno 2015.

È quanto chiede Ruggero Iannone, Consigliere Comunale di Forza Italia, in una interpellanza ufficiale presentata in vista dell'odierna seduta della massima assise comunale. Iannone chiede al Sindaco, al Presidente del Consiglio Comunale, all'Assessore competente ed ai dirigenti, «previa sospensione e/o rinvio ex art. 39, Regolamento del Consiglio Comunale, dell'approvazione del Bilancio di previsione, si provveda a rideterminare le tariffe TARI per l'anno 2015, emendandole dai summenzionati profili di illegittimità».

Quali sarebbero questi "summenzionati" profili? Iannone lo spiega nelle premesse alla sua richiesta. Premesse tecniche che vi riportiamo in maniera integrale ed a cui, chiunque ne avesse interesse, può controbattere in qualsiasi momento come è costume della nostra testata, a beneficio della massima comprensione da parte dei lettori.

«L'art. 1, comma 683, legge n. 147/2013 - scrive Iannone - prevede che "Il Consiglio comunale deve approvare, entro il termine fissato da norme statali per l'approvazione del bilancio di previsione, le tariffe della TARI in conformità al piano finanziario del servizio di gestione dei rifiuti urbani, redatto dal soggetto che svolge il servizio stesso ed approvato dal consiglio comunale o da altra autorità competente a norma delle leggi vigenti in materia, e le aliquote della TASI, in conformità con i servizi e i costi individuati ai sensi della lettera b), numero 2), del comma 682 e possono essere differenziate in ragione del settore di attività nonché della tipologia e della destinazione degli immobili";
l'art. 1, comma 651, legge n. 147/2013, statuisce che "Il Comune nella commisurazione della tariffa tiene conto dei criteri determinati con il regolamento di cui al d.P.R. 27 aprile 1999, n. 158";
in ossequio al suddetto substrato normativo, nel Comune di Giovinazzo è vigente il Regolamento per la disciplina della Tassa rifiuti, approvato con delibera di Consiglio comunale n. 47 del 07.08.2014;
il citato Regolamento TARI, all'art. 14, comma 4, prevede testualmente quanto segue: "È assicurata la riduzione per la raccolta differenziata riferibile alle utenze domestiche previste dall'art. 14, comma 17, del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, e dall'articolo 4, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 27 aprile 1999, n. 158, attraverso l'abbattimento della parte variabile della tariffa complessivamente imputata a tali utenze, in misura pari al valore medio annuo percentuale pubblicato sul sito http://www.rifiutiebonifica.puglia.it/indexphp della Regione Puglia riferito all'anno precedente;
con pubblicazione effettuata sul sito http://www.rifiutiebonifica.puglia.it/indexphp della Regione Puglia, l'ATO BA2 ha comunicato che il valore medio annuo percentuale di raccolta differenziata riferito al Comune di Giovinazzo nell'anno 2014 è stato pari al 13,001 %»;

«conseguentemente - scrive il forzista - in ossequio al vincolante disposto regolamentare di cui all'art. 14, comma 4, regolamento TARI, alle utenze domestiche si sarebbe dovuta applicare una riduzione della parte variabile della tariffa pari al 13,001%, corrispondente "al valore medio annuo percentuale pubblicato sul sito http://www.rifiutiebonifica.puglia.it/indexphp della Regione Puglia riferito all'anno precedente"».

Secondo Iannone quindi: «il Piano Tariffario TARI 2015 posto a sostegno della determinazione delle tariffe TARI per l'anno 2015, ha antigiuridicamente provveduto ad operare la riduzione della quota variabile delle tariffe per le utenze domestiche nella erronea ed inferiore in misura del 3.921%».

Infine Ruggero Iannone scrive nella sua interpellanza che vi sarebbe un'altra ragione di presunta illegittimità: «la vigente normativa TARI prevede che la riduzione per la raccolta differenziata debba essere riferita esclusivamente alla parte variabile della tariffa e giammai a quella fissa; contravvenendo a tale basico principio normativo - scrive l'azzurro - nel Piano Tariffario TARI 2015, alla pagina sette, la suddivisione dei costi della parte fissa e di quella variabile è effettuata considerando la medesima percentuale del 79,90% per le utenze domestiche e del 20,10% per le utenze non domestiche. Senonchè tale percentuale è la risultante della operazione di riduzione della quantità dei rifiuti prodotti dalle utenze domestiche del 3,921%, riferito all'incremento della raccolta differenziata del 2014 rispetto al 2013; trattasi - a parere di Iannone - di un vizio patologico che rende illegittime le tariffe TARI, posto che la predetta riduzione avrebbe dovuto operare solo sulla parte variabile della tariffa e quindi solo sui costi variabili».

Dopo alcuni esempi a supporto di quanto scrive, nella missiva Iannone conclude che «tale manifesta illegittimità, riverberando i propri effetti anche sul Bilancio di previsione, andrebbe emendata prima dell'approvazione del detto fondamentale strumento finanziario».

Avrà ragione lui? Certamente la maggioranza e l'Assessorato competente replicheranno già durante il Consiglio Comunale di questa mattina, ma vi è già stato un confronto schietto tra il forzista, l'Assessora al ramo ed il dirigente di settore. Noi attendiamo, come già anticipato, eventuali controrepliche o quanto scaturirà dall'assise mattutina.











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