Politica
Tari, Galizia presenta un esposto in Procura
Sotto accusa le nuove tariffe ritenute esose da molti cittadini
Giovinazzo - sabato 9 luglio 2016
2.46
Antonio Galizia scende in campo e si fa portavoce dell'insofferenza di molti cittadini verso le tariffe della Tari, la tassa sui rifiuti urbani, ritenuta da molti esosa.
Così il coordinatore di Area Popolare ha preso posizione, dopo che nei giorni scorsi era stato il Partito Democratico a proporre una lettera aperta alla città contro questa tassazione ritenuta ingiusta, anche a fronte del mancato ristoro dovuto alla chiusura della discarica di San Pietro Pago. Galizia produrrà un esposto alla Procura della Repubblica di Bari per verificare «abusi, omissioni, errori e violazioni di legge» nella determinazione di queste tariffe.
«Moltissimi cittadini di Giovinazzo - scrive - , dopo aver ricevuto la cartella esattoriale della Tari, mi hanno inviato numerosi messaggi privati e telefonate pregandomi di intraprendere una buona iniziativa per manifestare il loro dissenso nei confronti del sindaco Tommaso Depalma, per aver in quattro anni di amministrazione aumentato la Tari del 175%.
Il rammarico - prosegue Galizia su Facebook -, la rabbia, lo sconforto delle famiglie, di commercianti e artigiani sono notevolmente aumentati dopo aver letto la tabella relativa alla Tari degli altri comuni dell'Area Metropolitana. Molti dei comuni che non hanno mai avuto una discarica, avevano un ribasso sino al 70% rispetto al Comune di Giovinazzo».
Secondo Galizia non sarebbero sufficienti le giustificazioni date dal primo cittadino e pertanto si è reso necessario questo passo per dare voce a tante persone che a lui si sono rivolte in queste settimane. «Sarà la magistratura - commenta Galizia - a verificare gli eventuali abusi, violazioni di legge o errori. A noi è toccato il compito di informarla di quanto sta accadendo a Giovinazzo».
Secondo il numero uno di Area Popolare è giunto il momento di dire «Basta, siamo stufi e stanchi di subire sempre in silenzio. Anche le persone invisibili hanno diritto ad esprimere il proprio dissenso, rabbia, rammarico nei confronti di una Amministrazione poca attenta ai problemi veri delle persone e spesso capace di sprecare soldi pubblici in opere inutili e manifestazioni insignificanti. Questo modo di fare non aiuta il paese a crescere, anzi lo rendere ancora più povero».
Agli amministratori, se vorranno, il compito di replicare a queste accuse.
Così il coordinatore di Area Popolare ha preso posizione, dopo che nei giorni scorsi era stato il Partito Democratico a proporre una lettera aperta alla città contro questa tassazione ritenuta ingiusta, anche a fronte del mancato ristoro dovuto alla chiusura della discarica di San Pietro Pago. Galizia produrrà un esposto alla Procura della Repubblica di Bari per verificare «abusi, omissioni, errori e violazioni di legge» nella determinazione di queste tariffe.
«Moltissimi cittadini di Giovinazzo - scrive - , dopo aver ricevuto la cartella esattoriale della Tari, mi hanno inviato numerosi messaggi privati e telefonate pregandomi di intraprendere una buona iniziativa per manifestare il loro dissenso nei confronti del sindaco Tommaso Depalma, per aver in quattro anni di amministrazione aumentato la Tari del 175%.
Il rammarico - prosegue Galizia su Facebook -, la rabbia, lo sconforto delle famiglie, di commercianti e artigiani sono notevolmente aumentati dopo aver letto la tabella relativa alla Tari degli altri comuni dell'Area Metropolitana. Molti dei comuni che non hanno mai avuto una discarica, avevano un ribasso sino al 70% rispetto al Comune di Giovinazzo».
Secondo Galizia non sarebbero sufficienti le giustificazioni date dal primo cittadino e pertanto si è reso necessario questo passo per dare voce a tante persone che a lui si sono rivolte in queste settimane. «Sarà la magistratura - commenta Galizia - a verificare gli eventuali abusi, violazioni di legge o errori. A noi è toccato il compito di informarla di quanto sta accadendo a Giovinazzo».
Secondo il numero uno di Area Popolare è giunto il momento di dire «Basta, siamo stufi e stanchi di subire sempre in silenzio. Anche le persone invisibili hanno diritto ad esprimere il proprio dissenso, rabbia, rammarico nei confronti di una Amministrazione poca attenta ai problemi veri delle persone e spesso capace di sprecare soldi pubblici in opere inutili e manifestazioni insignificanti. Questo modo di fare non aiuta il paese a crescere, anzi lo rendere ancora più povero».
Agli amministratori, se vorranno, il compito di replicare a queste accuse.