Eventi e cultura
Tanti ospiti per il libro di Agostino Picicco
Ieri sera la presentazione di “Concatenati” stravolta dall’incursione dei campioni delle due ruote
Giovinazzo - sabato 10 ottobre 2020
0.33
Avrebbe potuto essere la classica presentazione di un libro e invece quello che si è vissuto ieri sera in sala San Felice, alla vigilia della partenza della tappa del Giro d'Italia dalla nostra città, è stato un qualcosa di molto più animato, come era facile da immaginare.
Il libro in questione era "Concatenati – Vite in biciletta" scritto da Agostino Picicco, e l'incontro era cominciato con i saluti di Maria Teresa Misciagna, in rappresentanza del console di Lituania per Puglia e Basilicata, e dell'on. Francesca Galizia.
Raffaella Leone, Pr della Secop Edizioni, stava introducendo i relatori quando ha fatto incursione un nutrito gruppo di ospiti che della bicicletta hanno fatto realmente una ragione di vita.
A fare gli onori di casa, il Sindaco Tommaso Depalma che ha presentato, uno dopo l'altro, Renato Di Rocco, Presidente della Federazione Ciclistica Italiana, Marco Scarponi, fratello del ciclista Michele Scarponi tragicamente investito su strada tre anni fa, Alessandro Ballan, laureatosi campione del mondo in linea nel 2008.
Particolarmente applauditi, Gilberto Simoni, grande scalatore e vincitore del Giro d'Italia sia nel 2001 che nel 2003, e Paolo Bettini, campione olimpico ad Atene 2004, campione del mondo di specialità nel 2006 e 2007 e commissario tecnico della nazionale italiana di ciclismo su strada dal 2010 al 2013.
Per l'occasione è stato anche mostrato l'uovo di cioccolato decorato con la tecnica dell'aerografia dai maestri Nicola Giotti e Damaride Russi, e l'abito ispirato alla corsa rosa realizzato da Maria Rosaria Bellapianta, allieva dell'I.I.S.S. Amerigo Vespucci di Molfetta.
Ripresa la presentazione del libro, il giornalista Mario Sicolo, direttore della nuova collana Secop "Sotto i Riflettori della Parola", ha ricordato come il Giro stravolga i paesi che attraversa e come i ciclisti, che indossano un costume leggero quasi adamitico per tornare nell'abbraccio della natura, siano così popolari perché la gente percorre le stesse strade per ammirarli.
Si è riflettuto anche sul titolo del libro e sui diversi significati, e in particolare sulla catena della bicicletta come unica catena che in realtà rende liberi.
Agostino Picicco invece ha raccontato il percorso di scrittura e qualche aneddoto legato alle tante interviste raccolte, tra cui si ricordano quelle ai ciclisti professionisti Paolo Bettini, Alessandro Ballan, Gianni Bugno, Davide Cassani, Mario Cipollini, Maurizio Fondriest, Francesco Moser, e agli appassionati della bicicletta tra cui Tommaso Depalma, Valentino Losito, ex Presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Puglia, Aldo Patruno, Direttore Generale del Dipartimento Turismo e Cultura della Regione Puglia, e Mons. Mario Delpini, Arcivescovo metropolita di Milano che usa la bici per gli spostamenti non ufficiali così come faceva qui da noi il compianto don Tonino Bello.
Perché un mezzo gentile come la bicicletta, con le sue ruote che accarezzano l'asfalto, che ci riporta in armonia con l'ambiente, è una passione più o meno esplosa in ciascuno di noi. Una passione che oggi ci porterà ai lati delle nostre strade ad ammirare quegli eroi della fatica che percorrono l'Italia sui pedali per la grande festa in rosa.
Il libro in questione era "Concatenati – Vite in biciletta" scritto da Agostino Picicco, e l'incontro era cominciato con i saluti di Maria Teresa Misciagna, in rappresentanza del console di Lituania per Puglia e Basilicata, e dell'on. Francesca Galizia.
Raffaella Leone, Pr della Secop Edizioni, stava introducendo i relatori quando ha fatto incursione un nutrito gruppo di ospiti che della bicicletta hanno fatto realmente una ragione di vita.
A fare gli onori di casa, il Sindaco Tommaso Depalma che ha presentato, uno dopo l'altro, Renato Di Rocco, Presidente della Federazione Ciclistica Italiana, Marco Scarponi, fratello del ciclista Michele Scarponi tragicamente investito su strada tre anni fa, Alessandro Ballan, laureatosi campione del mondo in linea nel 2008.
Particolarmente applauditi, Gilberto Simoni, grande scalatore e vincitore del Giro d'Italia sia nel 2001 che nel 2003, e Paolo Bettini, campione olimpico ad Atene 2004, campione del mondo di specialità nel 2006 e 2007 e commissario tecnico della nazionale italiana di ciclismo su strada dal 2010 al 2013.
Per l'occasione è stato anche mostrato l'uovo di cioccolato decorato con la tecnica dell'aerografia dai maestri Nicola Giotti e Damaride Russi, e l'abito ispirato alla corsa rosa realizzato da Maria Rosaria Bellapianta, allieva dell'I.I.S.S. Amerigo Vespucci di Molfetta.
Ripresa la presentazione del libro, il giornalista Mario Sicolo, direttore della nuova collana Secop "Sotto i Riflettori della Parola", ha ricordato come il Giro stravolga i paesi che attraversa e come i ciclisti, che indossano un costume leggero quasi adamitico per tornare nell'abbraccio della natura, siano così popolari perché la gente percorre le stesse strade per ammirarli.
Si è riflettuto anche sul titolo del libro e sui diversi significati, e in particolare sulla catena della bicicletta come unica catena che in realtà rende liberi.
Agostino Picicco invece ha raccontato il percorso di scrittura e qualche aneddoto legato alle tante interviste raccolte, tra cui si ricordano quelle ai ciclisti professionisti Paolo Bettini, Alessandro Ballan, Gianni Bugno, Davide Cassani, Mario Cipollini, Maurizio Fondriest, Francesco Moser, e agli appassionati della bicicletta tra cui Tommaso Depalma, Valentino Losito, ex Presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Puglia, Aldo Patruno, Direttore Generale del Dipartimento Turismo e Cultura della Regione Puglia, e Mons. Mario Delpini, Arcivescovo metropolita di Milano che usa la bici per gli spostamenti non ufficiali così come faceva qui da noi il compianto don Tonino Bello.
Perché un mezzo gentile come la bicicletta, con le sue ruote che accarezzano l'asfalto, che ci riporta in armonia con l'ambiente, è una passione più o meno esplosa in ciascuno di noi. Una passione che oggi ci porterà ai lati delle nostre strade ad ammirare quegli eroi della fatica che percorrono l'Italia sui pedali per la grande festa in rosa.