Il taglio del nastro. <span>Foto Gabriella Serrone</span>
Il taglio del nastro. Foto Gabriella Serrone
Eventi e cultura

Taglio del nastro per il 1° Festival Italiano di Aerografia (FOTO)

Inaugurate la tre giorni dedicata alla tecnica artistica e la mostra di Renato Casaro

Un'atmosfera gioiosa ha aperto ufficialmente il 1° Festival Italiano di Aerografia presso l'atrio dell'Istituto Vittorio Emanuele II. La kermesse, che avrà luogo da oggi fino a domenica 18 settembre, è stata inaugurata alla presenza delle autorità e delle scolaresche degli istituti cittadini, accompagnate dagli insegnanti e dai dirigenti scolastici.

Prima del taglio del nastro, la preghiera e la benedizione di Padre Francesco Depalo. I saluti e gli interventi delle istituzioni presenti hanno sottolineato l'importanza e la bellezza dell'evento. I primi ad intervenire sono state le autorità civili, il Sindaco, Tommaso Depalma, e l'Assessore alla Cultura, Marianna Paladino, entrambi orgogliosi di ospitare un festival di tale portata a Giovinazzo. Presenti anche Domenico Damascelli, Consigliere regionale, che ha constatato il valore artistico e didattico della manifestazione, esponenti dell'Amra e della Draka Production, e Nicola De Matteo, Delegato dell'IVE per la Città Metropolitana, particolarmente felice di aver reso nuovamente fruibile la Sala Primavera per questa occasione, oltre alla madrina Marinella Falca. Il vernissage è stato introdotto da Marilena Farinola.

Alle parole di soddisfazione ed orgoglio delle istituzioni hanno fatto eco quelle di emozione del direttore artistico del Festival, Mario Romani, che ha invitato tutti i presenti a visitare gli spazi allestiti e ad interagire con gli aerografisti italiani, pronti a mettere a disposizione di chi ne sia attratto la propria arte durante la tre giorni.

Altro momento emozionante della mattinata, l'inaugurazione della mostra di Renato Casaro, autore di tante delle locandine e dei manifesti della storia del cinema italiano ed internazionale. Il Maestro ha visitato la propria personale insieme alle autorità ed ha ricordato con commozione memorie, aneddoti e le scelte artistiche che lo hanno guidato nel corso della realizzazione di ogni opera esposta.

"L'arte di dipingere il cinema" si compone di cinquantatre opere originali e ricostruisce, in un percorso cronologico, la carriera del Maestro friulano dal 1955 al 1999. In basso ad ogni opera, è riportato l'anno, riferito al momento della creazione, non a quello di uscita della pellicola. Il commento, invece, a cura del Prof. Mario Marchiando Pacchiolla, tiene conto sia della trama del film sia dell'interpretazione che Casaro ha voluto dare attraverso il proprio estro.

La mostra, visitabile fino a domenica, sarà un'occasione per ammirare il genio artistico di Casaro, che ha saputo esprimersi attraverso l'uso delle tempere, del pennello e, nella seconda parte della propria produzione, anche dell'aerografo ed omaggiare alcuni dei capolavori cinematografici di tutti i tempi. A qualche metro dal visitatore, infatti, sono esposte le opere che hanno reso celebri film come "Mezzogiorno di fuoco" della regia di Fred Zimmerman, "Per un pugno di dollari" e "Per qualche dollaro in più" di Sergio Leone, "Polvere di Stelle" di e con Alberto Sordi, "Io sto con gli ippopotami" di Italo Zingarelli con Terence Hill e Bud Spencer, "Il nome della rosa" di Jean-Jacques Annaud, "L'ultimo Imperatore" di Bernaldo Bertolucci, "Balla coi lupi" di Kevin Costner ed altre famose pellicole rimaste nella memoria collettiva.

Queste le sorprese riservate dal 1° Festival Italiano di Aerografia, ma molto altro ancora è in programma nelle prossime ore per far conoscere tutte le applicazioni possibili di questa espressione artistica e la creatività dei professionisti che se ne servono.
La preghiera iniziale di Padre Francesco DepaloIl taglio del nastroCasaro racconta aneddoti sulle opere esposteUna sezione della mostra di Renato Casaro
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