Eventi e cultura
Successo a Giovinazzo per la Notte Bianca della Poesia (FOTO)
Il centro storico cornice perfetta per la 13ª edizione. La cittadina pugliese per una sera capitale italiana dei versi
Giovinazzo - lunedì 10 luglio 2023
10.03
La commozione finale di Nicola De Matteo, a più riprese definito il deus ex machina della Notte Bianca della Poesia, la dice lunga sull'enorme lavoro svolto in questi mesi dall'Accademia delle Culture e dei Pensieri del Mediterraneo per porre basi solide ad un'edizione 2023 che sarà ricordata come quella dei record.
I quattro ospiti d'onore, Vittorino Curci, Milo De Angelis, Valerio Magrelli e Guido Oldani, hanno impreziosito una rassegna cresciuta esponenzialmente negli ultimi anni sotto la direzione artistica di Gianni Antonio Palumbo, scrittore, poeta egli stesso, docente e ricercatore con l'irrefrenabile istinto per la bellezza.
E di grande bellezza si è trattato, nonostante alcuni tentativi di sabotaggio più o meno consapevoli da parte di qualche gestore di attività commerciali, mal disposto a digerire un flusso non prettamente mangereccio di pubblico nel borgo antico.
L'incanto di 11 associazioni che si sono tese la mano e, ciascuna nei propri spazi, hanno riempito di versi sei luoghi simbolo del centro storico più ammirato del Nord Barese, il fluire delle note, non contorno ma essenza stessa della rassegna, e la presenza di 200 poeti da ogni parte d'Italia hanno di fatto sancito il successo della kermesse, arricchita ulteriormente dalle pillole di storia locale curate da Nunzia Stufano.
Dopo il convincente prologo nel Palazzo della Musica a Molfetta, gli spazi di piazza Benedettine, della Vedetta sul Mediterraneo, di piazza Meschino, della Chiesa del Carmine (dove a lungo i protagonisti sono stati gli studenti e le studentesse di quattro istituti superiori) e di piazza San Felice sono stati luogo non solo di esibizione, ma anche di dialogo, di ascolto, di incontro tra chi crede che la poesia possa essere di tutti ed arrivare a tutti. Non elitaria, ma assaporata anche per strada, sgranando il rosario laico dei versi che sanno sempre toccare ogni corda.
Dalla poesia internazionale a quella dialettale, dalla sperimentazione metafisica a quella più popolare, la Notte Bianca giovinazzese ha saputo accontentare ogni palato. Ed il borgo antico di Giovinazzo, almeno per una volta, ha riempito occhi e cervelli e non solo pance.
La Notte Bianca della Poesia è la strada giusta per una valorizzazione ulteriore di quel luogo e si spera che questa possa divenire definitivamente la cornice ideale per il format pensato una quindicina d'anni fa da Nicola De Matteo.
Vi raccontiamo questa bella domenica sera attraverso i nostri scatti.
I quattro ospiti d'onore, Vittorino Curci, Milo De Angelis, Valerio Magrelli e Guido Oldani, hanno impreziosito una rassegna cresciuta esponenzialmente negli ultimi anni sotto la direzione artistica di Gianni Antonio Palumbo, scrittore, poeta egli stesso, docente e ricercatore con l'irrefrenabile istinto per la bellezza.
E di grande bellezza si è trattato, nonostante alcuni tentativi di sabotaggio più o meno consapevoli da parte di qualche gestore di attività commerciali, mal disposto a digerire un flusso non prettamente mangereccio di pubblico nel borgo antico.
L'incanto di 11 associazioni che si sono tese la mano e, ciascuna nei propri spazi, hanno riempito di versi sei luoghi simbolo del centro storico più ammirato del Nord Barese, il fluire delle note, non contorno ma essenza stessa della rassegna, e la presenza di 200 poeti da ogni parte d'Italia hanno di fatto sancito il successo della kermesse, arricchita ulteriormente dalle pillole di storia locale curate da Nunzia Stufano.
Dopo il convincente prologo nel Palazzo della Musica a Molfetta, gli spazi di piazza Benedettine, della Vedetta sul Mediterraneo, di piazza Meschino, della Chiesa del Carmine (dove a lungo i protagonisti sono stati gli studenti e le studentesse di quattro istituti superiori) e di piazza San Felice sono stati luogo non solo di esibizione, ma anche di dialogo, di ascolto, di incontro tra chi crede che la poesia possa essere di tutti ed arrivare a tutti. Non elitaria, ma assaporata anche per strada, sgranando il rosario laico dei versi che sanno sempre toccare ogni corda.
Dalla poesia internazionale a quella dialettale, dalla sperimentazione metafisica a quella più popolare, la Notte Bianca giovinazzese ha saputo accontentare ogni palato. Ed il borgo antico di Giovinazzo, almeno per una volta, ha riempito occhi e cervelli e non solo pance.
La Notte Bianca della Poesia è la strada giusta per una valorizzazione ulteriore di quel luogo e si spera che questa possa divenire definitivamente la cornice ideale per il format pensato una quindicina d'anni fa da Nicola De Matteo.
Vi raccontiamo questa bella domenica sera attraverso i nostri scatti.