Eventi e cultura
Strepitoso omaggio a Mina e Battisti dell'Orchestra Sinfonica Metropolitana di Bari
Ieri sera il concerto in piazza Vittorio Emanuele II a Giovinazzo
Giovinazzo - domenica 9 agosto 2020
2.06
L'Orchestra Sinfonica Metropolitana di Bari, diretta dal M° Vito Andrea Morra, ha portato in scena a Giovinazzo l'ultima serata del tour di concerti dedicati a Mina e Lucio Battisti proponendo il programma 'Lucio & Mina- Symphonic Memories', un omaggio ai due grandi protagonisti della musica italiana con special guests Guido Di Leone alla chitarra e Francesco Lomangino al sax tenore soprano. L'iniziativa è nata con il patrocinio della Regione Puglia, della Città Metropolitana di Bari e della Città di Giovinazzo –Assessorato alla Cultura.
Ieri sera in una gremita piazza Vittorio Emanuele II, quattro autentici professionisti unici ed originali nella timbrica vocale Francesca Leone, Luciana Negroponte, Beppe Delre e Savio Vurchio, sono stati protagonisti di un omaggio emozionale a Mina e Lucio Battisti. Ognuno dei quattro cantanti ha regalato emozioni con la sua interpretazione che ha ravvivato di luce intensa una lunga serie di brani che resteranno per sempre nel cuore della gente.
Un progetto ed una produzione ricca di intensità, di energia e di armonia ha presentato i quattro cantanti con formazione stilistica differente e in perfetta sintonia tra loro. E se di armonia e sintonia vogliamo parlare, anche quelle messe in campo dall'Orchestra Sinfonica e dalla sezione ritmica sono state pregevoli. Una sezione ritmica composta da Max Monno alla chitarra, Gianluca Fraccalvieri al basso, Vincenzo Gentile al piano e tastiera, Fabio Delle Foglie alla batteria ed Enzo Falco alle percussioni.
La selezione di canzoni intramontabili per tutti è stata vissuta da noi come dono di gioia e bellezza grazie ad una musicalità ed una verve negli arrangiamenti originali e gradevoli musicalmente. Il progetto ha "rinfrescato" stilisticamente una lunga serie di brani ritenuti "immortali" o intramontabili, donando ai brani stessi armoniosità e freschezza. A Giovinazzo la piazza era gremita, nonostante le raccomandazioni a rispettare il distanziamento espresse dal personale preposto; la gente si è comunque addossata alle transenne poste a delimitare lo spazio con posti a sedere in numero limitato nel rispetto della normativa anti-Covid.
I SALUTI E L'OMAGGIO A MORRICONE
I saluti iniziali del sindaco hanno evidenziato la collaborazione tra gli enti, utile nell'organizzazione di eventi importanti come quello che si è svolto in piazza ieri sera e che vede Marco Renzi quale direttore artistico e Maria Grazia Magenta dirigente a supportare questa progettualità musicale. In questa ultima serata del tour del concerto dedicato a Mina e Lucio Battisti un omaggio è stato dedicato al compianto genio di Ennio Morricone, scomparso di recente, proponendo in versione strumentale di "Se telefonando" portata al successo da Mina e composta dallo stesso Morricone, che in passato ha diretto l'Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari.
IL REPERTORIO
Ed entrando nel vivo del lungo repertorio in programma, il piacevole ascolto è subito stato tangibile con "Prendila così" e "Amarsi un po' " con le quattro voci soliste in scena che, come del resto per tutte le canzoni proposte, sono state rese meravigliose nella loro unicità grazie agli arrangiamenti nuovi, armoniosi e più ritmati a cura del direttore d'orchestra, nonché arrangiatore, Vito Andrea Morra.
Anche l'armonia tra l'orchestra sinfonica e la band- sezione ritmica del concerto ha dato, in ogni brano, quel tocco incantevole all'ascolto. Il chitarrista Guido Di Leone ha accennato al progetto che vede, in effetti, in sintonia l'orchestra di formazione classica e la band di estrazione jazzistica.
«L'operazione ha posto in rilievo le quattro voci soliste di differente timbrica in interpretazioni molto originali e particolari - ha affermato il chitarrista Di Leone -. E proprio grazie alle quattro voci soliste e agli arrangiamenti del M° Vito Andrea Morra, questa operazione ha la sua unicità».
In un'interpretazione raffinata e suadente è stata proposta "E penso a te" di Battisti dalle voci di Francesca Leone e Luciana Negroponte che subito dopo ha sbalordito cantando "Nessun dolore" con tutta la sua espressività black. Il dialogare cantato e scherzoso tra Beppe Delre e Francesca Leone ha presentato "Parole Parole Parole"; un tuffo nelle "Emozioni" care a Battisti con Beppe Delre in voce e "Dieci ragazze", affidata alla voce intensa di Savio Vurchio. Nel suo impeto stilistico Luciana Negroponte ha fatto un grande regalo alla canzone "La voce del silenzio" di Mina rendendo il brano di elevato pregio. La meraviglia purissima a due voci è stata poi incarnata da Leone-Negroponte nell'interpretazione di "Grande Grande Grande". L'atmosfera emozionale di "Io vorrei, non vorrei, ma se vuoi" di Battisti è divenuta magia grazie a Savio Vurchio e Beppe Delre.
Abbiamo scambiato due chiacchiere con Francesca Leone dopo il concerto per conoscere qualche curiosità.
COSÌ FRANCESCA LEONE
«Tra i brani che ho cantato quello che esprime al meglio la mia espressività vocale è" Non gioco più ", brano dal colore blues che Mina interpretò insieme al grandissimo armonicista Toots Thielemans - ci ha detto Francesca Leone -. Noi l'armonica non l'abbiamo, ma abbiamo un bravissimo sassofonista pugliese che è Francesco Lomangino. Lui mi ha fatto dei contrappunti dal colore jazzistico che, insieme alla bossa nova, è la mia forma espressiva vocale più vicina».
Il suo amore per la bossa nova in questo concerto in quale brano si evidenzia di più?
«In questo repertorio è presente con il brano " Parole Parole Parole " che Mina cantava insieme ad un simpaticissimo Alberto Lupo e che io ho fatto in duetto con Beppe Delre. È una bossa arrangiata in modo splendido dal M° Morra, canzone che rappresenta Mina e che io ho interpretato in modo personale perché la mia vocalità è jazz e quindi canto mettendoci il mio linguaggio stilistico».
La cantante barese Francesca Leone, spesso ospite a Giovinazzo per eventi musicali, ci ha detto che l'omaggio a due mostri sacri della canzone italiana Mina e Lucio Battisti ha un particolare rilevante, perché in scena ci sono quattro voci soliste completamente diverse tra loro che omaggiano con timbriche diverse due grandi voci.
«È stato molto particolare come ognuno di noi quattro, nel suo modo di esprimersi, abbia reso questi brani storici per la memoria emozionale che ci donano. La particolarità del progetto è stata questa: non abbiamo mai pensato di imitare Mina e Battisti e per questo, a modo nostro e con gli arrangiamenti esclusivi fatti dal M°Morra, siamo riusciti ad interpretare questo repertorio musicale intramontabile e storico».
Gli applausi del numeroso ed appassionato pubblico sono stati conferma dell'apprezzamento e del riscontro più che positivo che l'evento musicale ha ottenuto.
Ieri sera in una gremita piazza Vittorio Emanuele II, quattro autentici professionisti unici ed originali nella timbrica vocale Francesca Leone, Luciana Negroponte, Beppe Delre e Savio Vurchio, sono stati protagonisti di un omaggio emozionale a Mina e Lucio Battisti. Ognuno dei quattro cantanti ha regalato emozioni con la sua interpretazione che ha ravvivato di luce intensa una lunga serie di brani che resteranno per sempre nel cuore della gente.
Un progetto ed una produzione ricca di intensità, di energia e di armonia ha presentato i quattro cantanti con formazione stilistica differente e in perfetta sintonia tra loro. E se di armonia e sintonia vogliamo parlare, anche quelle messe in campo dall'Orchestra Sinfonica e dalla sezione ritmica sono state pregevoli. Una sezione ritmica composta da Max Monno alla chitarra, Gianluca Fraccalvieri al basso, Vincenzo Gentile al piano e tastiera, Fabio Delle Foglie alla batteria ed Enzo Falco alle percussioni.
La selezione di canzoni intramontabili per tutti è stata vissuta da noi come dono di gioia e bellezza grazie ad una musicalità ed una verve negli arrangiamenti originali e gradevoli musicalmente. Il progetto ha "rinfrescato" stilisticamente una lunga serie di brani ritenuti "immortali" o intramontabili, donando ai brani stessi armoniosità e freschezza. A Giovinazzo la piazza era gremita, nonostante le raccomandazioni a rispettare il distanziamento espresse dal personale preposto; la gente si è comunque addossata alle transenne poste a delimitare lo spazio con posti a sedere in numero limitato nel rispetto della normativa anti-Covid.
I SALUTI E L'OMAGGIO A MORRICONE
I saluti iniziali del sindaco hanno evidenziato la collaborazione tra gli enti, utile nell'organizzazione di eventi importanti come quello che si è svolto in piazza ieri sera e che vede Marco Renzi quale direttore artistico e Maria Grazia Magenta dirigente a supportare questa progettualità musicale. In questa ultima serata del tour del concerto dedicato a Mina e Lucio Battisti un omaggio è stato dedicato al compianto genio di Ennio Morricone, scomparso di recente, proponendo in versione strumentale di "Se telefonando" portata al successo da Mina e composta dallo stesso Morricone, che in passato ha diretto l'Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari.
IL REPERTORIO
Ed entrando nel vivo del lungo repertorio in programma, il piacevole ascolto è subito stato tangibile con "Prendila così" e "Amarsi un po' " con le quattro voci soliste in scena che, come del resto per tutte le canzoni proposte, sono state rese meravigliose nella loro unicità grazie agli arrangiamenti nuovi, armoniosi e più ritmati a cura del direttore d'orchestra, nonché arrangiatore, Vito Andrea Morra.
Anche l'armonia tra l'orchestra sinfonica e la band- sezione ritmica del concerto ha dato, in ogni brano, quel tocco incantevole all'ascolto. Il chitarrista Guido Di Leone ha accennato al progetto che vede, in effetti, in sintonia l'orchestra di formazione classica e la band di estrazione jazzistica.
«L'operazione ha posto in rilievo le quattro voci soliste di differente timbrica in interpretazioni molto originali e particolari - ha affermato il chitarrista Di Leone -. E proprio grazie alle quattro voci soliste e agli arrangiamenti del M° Vito Andrea Morra, questa operazione ha la sua unicità».
In un'interpretazione raffinata e suadente è stata proposta "E penso a te" di Battisti dalle voci di Francesca Leone e Luciana Negroponte che subito dopo ha sbalordito cantando "Nessun dolore" con tutta la sua espressività black. Il dialogare cantato e scherzoso tra Beppe Delre e Francesca Leone ha presentato "Parole Parole Parole"; un tuffo nelle "Emozioni" care a Battisti con Beppe Delre in voce e "Dieci ragazze", affidata alla voce intensa di Savio Vurchio. Nel suo impeto stilistico Luciana Negroponte ha fatto un grande regalo alla canzone "La voce del silenzio" di Mina rendendo il brano di elevato pregio. La meraviglia purissima a due voci è stata poi incarnata da Leone-Negroponte nell'interpretazione di "Grande Grande Grande". L'atmosfera emozionale di "Io vorrei, non vorrei, ma se vuoi" di Battisti è divenuta magia grazie a Savio Vurchio e Beppe Delre.
Abbiamo scambiato due chiacchiere con Francesca Leone dopo il concerto per conoscere qualche curiosità.
COSÌ FRANCESCA LEONE
«Tra i brani che ho cantato quello che esprime al meglio la mia espressività vocale è" Non gioco più ", brano dal colore blues che Mina interpretò insieme al grandissimo armonicista Toots Thielemans - ci ha detto Francesca Leone -. Noi l'armonica non l'abbiamo, ma abbiamo un bravissimo sassofonista pugliese che è Francesco Lomangino. Lui mi ha fatto dei contrappunti dal colore jazzistico che, insieme alla bossa nova, è la mia forma espressiva vocale più vicina».
Il suo amore per la bossa nova in questo concerto in quale brano si evidenzia di più?
«In questo repertorio è presente con il brano " Parole Parole Parole " che Mina cantava insieme ad un simpaticissimo Alberto Lupo e che io ho fatto in duetto con Beppe Delre. È una bossa arrangiata in modo splendido dal M° Morra, canzone che rappresenta Mina e che io ho interpretato in modo personale perché la mia vocalità è jazz e quindi canto mettendoci il mio linguaggio stilistico».
La cantante barese Francesca Leone, spesso ospite a Giovinazzo per eventi musicali, ci ha detto che l'omaggio a due mostri sacri della canzone italiana Mina e Lucio Battisti ha un particolare rilevante, perché in scena ci sono quattro voci soliste completamente diverse tra loro che omaggiano con timbriche diverse due grandi voci.
«È stato molto particolare come ognuno di noi quattro, nel suo modo di esprimersi, abbia reso questi brani storici per la memoria emozionale che ci donano. La particolarità del progetto è stata questa: non abbiamo mai pensato di imitare Mina e Battisti e per questo, a modo nostro e con gli arrangiamenti esclusivi fatti dal M°Morra, siamo riusciti ad interpretare questo repertorio musicale intramontabile e storico».
Gli applausi del numeroso ed appassionato pubblico sono stati conferma dell'apprezzamento e del riscontro più che positivo che l'evento musicale ha ottenuto.