Eventi e cultura
"StrArte 2015", ecco le anticipazioni
La manifestazione si prepara alla sua terza edizione
Giovinazzo - lunedì 13 luglio 2015
02.07
Ancora una settimana ed il nostro centro storico diventerà un museo a cielo aperto. Questa l'originale idea alla base di "StrArte - Percorsi d'arte contemporanea", ideata dall'Associazione culturale "Artefuori", con il patrocinio del Comune di Giovinazzo, che si concretizzerà realizzando un singolare percorso tra i punti più suggestivi della nostra città dal 21 al 27 luglio.
Nata dalla volontà di riscoprire il nostro borgo antico attraverso quello che l'Associazione definisce "un cortocircuito estetico e sensoriale", la rassegna, inserita nel vasto cartellone dell'Estate Giovinazzese, propone un'esposizione di arte diffusa che coinvolge il cittadino, il visitatore o il turista in un'esperienza interattiva e di conoscenza. Le installazioni, che spaziano dalla pittura alla scultura e dalla grafica al design, saranno sistemate negli angoli più belli del borgo antico e metteranno in risalto il connubio tra arte e spazi urbani per valorizzare la storia e la bellezza del nostro patrimonio artistico.
Sedici gli artisti che abbelliranno il centro storico con le loro opere d'arte: Annika Dzerve, Carlo Inglese, Carolina Sperti, Caterina Prato, Massimiliano Cafagna, Matteo Casamassima, Matteo Liberi, Maurizio Muscettola, Popo- Franco Bagni, Gabriele Liso, Valerio Porru, Valentina Crasto, Mimma Crasto, Vicky Depalma, Giovanni Zelano, Pavel Ilin. Inoltre, tra gli artisti attesi quest'anno ci saranno Maurizio Muscettola e Caterina Prato, senza dimenticare l'illustratore argentino Martin Elfman, curatore degli aspetti visuali del festival.
Novità di quest'anno è senza dubbio la collaborazione con il "Collettivo Polartis" (nel frattempo protagonista di "Inondazioni", ndr) che il 25 ed il 26 luglio interagirà con le opere esposte nel percorso di "StrArte". Inoltre, la rassegna prenderà il via dalla Sala San Felice prima di snodarsi nei vicoli, nelle piazze e nei palazzi storici. Altre iniziative di questa terza edizione saranno i laboratori dedicati ai bambini, ed in particolare il laboratorio espressivo itinerante a cura di Valentina Crasto e Giulia Berra ed il laboratorio di yoga "Costruisci il tuo mandala" realizzato dall'Associazione Nazionale Yoga Educazione e tenuto da Maria Cavalluzzi.
«Ci spinge la voglia di unire le forze, le idee, le visioni, le tecniche differenti, per metterle a disposizione del paese, per stimolare, provocare ed aprire le menti verso qualcosa che altrove può essere scontato, ma qui invece è ancora insolito – hanno precisato i membri dell'Associazione "Artefuori" -. Consapevoli della bellezza storica ed architettonica di Giovinazzo – hanno proseguito - percepiamo tutto il suo potenziale e cerchiamo di valorizzarlo e farlo riscoprire attraverso l'arte contemporanea. Il pensiero è anche quello di realizzare una forte unione e collaborazione con altre associazioni e realtà del territorio in modo da dare alla cultura del paese un'impronta più fresca e innovativa ».
Poi, a proposito delle difficoltà che non sono mancate nella realizzazione di questa grande manifestazione sin dalla sua nascita, hanno raccontato un aneddoto riguardo l'installazione di un fantoccio di legno sospeso su un trampolino nel corso della prima edizione: « (…) quando la sagoma è stata rimossa perché diventata instabile e quindi pericolosa, una signora che abita di fronte ci ha confessato che, ogni mattina, apriva la finestra della sua camera e la prima cosa che vedeva era questo "bambino di legno con un grande cuore". Questa visione - hanno concluso - la metteva di buon umore ed ora che non c'è più le manca tanto. A noi basta questo per farci andare avanti».
Questa stesso spirito accompagnerà la terza edizione fino alla sua conclusione, dando nuova linfa ad una manifestazione che cresce di anno in anno e raccoglie sempre più consensi di pubblico.
Nata dalla volontà di riscoprire il nostro borgo antico attraverso quello che l'Associazione definisce "un cortocircuito estetico e sensoriale", la rassegna, inserita nel vasto cartellone dell'Estate Giovinazzese, propone un'esposizione di arte diffusa che coinvolge il cittadino, il visitatore o il turista in un'esperienza interattiva e di conoscenza. Le installazioni, che spaziano dalla pittura alla scultura e dalla grafica al design, saranno sistemate negli angoli più belli del borgo antico e metteranno in risalto il connubio tra arte e spazi urbani per valorizzare la storia e la bellezza del nostro patrimonio artistico.
Sedici gli artisti che abbelliranno il centro storico con le loro opere d'arte: Annika Dzerve, Carlo Inglese, Carolina Sperti, Caterina Prato, Massimiliano Cafagna, Matteo Casamassima, Matteo Liberi, Maurizio Muscettola, Popo- Franco Bagni, Gabriele Liso, Valerio Porru, Valentina Crasto, Mimma Crasto, Vicky Depalma, Giovanni Zelano, Pavel Ilin. Inoltre, tra gli artisti attesi quest'anno ci saranno Maurizio Muscettola e Caterina Prato, senza dimenticare l'illustratore argentino Martin Elfman, curatore degli aspetti visuali del festival.
Novità di quest'anno è senza dubbio la collaborazione con il "Collettivo Polartis" (nel frattempo protagonista di "Inondazioni", ndr) che il 25 ed il 26 luglio interagirà con le opere esposte nel percorso di "StrArte". Inoltre, la rassegna prenderà il via dalla Sala San Felice prima di snodarsi nei vicoli, nelle piazze e nei palazzi storici. Altre iniziative di questa terza edizione saranno i laboratori dedicati ai bambini, ed in particolare il laboratorio espressivo itinerante a cura di Valentina Crasto e Giulia Berra ed il laboratorio di yoga "Costruisci il tuo mandala" realizzato dall'Associazione Nazionale Yoga Educazione e tenuto da Maria Cavalluzzi.
«Ci spinge la voglia di unire le forze, le idee, le visioni, le tecniche differenti, per metterle a disposizione del paese, per stimolare, provocare ed aprire le menti verso qualcosa che altrove può essere scontato, ma qui invece è ancora insolito – hanno precisato i membri dell'Associazione "Artefuori" -. Consapevoli della bellezza storica ed architettonica di Giovinazzo – hanno proseguito - percepiamo tutto il suo potenziale e cerchiamo di valorizzarlo e farlo riscoprire attraverso l'arte contemporanea. Il pensiero è anche quello di realizzare una forte unione e collaborazione con altre associazioni e realtà del territorio in modo da dare alla cultura del paese un'impronta più fresca e innovativa ».
Poi, a proposito delle difficoltà che non sono mancate nella realizzazione di questa grande manifestazione sin dalla sua nascita, hanno raccontato un aneddoto riguardo l'installazione di un fantoccio di legno sospeso su un trampolino nel corso della prima edizione: « (…) quando la sagoma è stata rimossa perché diventata instabile e quindi pericolosa, una signora che abita di fronte ci ha confessato che, ogni mattina, apriva la finestra della sua camera e la prima cosa che vedeva era questo "bambino di legno con un grande cuore". Questa visione - hanno concluso - la metteva di buon umore ed ora che non c'è più le manca tanto. A noi basta questo per farci andare avanti».
Questa stesso spirito accompagnerà la terza edizione fino alla sua conclusione, dando nuova linfa ad una manifestazione che cresce di anno in anno e raccoglie sempre più consensi di pubblico.