Cinema
"Storia di una famiglia perbene 2": la nostra intervista a Lisa Angelillo
Nella fiction Mediaset interpreta l'avvocatessa di fiducia di una famiglia malavitosa
Giovinazzo - venerdì 7 luglio 2023
Fermento a Giovinazzo per i set allestiti sul territorio cittadino che hanno ospitato le riprese della fiction Mediaset "Storia di una famiglia perbene 2", diretta dal regista Stefano Reali che ha anche girato la prima serie della fortunata fiction tv.
Nei giorni scorsi tante le scene girate sulla banchina del porto di Giovinazzo, in via Cattedrale, al cimitero e in campagna in una località dove, tra gli ulivi, è presente un pagliaio, tipica ed antica costruzione in pietra.
A Giovinazzo, sul set allestito al cimitero, è arrivato anche il produttore Matteo Levi, affabile e cordiale, della società di produzione 11 Marzo Film. In un momento di pausa abbiamo quindi scambiato due battute con Lisa Angelillo che nella fiction è Laura Casabui, avvocato di fiducia della famiglia malavitosa degli Straziota.
Lisa Angelillo è attrice, cantante, vocal e actingcoach. Ha recitato e cantato in importanti musical a livello nazionale, tra cui "Jamie Musical Italia" e fa parte della formazione Sense of Life guidata dal musicista e compositore Paolo Daniele che ha curato alcuni dei brani della prima stagione della fiction.
L'INTERVISTA
Il tuo personaggio è un avvocato dall'identità perfida che rasenta la cattiveria, tra l'altro vicina alla famiglia malavitosa degli Straziota. Come si fa ad entrare nel personaggio che hai espresso in modo perfetto, il tuo impegno? La difficoltà di interpretare questo personaggio? Quando te l'hanno proposto cosa hai pensato?
Il mio personaggio è l' avvocato Laura Casabui, avvocato di fiducia della famiglia malavitosa degli Straziota. Ho una figlia assai poco gentile, viziata e perfida, che nella prima serie è in forte competizione con la protagonista Maria De Santis. Il mio personaggio rappresenta davvero il male, Laura Casabui, il cognome non è casuale, non è solo l'avvocato dei malavitosi ma è una donna profondamente corrotta e disposta a qualunque inganno per ottenere ciò che vuole. È diversa dal romanzo in cui era solo la mamma della bambina viziata. Ognuno di noi ha un suo lato oscuro, lo conosce e di solito decide di tenerlo sotto controllo e/o seppellirlo. Per entrare nel personaggio ho cercato di dare spazio a quella parte che ognuno di noi ha nel profondo e che nella vita io personalmente tendo a non far emergere mai. Fare la cattiva su un set risulta per le persone come me persino liberatorio e divertente dato che non ci sono conseguenze reali.
Mi sono comunque ispirata ad un paio di persone fortemente manipolatorie che ho conosciuto e la cui personalità ha molto inciso nella mia vita. Il ruolo mi è stato proposto dal regista Stefano Reali, non vedevo l'ora di lavorare con Stefano che è un amico e che conosco da tanto tempo; sono stata felicissima di accettare. Nella seconda stagione l'avvocato trova più spazio ed è, se possibile, persino più perfida e temibile.
Sei stata coach sul set, raccontaci in cosa è consistito questo incarico; di cos'altro ti sei occupata durante le riprese?
Come coach, ruolo di cui vado molto orgogliosa, ho la responsabilità di preparare tutti i ragazzi della serie nella recitazione ed anche tutti gli attori non baresi che devono avere cadenza per i loro ruoli. Lavorare con i ragazzi è fantastico, hanno grande voglia di imparare. Nella prima serie Silvia Rossi (Maria piccola) era alla sua prima esperienza, Andrea Arrù (Michele piccolo) era sardo. In questa nuova serie ho cinque nuovi ragazzi di cui vado molto fiera: Giuliano Soprano (Donato), Walter Anemolo (Sabino), Giovanni Menga (Carmine), Roberto Zazzi (Pio) e l'unica ragazza Matilde Sofia Fazio (Anna). Con loro ho lavorato su diversi fronti: dallo spiegare come funziona un set, alla comprensione delle scene ed infine anche sul come usare più o meno incisivamente la loro cadenza, sono tutti pugliesi tranne Matilde. Sempre come coach lavoro invece solo sulla cadenza pugliese con i big della serie ad iniziare da Giuseppe Zeno che secondo me è l'attore che meglio ha reso nella veridicità dialettale. In verità tutti gli attori che ho seguito sono credibilissimi. La nuance che volevo raggiungere era quella di una cadenza dialettale univoca anche per i tanti pugliesi presenti che però venivano da zone differenti e quindi con dialetti diversi dal barese doc. Credo il risultato sia davvero ottimo e credo che i pugliesi potranno facilmente riconoscersi nel modo di esprimersi di Teresa (Simona Cavallari), nell'inflessione di Maddalena (Chiara Vinci), nella crudezza verbale di alcuni personaggi più loschi come i fratelli Straziota, Salvo (Vito Mancini) e Carlo (Alessio Gallo) o nella dolcezza di Giuseppe De Santis (Eugenio Ricciardi). Anche tanti altri pugliesi doc hanno dovuto lavorare sul loro accento e cadenza perché non provenienti da Barivecchia, ambientazione ufficiale del film, con risultati davvero sorprendenti: penso ai personaggi interpretati per esempio da Antonio Monsellato, Francesco Manisi, Giuseppe Ciciriello e Pierfrancesco Nacca.
L'esperienza sul set a Giovinazzo con un regista importante come Stefano Reali cosa ti lascia?
Girare a Giovinazzo è stato bellissimo. Non la conoscevo bene pur essendo io di Mola di Bari e l'ho trovata estremamente affascinante! Abbiamo girato sul porto e nel centro storico delle scene bellissime che vi lasceranno con il fiato sospeso e vi commuoveranno. Palazzo Ducale è stata per me la vera sorpresa: quel palazzo, di cui abbiamo usato un ultimo piano in disuso ed il cortile, è davvero incantevole!
Comunque personalmente penso che il vero successo per tutti noi pugliesi doc sia che questa serie "Storia di una Famiglia Perbene 2" stia mettendo in risalto le bellezze della nostra terra tutta assieme all'aver valorizzato al suo interno tantissimi attori pugliesi! Su sessantasei ruoli quarantadue sono interpretati da attori "Made In Puglia". Credo nessuna altra fiction ne conti così tanti.
Nei giorni scorsi tante le scene girate sulla banchina del porto di Giovinazzo, in via Cattedrale, al cimitero e in campagna in una località dove, tra gli ulivi, è presente un pagliaio, tipica ed antica costruzione in pietra.
A Giovinazzo, sul set allestito al cimitero, è arrivato anche il produttore Matteo Levi, affabile e cordiale, della società di produzione 11 Marzo Film. In un momento di pausa abbiamo quindi scambiato due battute con Lisa Angelillo che nella fiction è Laura Casabui, avvocato di fiducia della famiglia malavitosa degli Straziota.
Lisa Angelillo è attrice, cantante, vocal e actingcoach. Ha recitato e cantato in importanti musical a livello nazionale, tra cui "Jamie Musical Italia" e fa parte della formazione Sense of Life guidata dal musicista e compositore Paolo Daniele che ha curato alcuni dei brani della prima stagione della fiction.
L'INTERVISTA
Il tuo personaggio è un avvocato dall'identità perfida che rasenta la cattiveria, tra l'altro vicina alla famiglia malavitosa degli Straziota. Come si fa ad entrare nel personaggio che hai espresso in modo perfetto, il tuo impegno? La difficoltà di interpretare questo personaggio? Quando te l'hanno proposto cosa hai pensato?
Il mio personaggio è l' avvocato Laura Casabui, avvocato di fiducia della famiglia malavitosa degli Straziota. Ho una figlia assai poco gentile, viziata e perfida, che nella prima serie è in forte competizione con la protagonista Maria De Santis. Il mio personaggio rappresenta davvero il male, Laura Casabui, il cognome non è casuale, non è solo l'avvocato dei malavitosi ma è una donna profondamente corrotta e disposta a qualunque inganno per ottenere ciò che vuole. È diversa dal romanzo in cui era solo la mamma della bambina viziata. Ognuno di noi ha un suo lato oscuro, lo conosce e di solito decide di tenerlo sotto controllo e/o seppellirlo. Per entrare nel personaggio ho cercato di dare spazio a quella parte che ognuno di noi ha nel profondo e che nella vita io personalmente tendo a non far emergere mai. Fare la cattiva su un set risulta per le persone come me persino liberatorio e divertente dato che non ci sono conseguenze reali.
Mi sono comunque ispirata ad un paio di persone fortemente manipolatorie che ho conosciuto e la cui personalità ha molto inciso nella mia vita. Il ruolo mi è stato proposto dal regista Stefano Reali, non vedevo l'ora di lavorare con Stefano che è un amico e che conosco da tanto tempo; sono stata felicissima di accettare. Nella seconda stagione l'avvocato trova più spazio ed è, se possibile, persino più perfida e temibile.
Sei stata coach sul set, raccontaci in cosa è consistito questo incarico; di cos'altro ti sei occupata durante le riprese?
Come coach, ruolo di cui vado molto orgogliosa, ho la responsabilità di preparare tutti i ragazzi della serie nella recitazione ed anche tutti gli attori non baresi che devono avere cadenza per i loro ruoli. Lavorare con i ragazzi è fantastico, hanno grande voglia di imparare. Nella prima serie Silvia Rossi (Maria piccola) era alla sua prima esperienza, Andrea Arrù (Michele piccolo) era sardo. In questa nuova serie ho cinque nuovi ragazzi di cui vado molto fiera: Giuliano Soprano (Donato), Walter Anemolo (Sabino), Giovanni Menga (Carmine), Roberto Zazzi (Pio) e l'unica ragazza Matilde Sofia Fazio (Anna). Con loro ho lavorato su diversi fronti: dallo spiegare come funziona un set, alla comprensione delle scene ed infine anche sul come usare più o meno incisivamente la loro cadenza, sono tutti pugliesi tranne Matilde. Sempre come coach lavoro invece solo sulla cadenza pugliese con i big della serie ad iniziare da Giuseppe Zeno che secondo me è l'attore che meglio ha reso nella veridicità dialettale. In verità tutti gli attori che ho seguito sono credibilissimi. La nuance che volevo raggiungere era quella di una cadenza dialettale univoca anche per i tanti pugliesi presenti che però venivano da zone differenti e quindi con dialetti diversi dal barese doc. Credo il risultato sia davvero ottimo e credo che i pugliesi potranno facilmente riconoscersi nel modo di esprimersi di Teresa (Simona Cavallari), nell'inflessione di Maddalena (Chiara Vinci), nella crudezza verbale di alcuni personaggi più loschi come i fratelli Straziota, Salvo (Vito Mancini) e Carlo (Alessio Gallo) o nella dolcezza di Giuseppe De Santis (Eugenio Ricciardi). Anche tanti altri pugliesi doc hanno dovuto lavorare sul loro accento e cadenza perché non provenienti da Barivecchia, ambientazione ufficiale del film, con risultati davvero sorprendenti: penso ai personaggi interpretati per esempio da Antonio Monsellato, Francesco Manisi, Giuseppe Ciciriello e Pierfrancesco Nacca.
L'esperienza sul set a Giovinazzo con un regista importante come Stefano Reali cosa ti lascia?
Girare a Giovinazzo è stato bellissimo. Non la conoscevo bene pur essendo io di Mola di Bari e l'ho trovata estremamente affascinante! Abbiamo girato sul porto e nel centro storico delle scene bellissime che vi lasceranno con il fiato sospeso e vi commuoveranno. Palazzo Ducale è stata per me la vera sorpresa: quel palazzo, di cui abbiamo usato un ultimo piano in disuso ed il cortile, è davvero incantevole!
Comunque personalmente penso che il vero successo per tutti noi pugliesi doc sia che questa serie "Storia di una Famiglia Perbene 2" stia mettendo in risalto le bellezze della nostra terra tutta assieme all'aver valorizzato al suo interno tantissimi attori pugliesi! Su sessantasei ruoli quarantadue sono interpretati da attori "Made In Puglia". Credo nessuna altra fiction ne conti così tanti.