Politica
«Storia del marciapiede più costoso del pianeta»
In un video di PrimaVera Alternativa attacco allo spreco dell'Amministrazione comunale per la ciclovia per Santo Spirito
Giovinazzo - mercoledì 20 febbraio 2019
05.00
Ironia e denuncia si mescolano nel nuovo video pubblicato da PrimaVera Alternativa sulla sua pagina ufficiale di Facebook.
Sabino Sterlacci lo ha girato lungo la ciclovia che porta a Santo Spirito, di recente interessata da nuovi alla segnaletica orizzontale e soprattutto verticale. La denuncia di PVA riguarda quest'ultima operazione, che per l'Amministrazione comunale era necessaria per adeguarsi alle prescrizioni imposte dai tecnici ministeriali, ma che non convince affatto le opposizioni.
Il costo dell'operazione è di 25.000 euro circa, come ricorda lo stesso Sterlacci, che si aggiunge ad altri interventi che si sono aggiunti all'importo originale di un'opera che ha sempre diviso i giovinazzesi. In totale sarebbero stati spesi, secondo PrimaVera Alternativa, 600.000 euro complessivi di fondi europei. Fondi non dirottabili altrove, ma di gran lunga superiori a quelli impegnati dall'Amministrazione giovinazzese nel rifacimento di marciapiedi ed arredo urbano nel centro abitato.
Sterlacci si occupa proprio di questo, di quello che per lui e per tutto il gruppo di opposizione è uno spreco voluto da Sindaco e Vicesindaco. Il declassamento di quell'arteria a "strada urbana", e qui c'è lo spunto ironico, fa di quel cordolo e di quella pista ciclabile «poco più di un marciapiede» costato complessivamente però oltre mezzo milione di euro.
La spesa degli ultimi interventi per la messa in sicurezza della ciclovia è stata di 100.000 euro circa, «più del doppio - rimarcano da PVA - di quanto speso dal Comune di Giovinazzo per manutenzione del verde e delle strade».
Nell'atto con cui si autorizza il nuovo intervento, infine, la stessa Amministrazione comunale sottolinea come esso sia stato necessario poiché quella ciclabile non era sicura per gli utenti deboli della strada, vale a dire pedoni e cicloamatori, ma anche per gli stessi automobilisti.
Sterlacci interroga infine la maggioranza, chiedendo ai Consiglieri di esprimersi sulla utilità o meno di quell'opera, bocciatissima invece da PrimaVera Alternativa sin da quando si è formata.
Sabino Sterlacci lo ha girato lungo la ciclovia che porta a Santo Spirito, di recente interessata da nuovi alla segnaletica orizzontale e soprattutto verticale. La denuncia di PVA riguarda quest'ultima operazione, che per l'Amministrazione comunale era necessaria per adeguarsi alle prescrizioni imposte dai tecnici ministeriali, ma che non convince affatto le opposizioni.
Il costo dell'operazione è di 25.000 euro circa, come ricorda lo stesso Sterlacci, che si aggiunge ad altri interventi che si sono aggiunti all'importo originale di un'opera che ha sempre diviso i giovinazzesi. In totale sarebbero stati spesi, secondo PrimaVera Alternativa, 600.000 euro complessivi di fondi europei. Fondi non dirottabili altrove, ma di gran lunga superiori a quelli impegnati dall'Amministrazione giovinazzese nel rifacimento di marciapiedi ed arredo urbano nel centro abitato.
Sterlacci si occupa proprio di questo, di quello che per lui e per tutto il gruppo di opposizione è uno spreco voluto da Sindaco e Vicesindaco. Il declassamento di quell'arteria a "strada urbana", e qui c'è lo spunto ironico, fa di quel cordolo e di quella pista ciclabile «poco più di un marciapiede» costato complessivamente però oltre mezzo milione di euro.
La spesa degli ultimi interventi per la messa in sicurezza della ciclovia è stata di 100.000 euro circa, «più del doppio - rimarcano da PVA - di quanto speso dal Comune di Giovinazzo per manutenzione del verde e delle strade».
Nell'atto con cui si autorizza il nuovo intervento, infine, la stessa Amministrazione comunale sottolinea come esso sia stato necessario poiché quella ciclabile non era sicura per gli utenti deboli della strada, vale a dire pedoni e cicloamatori, ma anche per gli stessi automobilisti.
Sterlacci interroga infine la maggioranza, chiedendo ai Consiglieri di esprimersi sulla utilità o meno di quell'opera, bocciatissima invece da PrimaVera Alternativa sin da quando si è formata.