Cronaca
Stop alla balneazione a Torre Gavetone
La Capitaneria di Porto: «Possibile la presenza di altri ordigni fuori dalla zona di interdizione»
Giovinazzo - sabato 25 luglio 2015
2.33
Stop alla balneazione ed ad ogni attività di immersione subacquea a Torre Gavetone, al confine tra i comuni di Giovinazzo e Molfetta, che potrebbe nascondere molti più ordigni bellici di quanti si pensi.
Lo ha disposto la Capitaneria di Porto di Molfetta, con una ordinanza, emessa ieri, 24 luglio, che tiene conto di tutte le ultime risultanze relative alle ricognizione dei sub della Marina Militare, del Nucleo Servizio Difesa Antimezzi Insidiosi, impegnati nelle operazioni di sminamento dell'area antistante la Torre.
In questi mesi, infatti, le operazioni condotte dalla Marina Militare hanno registrato una quantità di ordigni sul fondale compreso nel quadrilatero di interdizione in misura più significativa e consistente rispetto ai dati rilevati nel 2009.
«Se parliamo di precauzionalità e di un necessitato principio di prevenzione - scrive la Capitaneria di Porto in una nota alla stampa - non crediamo che si possa pensare che ci siano ragioni così certe per escludere del tutto la presenza di altri ordigni sparsi, di cui però non si conosce l'esatta ubicazione, in aree anche diverse dalla zona di cui all'ordinanza 3/2011, magari più verso la battigia».
Per avere una precisa localizzazione bisognerebbe effettuare una preliminare attività di prospezione dei fondali oltre ad una più mirata e strutturata attività di controllo sulla fascia di battigia per massimizzare la sicurezza dei bagnanti nell'area.
«Ecco perché - conclude la Capitaneria di Porto - dove si possa ritenere solo probabile o possibile la presenza di altri ordigni non ci si può esimere, ancor prima che essa venga effettivamente accertata, da una interdizione precauzionale dell'area, per salvaguardare la pubblica incolumità, in attesa di una ulteriore e dedicata attività di mirata prospezione».
La Capitaneria di Porto di Molfetta, con l'ordinanza n. 39, vieta la sosta, l'ancoraggio e il transito di unità da diporto, da pesca e da traffico e ogni attività connessa con gli usi del mare nell'area e limita ulteriormente le attività in un'area che, prudenzialmente, è stata estesa rispetto a quella già interdetta alla balneazione e alla navigazione durante le operazioni di bonifica in corso e si estende per un raggio di 350 metri.
È altresì vietata la navigazione e la sosta di qualsiasi unità non autorizzata per un raggio di 500 metri dal punto di immersione degli operatori della Marina Militare. Sono previste sanzioni amministrative salate per chi non rispetterà l'ordinanza il cui testo completo si può consultare sul sito della Guardia Costiera di Molfetta.
La decisione ha il solo fine di evitare che possano ovviamente esserci pericoli per la popolazione, visto che negli scorsi anni non sono stati rari i ritrovamenti di ordigni da parte di bagnanti anche a pochi metri dalla costa.
Lo ha disposto la Capitaneria di Porto di Molfetta, con una ordinanza, emessa ieri, 24 luglio, che tiene conto di tutte le ultime risultanze relative alle ricognizione dei sub della Marina Militare, del Nucleo Servizio Difesa Antimezzi Insidiosi, impegnati nelle operazioni di sminamento dell'area antistante la Torre.
In questi mesi, infatti, le operazioni condotte dalla Marina Militare hanno registrato una quantità di ordigni sul fondale compreso nel quadrilatero di interdizione in misura più significativa e consistente rispetto ai dati rilevati nel 2009.
«Se parliamo di precauzionalità e di un necessitato principio di prevenzione - scrive la Capitaneria di Porto in una nota alla stampa - non crediamo che si possa pensare che ci siano ragioni così certe per escludere del tutto la presenza di altri ordigni sparsi, di cui però non si conosce l'esatta ubicazione, in aree anche diverse dalla zona di cui all'ordinanza 3/2011, magari più verso la battigia».
Per avere una precisa localizzazione bisognerebbe effettuare una preliminare attività di prospezione dei fondali oltre ad una più mirata e strutturata attività di controllo sulla fascia di battigia per massimizzare la sicurezza dei bagnanti nell'area.
«Ecco perché - conclude la Capitaneria di Porto - dove si possa ritenere solo probabile o possibile la presenza di altri ordigni non ci si può esimere, ancor prima che essa venga effettivamente accertata, da una interdizione precauzionale dell'area, per salvaguardare la pubblica incolumità, in attesa di una ulteriore e dedicata attività di mirata prospezione».
La Capitaneria di Porto di Molfetta, con l'ordinanza n. 39, vieta la sosta, l'ancoraggio e il transito di unità da diporto, da pesca e da traffico e ogni attività connessa con gli usi del mare nell'area e limita ulteriormente le attività in un'area che, prudenzialmente, è stata estesa rispetto a quella già interdetta alla balneazione e alla navigazione durante le operazioni di bonifica in corso e si estende per un raggio di 350 metri.
È altresì vietata la navigazione e la sosta di qualsiasi unità non autorizzata per un raggio di 500 metri dal punto di immersione degli operatori della Marina Militare. Sono previste sanzioni amministrative salate per chi non rispetterà l'ordinanza il cui testo completo si può consultare sul sito della Guardia Costiera di Molfetta.
La decisione ha il solo fine di evitare che possano ovviamente esserci pericoli per la popolazione, visto che negli scorsi anni non sono stati rari i ritrovamenti di ordigni da parte di bagnanti anche a pochi metri dalla costa.