Attualità
Sta per nascere la Pinacoteca comunale "Giuseppina Pansini"
L'Assessore Paladino: «Nuovi spazi culturali priorità del nostro mandato»
Giovinazzo - venerdì 28 aprile 2017
Pinacoteca comunale "Giuseppina Pansini". Sarà questo il nome del nuovo spazio museale ospitato all'interno di Palazzo Capitano (ex Palazzo Pretura) in piazza Umberto I, voluto dalla Giunta comunale giovinazzese su proposta dell'Assessore alla Cultura, Marianna Paladino.
L'immobile è attualmente libero, dopo aver ospitato in passato l'Associazione musicale "Giuseppe Verdi" ed essere stato anche contenitore di mostre. Il palazzo sarà quindi interessato da lavori di messa a norma secondo le disposizioni vigenti. La volontà è quella di intitolare lo spazio a Giuseppina Pansini, pittrice nata nel 1892 e morta nel 1995 nella sua Giovinazzo, le cui doti artistiche sono note negli ambienti culturali nazionali e internazionali.
Una pinacoteca, come specificato da Palazzo di Città, non esiste a Giovinazzo e questa idea è stata portata avanti per implementare l'attrattiva nel settore culturale e turistico della nostra cittadina e per colmare un vuoto. Inoltre, dopo la recente costituzione di poli culturali in Sala San Felice e presso la Cittadella della Cultura, per la Giunta comunale i tempi erano maturi per ampliare l'offerta e completare un quadro cittadino finalmente accettabile.
Lo spazio, oltre ad essere riempito da quadri che saranno oggetto di acquisto e di donazioni, sarà messo a disposizione di artisti, atelier, galleristi e collezionisti per eventi che diffondano la cultura del bello.
«Dotare la città di nuovi spazi culturali è stata una delle priorità del nostro mandato - ha evidenzaito l'Assessore alla Cultura, Marianna Paladino -. Dopo la Cittadella della Cultura e il successo riscontrato tra i giovani e assidui frequentatori, abbiamo immaginato uno spazio destinato all'arte che potesse ospitare mostre temporanee ed eventi artistici anche in sinergia con i privati, detentori di importanti collezioni non fruibili dalla comunità locale e non solo. E ci è sembrato doveroso - è stata la conclusione condivisibile - intitolare la Pinacoteca alla figura di Giuseppina Pansini, grande artista giovinazzese profondamente legata alla sua città e le cui opere sono state apprezzate da pubblico e critica».
L'immobile è attualmente libero, dopo aver ospitato in passato l'Associazione musicale "Giuseppe Verdi" ed essere stato anche contenitore di mostre. Il palazzo sarà quindi interessato da lavori di messa a norma secondo le disposizioni vigenti. La volontà è quella di intitolare lo spazio a Giuseppina Pansini, pittrice nata nel 1892 e morta nel 1995 nella sua Giovinazzo, le cui doti artistiche sono note negli ambienti culturali nazionali e internazionali.
Una pinacoteca, come specificato da Palazzo di Città, non esiste a Giovinazzo e questa idea è stata portata avanti per implementare l'attrattiva nel settore culturale e turistico della nostra cittadina e per colmare un vuoto. Inoltre, dopo la recente costituzione di poli culturali in Sala San Felice e presso la Cittadella della Cultura, per la Giunta comunale i tempi erano maturi per ampliare l'offerta e completare un quadro cittadino finalmente accettabile.
Lo spazio, oltre ad essere riempito da quadri che saranno oggetto di acquisto e di donazioni, sarà messo a disposizione di artisti, atelier, galleristi e collezionisti per eventi che diffondano la cultura del bello.
«Dotare la città di nuovi spazi culturali è stata una delle priorità del nostro mandato - ha evidenzaito l'Assessore alla Cultura, Marianna Paladino -. Dopo la Cittadella della Cultura e il successo riscontrato tra i giovani e assidui frequentatori, abbiamo immaginato uno spazio destinato all'arte che potesse ospitare mostre temporanee ed eventi artistici anche in sinergia con i privati, detentori di importanti collezioni non fruibili dalla comunità locale e non solo. E ci è sembrato doveroso - è stata la conclusione condivisibile - intitolare la Pinacoteca alla figura di Giuseppina Pansini, grande artista giovinazzese profondamente legata alla sua città e le cui opere sono state apprezzate da pubblico e critica».