Sociale
SPRAR, l'Arci Bari e Michele Sollecito spiegano perché funziona
Questa sera, alle 17.00, incontro pubblico sul tema dell'accoglienza in San Felice
Giovinazzo - martedì 18 dicembre 2018
Questo pomeriggio, 18 dicembre, alle ore 17.00, nella Sala San Felice di Giovinazzo, si terrà un incontro pubblico sul Bilancio Sociale dello SPRAR "I care, l'accoglienza mi sta a cuore" del Comune di Giovinazzo con la gestione di Arci Bari.
Dopo i saluti del sindaco, Tommaso Depalma, previsti gli interventi di Michele Sollecito, vicesindaco di Giovinazzo e assessore alle Politiche Sociali, e di Luca Basso, presidente ARCI Bari.
Monica Dal Maso, responsabile accoglienza e asilo di ARCI Bari, si occuperà del Bilancio Sociale. A seguire un focus su "Dopo lo SPRAR – la casa, il lavoro" moderato da Damiano Maggio, coordinamento SPRAR Giovinazzo, e gli interventi di Giulio Palmieri, ETNIE, operatore per il lavoro dello SPRAR di Giovinazzo, e di Gianbartolo Barberio, IFOA, e le testimonianze di beneficiari e datori di lavoro.
Nel corso dell'incontro verrà illustrato il lavoro fatto da Arci Bari in questo ultimo anno nella gestione dello SPRAR con una particolare attenzione ai percorsi di inserimento e di inclusione seguiti dai beneficiari.
Lo SPRAR, il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati, è istituito con l'art. 32 l. n.189/2002 in seguito a un protocollo d'intesa del 2001 tra Ministero dell'Interno, ANCI e Alto Commissariato Onu per i Rifugiati (UNHCR). È costituito dalla rete degli Enti locali che accedono ai finanziamenti del FNPSA. I progetti SPRAR si fondano sul concetto di empowerment del beneficiario, inteso come «un processo individuale e organizzato, attraverso il quale le singole persone possono (ri)costruire le proprie capacità di scelta e di progettazione e (ri)acquistare la percezione del proprio valore, delle proprie potenzialità e opportunità».
«Riteniamo opportuno favorire occasioni di incontro e riflessione sulle attività legate allo SPRAR, un modello di accoglienza in cui gli amministratori locali credono molto - dichiara l'Assessore alle Politiche Sociali, Michele Sollecito- . Questi momenti aiutano a chiarire diversi aspetti legati all'accoglienza dei richiedenti asilo così da rimetter al centro dell'attenzione la realtà dei fatti e non alcuni stereotipi o pregiudizi che risultano fuorvianti».
«Quello di una rendicontazione pubblica delle attività che facciamo nell'ambito dei nostri SPRAR – spiega Luca Basso, presidente di Arci Bari –. Era da tempo un nostro obiettivo. Quest'anno lo sentiamo particolarmente necessario anche per il grande numero di imprecisioni e in qualche caso di vere e proprie falsità a proposito dei progetti di accoglienza. Non si tratta solo di una questione di trasparenza (pure importante, trattandosi di un progetto finanziato con denaro pubblico); mettendo in chiaro tutti i numeri del progetto di Giovinazzo e le buone prassi realizzate in questi anni, siamo certi di fare emergere nel modo migliore come questi nuovi cittadini costituiscano una ricchezza per le comunità che li accolgono».
Dopo i saluti del sindaco, Tommaso Depalma, previsti gli interventi di Michele Sollecito, vicesindaco di Giovinazzo e assessore alle Politiche Sociali, e di Luca Basso, presidente ARCI Bari.
Monica Dal Maso, responsabile accoglienza e asilo di ARCI Bari, si occuperà del Bilancio Sociale. A seguire un focus su "Dopo lo SPRAR – la casa, il lavoro" moderato da Damiano Maggio, coordinamento SPRAR Giovinazzo, e gli interventi di Giulio Palmieri, ETNIE, operatore per il lavoro dello SPRAR di Giovinazzo, e di Gianbartolo Barberio, IFOA, e le testimonianze di beneficiari e datori di lavoro.
Nel corso dell'incontro verrà illustrato il lavoro fatto da Arci Bari in questo ultimo anno nella gestione dello SPRAR con una particolare attenzione ai percorsi di inserimento e di inclusione seguiti dai beneficiari.
Lo SPRAR, il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati, è istituito con l'art. 32 l. n.189/2002 in seguito a un protocollo d'intesa del 2001 tra Ministero dell'Interno, ANCI e Alto Commissariato Onu per i Rifugiati (UNHCR). È costituito dalla rete degli Enti locali che accedono ai finanziamenti del FNPSA. I progetti SPRAR si fondano sul concetto di empowerment del beneficiario, inteso come «un processo individuale e organizzato, attraverso il quale le singole persone possono (ri)costruire le proprie capacità di scelta e di progettazione e (ri)acquistare la percezione del proprio valore, delle proprie potenzialità e opportunità».
«Riteniamo opportuno favorire occasioni di incontro e riflessione sulle attività legate allo SPRAR, un modello di accoglienza in cui gli amministratori locali credono molto - dichiara l'Assessore alle Politiche Sociali, Michele Sollecito- . Questi momenti aiutano a chiarire diversi aspetti legati all'accoglienza dei richiedenti asilo così da rimetter al centro dell'attenzione la realtà dei fatti e non alcuni stereotipi o pregiudizi che risultano fuorvianti».
«Quello di una rendicontazione pubblica delle attività che facciamo nell'ambito dei nostri SPRAR – spiega Luca Basso, presidente di Arci Bari –. Era da tempo un nostro obiettivo. Quest'anno lo sentiamo particolarmente necessario anche per il grande numero di imprecisioni e in qualche caso di vere e proprie falsità a proposito dei progetti di accoglienza. Non si tratta solo di una questione di trasparenza (pure importante, trattandosi di un progetto finanziato con denaro pubblico); mettendo in chiaro tutti i numeri del progetto di Giovinazzo e le buone prassi realizzate in questi anni, siamo certi di fare emergere nel modo migliore come questi nuovi cittadini costituiscano una ricchezza per le comunità che li accolgono».