Politica
Spina ai tesserati PD: «Noi un partito pluralista»
Presentazione a Giovinazzo per il candidato nel collegio uninominale della Camera che lancia la sfida a LEU: «Chi li vota dà una chance alla destra»
Giovinazzo - sabato 10 febbraio 2018
05.00
Sede del Partito Democratico gremita, ieri sera, per l'arrivo a Giovinazzo di Francesco Spina, l'ex Sindaco di Bisceglie oggi candidato per il centrosinistra nell'uninominale Puglia 3 della Camera dei Deputati, collegio che comprende anche Giovinazzo.
Ad attenderlo nella sezione di piazza Vittorio Emanuele II c'erano i Consiglieri comunali Antonello Natalicchio e Gianni Camporeale ed il Segretario cittadino, Mimmo Brancato (in foto).
In una breve introduzione all'incontro tra Spina e i suoi elettori, Natalicchio ha sottolineato il mutamento operato nel PD da Matteo Renzi che, attraverso un dibattito interno anche acceso, ha traghettato di fatto il partito da posizioni «social-democratiche a quelle liberal-democratiche».
Lo stesso Spina gli ha fatto eco, ribadendo un concetto che fa da sfondo all'intera campagna elettorale dei Dem: «Noi siamo un partito pluralista, abbiamo tra le nostre fila persone che vengono da esperienze socialiste ed altre che affondano le radici nel popolarismo moroteo».
L'ex primo cittadino biscegliese ha sottolineato a più riprese quanto una cattiva informazione abbia nuociuto alla sua persona negli ultimi mesi, evidenziando di non aver mai avuto condanne o avvisi di garanzia quando ha amministrato la sua città e di essere solo stato appoggiato dal PDL nel suo primo mandato, senza mai essere iscritto (nel 2006 era nel CCD-UDC e poi nel 2013 è stato espressione di liste civiche, ndr).
«Il mio impegno - ha detto al pubblico di tesserati e simpatizzanti - sarà quello di farmi portavoce delle istanze di tutto il territorio che rappresenterò, senza fare distinzioni tra la mia Bisceglie e le altre città del collegio. Siete tutti uguali per me».
Francesco Spina ha anche evitato di entrare in polemica con Nico Bavaro, candidato per Liberi e Uguali sempre nell'uninominale della Camera, che nei giorni scorsi aveva lanciato qualche critica alla sua candidatura: «Non amo entrare in polemica - è stato il pensiero del candidato PD - ma dico solo che LeU è nato con l'unico scopo di spaccare e poi distruggere il Partito Democratico. Chi li vota dà una chance alla destra, oggi più razzista, xenofoba», ha rimarcato con forza.
Ed a proposito di centrodestra, che pure lo aveva appoggiato per un periodo del primo mandato da Sindaco, Spina ha evidenziato le incongruenze di Silvio Berlusconi enunciando una sua verità: «Dopo i suoi fallimenti, chi ancora gli crede, mi fa paura».
Per Spina il Movimento 5 Stelle è invece inadeguato a governare, poiché «ovunque ha vinto si è paralizzata l'attività amministrativa». Luigi Di Maio e Matteo Salvini per lui sono un pericolo e sono solo "furbi", ma non avrebbero «l'intelligenza di aggregare, poiché tendono a dividere il Paese in buoni e cattivi». E sul leader della Lega, Spina ha le idee chiare: «Se dovesse vincere, potrebbe essere il killer che dà il colpo definitivo al Sud».
La chiosa ha riguardato ancora una volta il suo rapporto con la base del Partito Democratico: «Nei fine settimana sarò qui, nel nostro territorio - ha assicurato -. La mia idea è quella di rappresentarvi al meglio e per farlo ho deciso che non sono le vacanze dei weekend a rafforzare il legame con voi. Non sono qui per prender voti ed andare via. Sarò nelle Segreterie delle nostre città - ha chiosato -, per tenerle aperte al confronto, per intercettare i sentimenti vostri, della base, come si faceva un tempo».
Ad attenderlo nella sezione di piazza Vittorio Emanuele II c'erano i Consiglieri comunali Antonello Natalicchio e Gianni Camporeale ed il Segretario cittadino, Mimmo Brancato (in foto).
In una breve introduzione all'incontro tra Spina e i suoi elettori, Natalicchio ha sottolineato il mutamento operato nel PD da Matteo Renzi che, attraverso un dibattito interno anche acceso, ha traghettato di fatto il partito da posizioni «social-democratiche a quelle liberal-democratiche».
Lo stesso Spina gli ha fatto eco, ribadendo un concetto che fa da sfondo all'intera campagna elettorale dei Dem: «Noi siamo un partito pluralista, abbiamo tra le nostre fila persone che vengono da esperienze socialiste ed altre che affondano le radici nel popolarismo moroteo».
L'ex primo cittadino biscegliese ha sottolineato a più riprese quanto una cattiva informazione abbia nuociuto alla sua persona negli ultimi mesi, evidenziando di non aver mai avuto condanne o avvisi di garanzia quando ha amministrato la sua città e di essere solo stato appoggiato dal PDL nel suo primo mandato, senza mai essere iscritto (nel 2006 era nel CCD-UDC e poi nel 2013 è stato espressione di liste civiche, ndr).
«Il mio impegno - ha detto al pubblico di tesserati e simpatizzanti - sarà quello di farmi portavoce delle istanze di tutto il territorio che rappresenterò, senza fare distinzioni tra la mia Bisceglie e le altre città del collegio. Siete tutti uguali per me».
Francesco Spina ha anche evitato di entrare in polemica con Nico Bavaro, candidato per Liberi e Uguali sempre nell'uninominale della Camera, che nei giorni scorsi aveva lanciato qualche critica alla sua candidatura: «Non amo entrare in polemica - è stato il pensiero del candidato PD - ma dico solo che LeU è nato con l'unico scopo di spaccare e poi distruggere il Partito Democratico. Chi li vota dà una chance alla destra, oggi più razzista, xenofoba», ha rimarcato con forza.
Ed a proposito di centrodestra, che pure lo aveva appoggiato per un periodo del primo mandato da Sindaco, Spina ha evidenziato le incongruenze di Silvio Berlusconi enunciando una sua verità: «Dopo i suoi fallimenti, chi ancora gli crede, mi fa paura».
Per Spina il Movimento 5 Stelle è invece inadeguato a governare, poiché «ovunque ha vinto si è paralizzata l'attività amministrativa». Luigi Di Maio e Matteo Salvini per lui sono un pericolo e sono solo "furbi", ma non avrebbero «l'intelligenza di aggregare, poiché tendono a dividere il Paese in buoni e cattivi». E sul leader della Lega, Spina ha le idee chiare: «Se dovesse vincere, potrebbe essere il killer che dà il colpo definitivo al Sud».
La chiosa ha riguardato ancora una volta il suo rapporto con la base del Partito Democratico: «Nei fine settimana sarò qui, nel nostro territorio - ha assicurato -. La mia idea è quella di rappresentarvi al meglio e per farlo ho deciso che non sono le vacanze dei weekend a rafforzare il legame con voi. Non sono qui per prender voti ed andare via. Sarò nelle Segreterie delle nostre città - ha chiosato -, per tenerle aperte al confronto, per intercettare i sentimenti vostri, della base, come si faceva un tempo».