Attualità
Spiagge attrezzate a Ponente, il sindaco Sollecito risponde alle nostre domande
Una intervista per chiarire con il primo cittadino quanto sta accadendo sul litorale
Giovinazzo - sabato 13 maggio 2023
L'allestimento di piattaforme attrezzate a Ponente, per realizzare spiagge libere dotate di servizi, sta facendo molto discutere in città. Noi sul punto abbiamo voluto sentire il sindaco Michele Sollecito. Questa è la nostra intervista.
Sindaco, intanto grazie per la disponibilità a rispondere su un tema fattosi spinoso nelle ultime settimane. Partiamo dall'idea di attrezzare quella porzione di litorale con piattaforme: quando è nata? E soprattutto vorremmo sapere se c'era condivisione da parte di tutta la maggioranza dell'epoca (lei era vicesindaco).
"L'idea di puntare alla valorizzazione della costa è stata sempre sposata da tutti nelle passate amministrazioni. Nel gennaio 2020 la Giunta comunale deliberò di individuare alcune aree demaniali marittime per la realizzazione di spiagge libere con servizi con lo scopo di migliorare la fruibilità di queste aree in ottica di sviluppo turistico sostenibile. All'epoca furono individuate tre aree demaniali: la prima è quella su cui insiste l'intervento attuale, le altre due sono sempre sul Lungomare di Ponente. A seguire fu espletato un avviso di pre-informazione – manifestazione di interesse con 13 istanze di partecipazione. A valle di questo passaggio fu avviata la procedura di pubblica evidenza per individuare i soggetti qualificati per l'affidamento in gestione dell'area. La commissione di gara aggiudicò infine le tre aree demaniali e giungiamo così ai giorni nostri. Le concessioni hanno durata di 6 anni dalla firma dell'atto di concessione" .
Le opposizioni fanno sapere che hanno in tutti i modi cercato di contrastare quel progetto amministrativo, non per andare contro i privati, ma perché erano convinti ci fossero possibili abusi e violazioni. Lei cosa risponde?
"Primavera Alternativa, in una lunga e articolata querela, ha più volte sottoposto alla Procura della Repubblica l'ipotesi di diversi reati da accertare. Un'indagine complessa, condotta dalla magistratura nell'arco di due anni, ha prodotto una completa richiesta di archiviazione in quanto il Pubblico Ministero ha acclarato che tutte le persone coinvolte nell'indagine – ex amministratori e tecnici, comunali e privati – "hanno sempre operato nel pieno rispetto della normativa vigente". Tuttavia, Primavera Alternativa ha inteso comunque opporsi alla richiesta di archiviazione e ora siamo in attesa della decisione del GIP" .
Quando sono iniziati i lavori di installazione di quella che è a tutti gli effetti una struttura su palafitta, tanti cittadini giovinazzesi ci hanno scritto facendoci notare due anomalie: non vi erano controlli sull'esecuzione da parte della Polizia Locale e non è ancora esposto, abbiamo verificato, alcun cartello su quanto si sta realizzando. Ci spiega come mai?
"Il cantiere è appena partito e non si tratta certo degli unici lavori di privati sul nostro territorio comunale. Sulla sicurezza ricordo a tutti che i progetti sono asseverati da tecnici abilitati. Comunque, anche il Comune utilizzerà le proprie prerogative sulla vigilanza delle opere affinché questa realizzazione rispetti le condizioni di sicurezza" .
Chiariamo quest'ultimo punto: l'area è accessibile a tutti? Insomma, se io volessi fare il bagno in quella zona e non pagare nulla, posso ancora farlo? E l'accesso ai disabili sarà garantito? Chi vigilerà?
"Ciò che si sta realizzando sul Lungomare di Ponente è una Spiaggia Libera con Servizi (SLS) così come previsto dalla legge regionale n. 17 del 10 aprile 2015 (art. 14, comma 7): «per spiaggia libera con servizi deve intendersi l'area demaniale marittima in concessione al soggetto che eroga servizi legati alla balneazione, con la condizione che almeno il 50 per cento della superficie concessa e del relativo fronte mare restino liberi da ogni attrezzatura del gestore». L'accesso al mare deve comunque essere garantito a tutti in modo libero e gratuito. L'accesso alla piattaforma in via di realizzazione, sia inferiore che superiore, sarà garantito anche ai disabili. I gestori, infine, cureranno la pulizia della spiaggia e il salvataggio in mare".
Come sono state individuate le aree da concedere in concessione per queste spiagge?
"La scelta delle aree non è stata casuale. Dopo i lavori di consolidamento della costa a Ponente nel 2017, l'Autorità di Bacino ha stralciato i tratti di costa dalla precedente individuazione quali aree classificate con rischio di pericolosità geomorfologica. Altrove abbiamo situazioni diverse. Ad esempio a Levante sono in corso le opere per appaltare i lavori già finanziati di difesa costiera con la realizzazione di almeno tre barriere frangiflutti e con interventi di "protezione al piede" della costa dal Porto Vecchio sino alla località Cappella. Solo al termine di questi complessi lavori si potrà valutare al meglio lo sviluppo in chiave sostenibile anche del Lungomare di Levante che sta a cuore a tutti" .
Noi crediamo che ci sia bisogno di attrezzare aree del litorale roccioso come accade in località di tutta Italia che del turismo hanno fatto un marchio, dalla Calabria al Lazio, dalla Liguria a porzioni di costa marchigiana, sino alla Costiera Amalfitana. Lo chiedono i turisti, lo chiede l'evoluzione di una città che punta a farsi conoscere. Non vi è alcun dubbio a riguardo. Cosa sente di dire a chi vi accusa di aver favorito pochi in danno di molti?
"Le finalità delle spiagge libere con servizi, previste dalla normativa regionale, tendono ad assicurare proprio l'accessibilità e la sicurezza delle spiagge per una migliore fruizione del mare. A maggior ragione questo vale nel caso di Giovinazzo e di tutti quei comuni con costa rocciosa a falesia e non con arenile. Inoltre, trovo che la scelta di rendere più godibile il nostro mare è una scelta irrinunciabile per una città che vuole crescere e creare nuova economia. La domanda di wellness e di servizi legati al tempo libero è in forte crescita, ciò genera occasioni e opportunità lavorative ed imprenditoriali. Questo è già accaduto positivamente da noi, penso ad altre spiagge libere attrezzate o ad altri tratti di costa che hanno accolto negli ultimi anni diversi servizi di ristorazione. Infine, ribadisco ancora, le concessioni sono state rilasciate a seguito di procedura di pubblica evidenza ovviamente nel pieno rispetto della legge" .
Come ha interpretato le prime reazioni da parte della cittadinanza?
"Non credo sia corretto mortificare la libera iniziativa dei privati, la legge contempla già il giusto equilibrio tra aspettativa privata e diritti pubblici. Le novità spesso sono interpretate in modo frettoloso e pregiudiziale, attendiamo la fine delle opere e lo svolgimento della stagione estiva, solo dopo saremo in grado di tracciare un primo bilancio. Non vorrei farne una questione "generazionale" ma soprattutto i giovani di questa città sappiano che io e la mia Amministrazione siamo al fianco di coloro che sposano l'autoimprenditorialità, che vogliono investire e vogliono intravedere un futuro di opportunità sul nostro territorio. Per tornare al tema spiagge, vorrei evidenziare come rispetto al passato questi interventi siano molto più rispettosi dell'ambiente: le opere infatti sono rimovibili e verranno rimosse al termine della stagione, al contrario dei lidi realizzati un po' ovunque in Italia negli anni '60-'70 che hanno, a tratti, cementificato la costa in modo irreversibile" .
Ci aggiorna sulla rampa per disabili prevista in località Trincea?
"In località Trincea abbiamo ricevuto da poco più di un mese la consegna delle aree demaniali da parte della Capitaneria di Porto, necessaria per avviare le opere del progetto "No Barrier" ovvero per realizzare una rampa di accesso alla spiaggia a favore di soggetti disabili. Tutto ciò a valle del parere del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Abbiamo già definito le procedure di affidamento dei lavori, siamo vicini alla meta. Occorre considerare che quest'intervento non è occasionale perché la rampa rimarrà in modo permanente, anche oltre il periodo estivo. Inoltre, al termine dei lavori da parte della Città Metropolitana sulla spiaggia in località "Il Sabbione", abbiamo avviato la manifestazione di interesse per l'affido di questa spiaggia da dedicare in via prioritaria all'accesso al mare per disabili. La procedura è tuttora in corso" .
Sindaco, intanto grazie per la disponibilità a rispondere su un tema fattosi spinoso nelle ultime settimane. Partiamo dall'idea di attrezzare quella porzione di litorale con piattaforme: quando è nata? E soprattutto vorremmo sapere se c'era condivisione da parte di tutta la maggioranza dell'epoca (lei era vicesindaco).
"L'idea di puntare alla valorizzazione della costa è stata sempre sposata da tutti nelle passate amministrazioni. Nel gennaio 2020 la Giunta comunale deliberò di individuare alcune aree demaniali marittime per la realizzazione di spiagge libere con servizi con lo scopo di migliorare la fruibilità di queste aree in ottica di sviluppo turistico sostenibile. All'epoca furono individuate tre aree demaniali: la prima è quella su cui insiste l'intervento attuale, le altre due sono sempre sul Lungomare di Ponente. A seguire fu espletato un avviso di pre-informazione – manifestazione di interesse con 13 istanze di partecipazione. A valle di questo passaggio fu avviata la procedura di pubblica evidenza per individuare i soggetti qualificati per l'affidamento in gestione dell'area. La commissione di gara aggiudicò infine le tre aree demaniali e giungiamo così ai giorni nostri. Le concessioni hanno durata di 6 anni dalla firma dell'atto di concessione" .
Le opposizioni fanno sapere che hanno in tutti i modi cercato di contrastare quel progetto amministrativo, non per andare contro i privati, ma perché erano convinti ci fossero possibili abusi e violazioni. Lei cosa risponde?
"Primavera Alternativa, in una lunga e articolata querela, ha più volte sottoposto alla Procura della Repubblica l'ipotesi di diversi reati da accertare. Un'indagine complessa, condotta dalla magistratura nell'arco di due anni, ha prodotto una completa richiesta di archiviazione in quanto il Pubblico Ministero ha acclarato che tutte le persone coinvolte nell'indagine – ex amministratori e tecnici, comunali e privati – "hanno sempre operato nel pieno rispetto della normativa vigente". Tuttavia, Primavera Alternativa ha inteso comunque opporsi alla richiesta di archiviazione e ora siamo in attesa della decisione del GIP" .
Quando sono iniziati i lavori di installazione di quella che è a tutti gli effetti una struttura su palafitta, tanti cittadini giovinazzesi ci hanno scritto facendoci notare due anomalie: non vi erano controlli sull'esecuzione da parte della Polizia Locale e non è ancora esposto, abbiamo verificato, alcun cartello su quanto si sta realizzando. Ci spiega come mai?
"Il cantiere è appena partito e non si tratta certo degli unici lavori di privati sul nostro territorio comunale. Sulla sicurezza ricordo a tutti che i progetti sono asseverati da tecnici abilitati. Comunque, anche il Comune utilizzerà le proprie prerogative sulla vigilanza delle opere affinché questa realizzazione rispetti le condizioni di sicurezza" .
Chiariamo quest'ultimo punto: l'area è accessibile a tutti? Insomma, se io volessi fare il bagno in quella zona e non pagare nulla, posso ancora farlo? E l'accesso ai disabili sarà garantito? Chi vigilerà?
"Ciò che si sta realizzando sul Lungomare di Ponente è una Spiaggia Libera con Servizi (SLS) così come previsto dalla legge regionale n. 17 del 10 aprile 2015 (art. 14, comma 7): «per spiaggia libera con servizi deve intendersi l'area demaniale marittima in concessione al soggetto che eroga servizi legati alla balneazione, con la condizione che almeno il 50 per cento della superficie concessa e del relativo fronte mare restino liberi da ogni attrezzatura del gestore». L'accesso al mare deve comunque essere garantito a tutti in modo libero e gratuito. L'accesso alla piattaforma in via di realizzazione, sia inferiore che superiore, sarà garantito anche ai disabili. I gestori, infine, cureranno la pulizia della spiaggia e il salvataggio in mare".
Come sono state individuate le aree da concedere in concessione per queste spiagge?
"La scelta delle aree non è stata casuale. Dopo i lavori di consolidamento della costa a Ponente nel 2017, l'Autorità di Bacino ha stralciato i tratti di costa dalla precedente individuazione quali aree classificate con rischio di pericolosità geomorfologica. Altrove abbiamo situazioni diverse. Ad esempio a Levante sono in corso le opere per appaltare i lavori già finanziati di difesa costiera con la realizzazione di almeno tre barriere frangiflutti e con interventi di "protezione al piede" della costa dal Porto Vecchio sino alla località Cappella. Solo al termine di questi complessi lavori si potrà valutare al meglio lo sviluppo in chiave sostenibile anche del Lungomare di Levante che sta a cuore a tutti" .
Noi crediamo che ci sia bisogno di attrezzare aree del litorale roccioso come accade in località di tutta Italia che del turismo hanno fatto un marchio, dalla Calabria al Lazio, dalla Liguria a porzioni di costa marchigiana, sino alla Costiera Amalfitana. Lo chiedono i turisti, lo chiede l'evoluzione di una città che punta a farsi conoscere. Non vi è alcun dubbio a riguardo. Cosa sente di dire a chi vi accusa di aver favorito pochi in danno di molti?
"Le finalità delle spiagge libere con servizi, previste dalla normativa regionale, tendono ad assicurare proprio l'accessibilità e la sicurezza delle spiagge per una migliore fruizione del mare. A maggior ragione questo vale nel caso di Giovinazzo e di tutti quei comuni con costa rocciosa a falesia e non con arenile. Inoltre, trovo che la scelta di rendere più godibile il nostro mare è una scelta irrinunciabile per una città che vuole crescere e creare nuova economia. La domanda di wellness e di servizi legati al tempo libero è in forte crescita, ciò genera occasioni e opportunità lavorative ed imprenditoriali. Questo è già accaduto positivamente da noi, penso ad altre spiagge libere attrezzate o ad altri tratti di costa che hanno accolto negli ultimi anni diversi servizi di ristorazione. Infine, ribadisco ancora, le concessioni sono state rilasciate a seguito di procedura di pubblica evidenza ovviamente nel pieno rispetto della legge" .
Come ha interpretato le prime reazioni da parte della cittadinanza?
"Non credo sia corretto mortificare la libera iniziativa dei privati, la legge contempla già il giusto equilibrio tra aspettativa privata e diritti pubblici. Le novità spesso sono interpretate in modo frettoloso e pregiudiziale, attendiamo la fine delle opere e lo svolgimento della stagione estiva, solo dopo saremo in grado di tracciare un primo bilancio. Non vorrei farne una questione "generazionale" ma soprattutto i giovani di questa città sappiano che io e la mia Amministrazione siamo al fianco di coloro che sposano l'autoimprenditorialità, che vogliono investire e vogliono intravedere un futuro di opportunità sul nostro territorio. Per tornare al tema spiagge, vorrei evidenziare come rispetto al passato questi interventi siano molto più rispettosi dell'ambiente: le opere infatti sono rimovibili e verranno rimosse al termine della stagione, al contrario dei lidi realizzati un po' ovunque in Italia negli anni '60-'70 che hanno, a tratti, cementificato la costa in modo irreversibile" .
Ci aggiorna sulla rampa per disabili prevista in località Trincea?
"In località Trincea abbiamo ricevuto da poco più di un mese la consegna delle aree demaniali da parte della Capitaneria di Porto, necessaria per avviare le opere del progetto "No Barrier" ovvero per realizzare una rampa di accesso alla spiaggia a favore di soggetti disabili. Tutto ciò a valle del parere del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Abbiamo già definito le procedure di affidamento dei lavori, siamo vicini alla meta. Occorre considerare che quest'intervento non è occasionale perché la rampa rimarrà in modo permanente, anche oltre il periodo estivo. Inoltre, al termine dei lavori da parte della Città Metropolitana sulla spiaggia in località "Il Sabbione", abbiamo avviato la manifestazione di interesse per l'affido di questa spiaggia da dedicare in via prioritaria all'accesso al mare per disabili. La procedura è tuttora in corso" .