Cronaca
Sospettato di un furto, aggredisce un agente: arrestato un 20enne
Il giovane, bloccato in via Bixio, si è scagliato contro un agente colpendolo con alcuni pugni. È finito ai domiciliari
Giovinazzo - domenica 22 maggio 2022
16.35
Prima ha tentato la fuga dopo un ordinario controllo stradale, poi, fermato da un poliziotto in borghese perché sospettato di un furto, si è scagliato contro uno dei due agenti di Polizia Locale intervenuti, colpendolo con vari pugni. È così finito nei guai un giovinazzese di 20 anni. L'episodio, intriso di tanta violenza, ieri sera.
Secondo la ricostruzione fornita dagli inquirenti, tutto è infatti cominciato alle ore 19.30 di ieri lungo via Papa Giovanni XXIII, dove una pattuglia motomontata del locale Comando, impegnata nei quotidiani controlli del territorio cittadino, ha notato un Honda SH300: erano in due, di cui uno senza casco. Appena la pattuglia ha intimato l'alt, il passeggero - una 23enne - è sceso dal mezzo, mentre il conducente è ripartito con l'evidente intento di dileguarsi. Ma la fuga è durata poco.
Un quarto d'ora più tardi, infatti, lo stesso giovane - successivamente identificato in un 20enne del posto censurato - è stato fermato da un sovrintendente capo del Reparto Prevenzione Crimine "Puglia Centrale" della Polizia di Stato, ma in quel momento libero dal servizio, «per un presunto furto di una moto - si legge nel verbale di arresto - in via Papa Giovanni XXIII all'altezza del fabbricato in costruzione». L'inseguimento a piedi, iniziato in via Dogali, è terminato lungo via Bixio.
Sul posto, allertati dallo stesso poliziotto, sono subito arrivati la Polizia Locale e i Carabinieri della locale Stazione. Il giovane, in un primo momento, ha cercato nuovamente la via della fuga per le strade della città. Ma stavolta non è riuscito ad allontanarsi. Poi, alla richiesta dei documenti d'identità da parte di un agente, la sua reazione ha assunto dei contorni inaspettati. Dapprima lo ha minacciato, poi «l'ha scaraventato a terra colpendolo con alcuni pugni nei fianchi», è scritto.
Soccorso e affidato alle cure del 118, l'agente è stato accompagnato presso il pronto soccorso dell'ospedale don Tonino Bello di Molfetta: gli è stato riscontrato un trauma cranico e contusioni dovute alle percosse subite. Se la caverà non prima di 10 giorni. Il 20enne, invece, che non solo si sarebbe rifiutato in maniera categorica di farsi identificare, ma avrebbe manifestato anche un atteggiamento molto aggressivo, è stato immobilizzato e condotto negli uffici di via Matteotti.
Al termine delle formalità di rito, il giovane, noto per piccoli reati, è stato dichiarato in arresto e, su disposizione del pubblico ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Bari, ristretto ai domiciliari presso la propria abitazione. Risponderà di lesioni personali, resistenza, violenza e minacce a pubblico ufficiale.
Secondo la ricostruzione fornita dagli inquirenti, tutto è infatti cominciato alle ore 19.30 di ieri lungo via Papa Giovanni XXIII, dove una pattuglia motomontata del locale Comando, impegnata nei quotidiani controlli del territorio cittadino, ha notato un Honda SH300: erano in due, di cui uno senza casco. Appena la pattuglia ha intimato l'alt, il passeggero - una 23enne - è sceso dal mezzo, mentre il conducente è ripartito con l'evidente intento di dileguarsi. Ma la fuga è durata poco.
Un quarto d'ora più tardi, infatti, lo stesso giovane - successivamente identificato in un 20enne del posto censurato - è stato fermato da un sovrintendente capo del Reparto Prevenzione Crimine "Puglia Centrale" della Polizia di Stato, ma in quel momento libero dal servizio, «per un presunto furto di una moto - si legge nel verbale di arresto - in via Papa Giovanni XXIII all'altezza del fabbricato in costruzione». L'inseguimento a piedi, iniziato in via Dogali, è terminato lungo via Bixio.
Sul posto, allertati dallo stesso poliziotto, sono subito arrivati la Polizia Locale e i Carabinieri della locale Stazione. Il giovane, in un primo momento, ha cercato nuovamente la via della fuga per le strade della città. Ma stavolta non è riuscito ad allontanarsi. Poi, alla richiesta dei documenti d'identità da parte di un agente, la sua reazione ha assunto dei contorni inaspettati. Dapprima lo ha minacciato, poi «l'ha scaraventato a terra colpendolo con alcuni pugni nei fianchi», è scritto.
Soccorso e affidato alle cure del 118, l'agente è stato accompagnato presso il pronto soccorso dell'ospedale don Tonino Bello di Molfetta: gli è stato riscontrato un trauma cranico e contusioni dovute alle percosse subite. Se la caverà non prima di 10 giorni. Il 20enne, invece, che non solo si sarebbe rifiutato in maniera categorica di farsi identificare, ma avrebbe manifestato anche un atteggiamento molto aggressivo, è stato immobilizzato e condotto negli uffici di via Matteotti.
Al termine delle formalità di rito, il giovane, noto per piccoli reati, è stato dichiarato in arresto e, su disposizione del pubblico ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Bari, ristretto ai domiciliari presso la propria abitazione. Risponderà di lesioni personali, resistenza, violenza e minacce a pubblico ufficiale.