Cronaca
Slot machine truccate per sottrarre importi all'Erario
Sequestrate dalla Guardia di Finanza 82 macchinette. I controlli anche a Giovinazzo
Giovinazzo - mercoledì 22 aprile 2015
14.29
Slot machine modificate con dispositivi illegali che comunicavano, ad esempio, solo parte delle vincite: hanno scoperto anche questo i militari della Guardia di Finanza nel corso dell'operazione chiamata "Alea" condotta, in collaborazione con personale dell'Ufficio dei Monopoli della Puglia, Basilicata e Molise, e nel corso della quale sono state sequestrate 82 macchinette per il gioco e sono state denunciate 9 persone (5 gestori e 4 esercenti).
L'operazione ha impegnato i militari della Guardia di Finanza e il personale dei Monopoli in circa 6.500 controlli compiuti da settembre dello scorso anno al mese di marzo nei comuni di Bari, Barletta, Altamura, Bitonto, Capurso, Gioia del Colle, Giovinazzo, Modugno, Noci, Palo del Colle, Sammichele di Bari e Rutigliano. «Sì, anche Giovinazzo - conferma telefonicamente il tenente colonnello Massimiliano Tibollo - dove l'attività ispettiva ha avuto esito negativo».
I sequestri e le denunce, in particolare, sono stati effettuati nei territori delle province di Bari e Barletta, Andria e Trani ed hanno portato, in un numero significativo di casi, a scoprire che i congegni delle slot machine non risultavano collegati, come previsto dalla normativa di settore, alla rete ufficiale gestita dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli o, grazie, a dispositivi illegali di interferenza, comunicavano solo parte delle somme puntate.
L'espediente - hanno detto gli investigatori incontrando oggi a Bari i giornalisti - era strumentale a ridurre sensibilmente la riscossione del prelievo erariale unico. Le verifiche tecniche, in particolare, hanno dimostrato come le schede clonate registrassero puntate, non comunicate all'Erario, mediamente superiori di oltre il 400% rispetto a quelle segnalate alla rete ufficiale. Inoltre, contrariamente a quanto previsto dalla normativa nazionale, è risultato che le vincite redistribuite ai giocatori erano inferiori alla percentuale minima stabilite per legge del 75% delle puntate.
Sono state, pertanto, denunciate 9 persone, tra proprietari dei congegni illegali e titolari degli esercizi commerciali, per truffa ai danni dello Stato, frode informatica e alterazione delle comunicazione telematiche, con il conseguente sequestro di 82 slot per un valore di circa 30mila euro. Sono state, inoltre, contestate sanzioni amministrative per 320mila euro.
«L'operazione è stata utile anche per eseguire una mappatura con circa 6.000 apparecchi e 1.500 gestori controllati tra la provincia di Bari e quella di Barletta, Andria e Trani», ha commentato il generale Vincenzo Papuli, comandante provinciale della Guardia di Finanza.
L'operazione ha impegnato i militari della Guardia di Finanza e il personale dei Monopoli in circa 6.500 controlli compiuti da settembre dello scorso anno al mese di marzo nei comuni di Bari, Barletta, Altamura, Bitonto, Capurso, Gioia del Colle, Giovinazzo, Modugno, Noci, Palo del Colle, Sammichele di Bari e Rutigliano. «Sì, anche Giovinazzo - conferma telefonicamente il tenente colonnello Massimiliano Tibollo - dove l'attività ispettiva ha avuto esito negativo».
I sequestri e le denunce, in particolare, sono stati effettuati nei territori delle province di Bari e Barletta, Andria e Trani ed hanno portato, in un numero significativo di casi, a scoprire che i congegni delle slot machine non risultavano collegati, come previsto dalla normativa di settore, alla rete ufficiale gestita dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli o, grazie, a dispositivi illegali di interferenza, comunicavano solo parte delle somme puntate.
L'espediente - hanno detto gli investigatori incontrando oggi a Bari i giornalisti - era strumentale a ridurre sensibilmente la riscossione del prelievo erariale unico. Le verifiche tecniche, in particolare, hanno dimostrato come le schede clonate registrassero puntate, non comunicate all'Erario, mediamente superiori di oltre il 400% rispetto a quelle segnalate alla rete ufficiale. Inoltre, contrariamente a quanto previsto dalla normativa nazionale, è risultato che le vincite redistribuite ai giocatori erano inferiori alla percentuale minima stabilite per legge del 75% delle puntate.
Sono state, pertanto, denunciate 9 persone, tra proprietari dei congegni illegali e titolari degli esercizi commerciali, per truffa ai danni dello Stato, frode informatica e alterazione delle comunicazione telematiche, con il conseguente sequestro di 82 slot per un valore di circa 30mila euro. Sono state, inoltre, contestate sanzioni amministrative per 320mila euro.
«L'operazione è stata utile anche per eseguire una mappatura con circa 6.000 apparecchi e 1.500 gestori controllati tra la provincia di Bari e quella di Barletta, Andria e Trani», ha commentato il generale Vincenzo Papuli, comandante provinciale della Guardia di Finanza.