Scuola
«Sindaco, vieni a scuola a parlarci di ciclismo?»
Ed il primo cittadino accetta l'invito: «Venerdì mattina sono da voi»
Giovinazzo - martedì 19 gennaio 2016
06.30
Ciclismo, nel nostro Paese, quello con la P maiuscola, fa rima con Giro d'Italia. E ad organizzarlo, il Giro, ci pensa da sempre La Gazzetta dello Sport, il più importante quotidiano sportivo della nazione.
Gli alunni della scuola primaria "Papa Giovanni XXIII" di Giovinazzo, grazie al gruppo RCS, editore della "rosa", stanno seguendo un percorso didattico denominato "BICI SCUOLA", che li vede impegnati in un progetto al confine fra sport, educazione stradale ed ambientale. Così i vispi alunni delle classi 4^A e 4^B della scuola primaria giovinazzese hanno scritto al Sindaco, Tommaso Depalma, per invitarlo nel loro istituto per «parlarci di ciclismo».
Chiedere a Tommaso Depalma di parlare di ciclismo è come chiedere ad un sacerdote di fare la predica. Il primo cittadino, carta e penna alla mano, ha subito risposto all'invito: «Essere tirati in ballo dai bambini è sempre bellissimo perché loro si pongono nei confronti degli adulti in modo sincero e scevro da condizionamenti e pregiudizi - ha commentato Depalma-. Essi ci aiutano ad avere una visione precisa delle cose. L'incontro con loro è interessante anche perché parleremo di temi di grande attualità come l'inquinamento e la mobilità sostenibile. La bicicletta - ha concluso il Sindaco -, per me non è un mezzo tarato per le vicende agonistiche, ma uno strumento per migliorare la qualità della vita degli abitanti delle nostre città».
Perciò venerdì prossimo, 22 gennaio, Tommaso Depalma farà visita ai piccoli della scuola "Papa Giovanni XXIII", per parlare, attraverso il racconto di una grande passione, forse anche un po' di se stesso.
Mentre l'agone politico si fa incandescente proprio sul tema delle piste ciclabili in costruzione a Levante e sulla ex Statale 16 Adriatica verso Santo Spirito, i bimbi fanno un salto di qualità notevole rispetto agli adulti ed indicano la via da seguire: chiedere direttamente al rappresentante massimo delle istituzioni locali di spiegare le sue scelte, di comprendere i benefici di uno sport stupendo spesso "inquinato" da interessi poco limpidi e di guardare ad una bicicletta con occhi diversi, come strumento per rispettare l'ambiente e vivere lo spazio urbano diversamente. E con la loro freschezza, con i loro occhi e cuori puri, ne siamo certi, non faranno sconti sulle domande da porre al primo cittadino.
Sorge quindi un interrogativo: sicuri, alla fine della fiera, che gli adulti siamo noi?
Gli alunni della scuola primaria "Papa Giovanni XXIII" di Giovinazzo, grazie al gruppo RCS, editore della "rosa", stanno seguendo un percorso didattico denominato "BICI SCUOLA", che li vede impegnati in un progetto al confine fra sport, educazione stradale ed ambientale. Così i vispi alunni delle classi 4^A e 4^B della scuola primaria giovinazzese hanno scritto al Sindaco, Tommaso Depalma, per invitarlo nel loro istituto per «parlarci di ciclismo».
Chiedere a Tommaso Depalma di parlare di ciclismo è come chiedere ad un sacerdote di fare la predica. Il primo cittadino, carta e penna alla mano, ha subito risposto all'invito: «Essere tirati in ballo dai bambini è sempre bellissimo perché loro si pongono nei confronti degli adulti in modo sincero e scevro da condizionamenti e pregiudizi - ha commentato Depalma-. Essi ci aiutano ad avere una visione precisa delle cose. L'incontro con loro è interessante anche perché parleremo di temi di grande attualità come l'inquinamento e la mobilità sostenibile. La bicicletta - ha concluso il Sindaco -, per me non è un mezzo tarato per le vicende agonistiche, ma uno strumento per migliorare la qualità della vita degli abitanti delle nostre città».
Perciò venerdì prossimo, 22 gennaio, Tommaso Depalma farà visita ai piccoli della scuola "Papa Giovanni XXIII", per parlare, attraverso il racconto di una grande passione, forse anche un po' di se stesso.
Mentre l'agone politico si fa incandescente proprio sul tema delle piste ciclabili in costruzione a Levante e sulla ex Statale 16 Adriatica verso Santo Spirito, i bimbi fanno un salto di qualità notevole rispetto agli adulti ed indicano la via da seguire: chiedere direttamente al rappresentante massimo delle istituzioni locali di spiegare le sue scelte, di comprendere i benefici di uno sport stupendo spesso "inquinato" da interessi poco limpidi e di guardare ad una bicicletta con occhi diversi, come strumento per rispettare l'ambiente e vivere lo spazio urbano diversamente. E con la loro freschezza, con i loro occhi e cuori puri, ne siamo certi, non faranno sconti sulle domande da porre al primo cittadino.
Sorge quindi un interrogativo: sicuri, alla fine della fiera, che gli adulti siamo noi?