Attualità
Si quantificano i danni a Levante. Il Comune vuole agire prima di Pasqua (FOTO)
In una galleria gli scatti che testimoniano quanto sia stata ferita la nostra costa
Giovinazzo - martedì 5 marzo 2019
9.50
Sono in corso di quantificazione, da parte dell'Amministrazione comunale, i danni arrecati dal fortunale abbattutosi sulla costa giovinazzese un paio di settimane fa su piazzale Aeronautica Militare ed sulla zona della rotonda nei pressi della passerella che porta al lungomare di Levante .
In questi giorni, l'Assessorato ai Lavori Pubblici si è attivato per comprendere quale sia il computo complessivo e quali cifre il Comune di Giovinazzo dovrà impegnare nell'immediato per risolvere vari problemi. Anche sulla rotonda tra la passerella e l'anfiteatro, quindi, sono stati divelti due pali della pubblica illuminazione, uno dei quali finito in mare e non più ritrovabile, mentre le sedute di piazzale Aeronautica Militare sono in buona parte danneggiate.
Secondo l'Assessore al ramo, Gaetano Depalo, la quantificazione del danno può subire variabili, ma «l'Amministrazione comunale ha tutta la volontà di ripristinare lo stato dei luoghi prima di Pasqua, anche perché Giovinazzo ospiterà in maggio importanti eventi sportivi, prima fra tutte la Maratona delle Cattedrali programmata per il 5 (ma anche le finali di hockey), un biglietto da visita per la nostra cittadina che è stata già meta di visitatori dal circondario nella prima domenica di marzo, complice il bel tempo».
Quindi, ci ha spigato ancora l'Assessore ai Lavori Pubblici, i tecnici stanno verificando in primis «la tenuta dell'impianto elettrico nel piazzale», con eventuale ripristino o sostituzione che farebbe mutare notevolmente i costi da sostenere. In più andranno rimessi i pali alla rotonda e bisognerà rimettere a nuovo le panchine danneggiate dell'anfiteatro, cercando poi di capire se anche i neon (peraltro cambiati la scorsa estate), finiti sott'acqua, potranno riprendere a funzionare. Alcuni interventi andranno effettuati pure nella zona del porto vecchio, dove la forza del mare ha creato crepe.
Quanto alla deriva del Tornado monumento ai caduti dell'aria, la cui sagoma scaraventata a metri di distanza aveva fatto parlare in quei giorni impressionando particolarmente i nostri lettori, c'è già un progetto approvato dalla Soprintendenza e dalla Capitaneria di Porto, fanno sapere da Palazzo di Città, per un nuovo posizionamento concordato tra Comune ed Aeronautica Militare. La deriva sarà messa in sicurezza non troppo lontano da dove si trovava sino a due settimane fa (ora è "parcheggiata" addossata alle mura di Palazzo Ducale), ma con l'aggiunta di plinti e tiranti che ne salderanno la posizione al suolo. Era in realtà in grado di sopportare, ci ha raccontato lo stesso Depalo, venti per 160 km/h, ma evidentemente non per sostenere la forza devastante di diversi metri cubi d'acqua ad ondate ripetute.
Giovinazzo si lecca le ferite, quindi, e dovrà attendere forse l'approvazione del Bilancio di marzo per vedere al lavoro gli operai e rifarsi bella. Entro le festività pasquali, è l'assicurazione giuntaci da Sindaco e Assessore, tutto dovrebbe tornare alla normalità grazie a danaro reperito raschiando il fondo delle casse comunali.
Resta poi il capitolo spinoso della programmazione a lungo termine e quindi dei fondi per rischio idrogeologico fermi a Roma. Di questo ci siamo occupati ripetutamente negli scorsi giorni ed anche oggi e la buona notizia è che tutti i parlamentari del territorio parteciperanno, venerdì 8 marzo, a Bari, ad un tavolo tecnico con Depalma negli uffici regionali.
In quel caso, però, è bene chiarirlo, si tratta di interventi a lungo termine che potrebbero essere effettuati solo fra qualche anno se e quando la burocrazia avrà permesso il loro utilizzo.
Nei nostri scatti alcuni dei danni provocati dal mare a Levante.
In questi giorni, l'Assessorato ai Lavori Pubblici si è attivato per comprendere quale sia il computo complessivo e quali cifre il Comune di Giovinazzo dovrà impegnare nell'immediato per risolvere vari problemi. Anche sulla rotonda tra la passerella e l'anfiteatro, quindi, sono stati divelti due pali della pubblica illuminazione, uno dei quali finito in mare e non più ritrovabile, mentre le sedute di piazzale Aeronautica Militare sono in buona parte danneggiate.
Secondo l'Assessore al ramo, Gaetano Depalo, la quantificazione del danno può subire variabili, ma «l'Amministrazione comunale ha tutta la volontà di ripristinare lo stato dei luoghi prima di Pasqua, anche perché Giovinazzo ospiterà in maggio importanti eventi sportivi, prima fra tutte la Maratona delle Cattedrali programmata per il 5 (ma anche le finali di hockey), un biglietto da visita per la nostra cittadina che è stata già meta di visitatori dal circondario nella prima domenica di marzo, complice il bel tempo».
Quindi, ci ha spigato ancora l'Assessore ai Lavori Pubblici, i tecnici stanno verificando in primis «la tenuta dell'impianto elettrico nel piazzale», con eventuale ripristino o sostituzione che farebbe mutare notevolmente i costi da sostenere. In più andranno rimessi i pali alla rotonda e bisognerà rimettere a nuovo le panchine danneggiate dell'anfiteatro, cercando poi di capire se anche i neon (peraltro cambiati la scorsa estate), finiti sott'acqua, potranno riprendere a funzionare. Alcuni interventi andranno effettuati pure nella zona del porto vecchio, dove la forza del mare ha creato crepe.
Quanto alla deriva del Tornado monumento ai caduti dell'aria, la cui sagoma scaraventata a metri di distanza aveva fatto parlare in quei giorni impressionando particolarmente i nostri lettori, c'è già un progetto approvato dalla Soprintendenza e dalla Capitaneria di Porto, fanno sapere da Palazzo di Città, per un nuovo posizionamento concordato tra Comune ed Aeronautica Militare. La deriva sarà messa in sicurezza non troppo lontano da dove si trovava sino a due settimane fa (ora è "parcheggiata" addossata alle mura di Palazzo Ducale), ma con l'aggiunta di plinti e tiranti che ne salderanno la posizione al suolo. Era in realtà in grado di sopportare, ci ha raccontato lo stesso Depalo, venti per 160 km/h, ma evidentemente non per sostenere la forza devastante di diversi metri cubi d'acqua ad ondate ripetute.
Giovinazzo si lecca le ferite, quindi, e dovrà attendere forse l'approvazione del Bilancio di marzo per vedere al lavoro gli operai e rifarsi bella. Entro le festività pasquali, è l'assicurazione giuntaci da Sindaco e Assessore, tutto dovrebbe tornare alla normalità grazie a danaro reperito raschiando il fondo delle casse comunali.
Resta poi il capitolo spinoso della programmazione a lungo termine e quindi dei fondi per rischio idrogeologico fermi a Roma. Di questo ci siamo occupati ripetutamente negli scorsi giorni ed anche oggi e la buona notizia è che tutti i parlamentari del territorio parteciperanno, venerdì 8 marzo, a Bari, ad un tavolo tecnico con Depalma negli uffici regionali.
In quel caso, però, è bene chiarirlo, si tratta di interventi a lungo termine che potrebbero essere effettuati solo fra qualche anno se e quando la burocrazia avrà permesso il loro utilizzo.
Nei nostri scatti alcuni dei danni provocati dal mare a Levante.