Attualità
Sì ad eventi sportivi a porte chiuse. Stop all'apertura discoteche
Il Premier Conte ha firmato giovedì un nuovo decreto
Giovinazzo - sabato 13 giugno 2020
10.50
Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, ha firmato un nuovo decreto legge nella serata di giovedì 11 giugno, che entrerà in vigore da lunedì 15.
Autorizzata la ripresa delle attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo, ma anche di centri benessere, termali, culturali e sociali a condizione che le Regioni abbiano preventivamente accertato la compatibilità di tali attività con l'andamento della curva epidemiologica. Il premier ha dato il via libera per i centri estivi per i bambini in età da 0-3 anni, mentre riprenderanno gli spettacoli aperti al pubblico, le sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all'aperto ma con alcune cautele/precauzioni.
A partire da ieri, 12 giugno, c'è l'ok per eventi e competizioni sportive a porte chiuse (ieri sera si è giocata Juventus-Milan, semifinale di ritorno di Coppa Italia e stasera tocca a Napoli-Inter. Dalla prossima settimana ripartono la Serie A e la Serie B, a luglio playoff di serie C col Bari impegnato il 13, ndr) nel rispetto dei protocolli di sicurezza emanati dalle rispettive Federazioni, al fine di prevenire le occasioni di contagio.
Dal 25 giugno è consentito lo svolgimento anche degli sport di contatto che, d'intesa col Ministero della Salute e dell'autorità di Governo delegata in materia di sport, abbiano preventivamente accertato la compatibilità delle suddette attività con l'andamento della situazione epidemiologica nei rispettivi territori.
Conte ha rinviato al 14 luglio la riapertura delle discoteche, sale da ballo, locali assimilati sia all'aperto che al chiuso, oltre alle fiere e ai congressi (i corsi professionali potranno essere svolti in presenza). Un dietrofront forse inaspettato, pensando che erano state già approvate le linee guida e Regioni come la Puglia erano pronte a riaprire il 15 giugno.
Per quanto riguarda gli spostamenti da e per l'estero, è aumentato a 120 ore (5 giorni) il periodo massimo di permanenza senza obbligo di quarantena domiciliare per chi fa ingresso nel territorio nazionale per ragioni di lavoro, così come per il personale di imprese o enti aventi sede legale o secondaria in Italia che va all'estero per comprovate ragioni lavorative.
Autorizzata la ripresa delle attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo, ma anche di centri benessere, termali, culturali e sociali a condizione che le Regioni abbiano preventivamente accertato la compatibilità di tali attività con l'andamento della curva epidemiologica. Il premier ha dato il via libera per i centri estivi per i bambini in età da 0-3 anni, mentre riprenderanno gli spettacoli aperti al pubblico, le sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all'aperto ma con alcune cautele/precauzioni.
A partire da ieri, 12 giugno, c'è l'ok per eventi e competizioni sportive a porte chiuse (ieri sera si è giocata Juventus-Milan, semifinale di ritorno di Coppa Italia e stasera tocca a Napoli-Inter. Dalla prossima settimana ripartono la Serie A e la Serie B, a luglio playoff di serie C col Bari impegnato il 13, ndr) nel rispetto dei protocolli di sicurezza emanati dalle rispettive Federazioni, al fine di prevenire le occasioni di contagio.
Dal 25 giugno è consentito lo svolgimento anche degli sport di contatto che, d'intesa col Ministero della Salute e dell'autorità di Governo delegata in materia di sport, abbiano preventivamente accertato la compatibilità delle suddette attività con l'andamento della situazione epidemiologica nei rispettivi territori.
Conte ha rinviato al 14 luglio la riapertura delle discoteche, sale da ballo, locali assimilati sia all'aperto che al chiuso, oltre alle fiere e ai congressi (i corsi professionali potranno essere svolti in presenza). Un dietrofront forse inaspettato, pensando che erano state già approvate le linee guida e Regioni come la Puglia erano pronte a riaprire il 15 giugno.
Per quanto riguarda gli spostamenti da e per l'estero, è aumentato a 120 ore (5 giorni) il periodo massimo di permanenza senza obbligo di quarantena domiciliare per chi fa ingresso nel territorio nazionale per ragioni di lavoro, così come per il personale di imprese o enti aventi sede legale o secondaria in Italia che va all'estero per comprovate ragioni lavorative.