Vita di città
Sgarbi: «Emiliano sosia del San Felice in Cattedra di Giovinazzo»
Il noto critico d'arte scherza a Bari sui suoi rapporti ritrovati col Governatore e lo paragona all'opera di Lorenzo Lotto
Giovinazzo - sabato 14 dicembre 2019
12.59
Alzi la mano chi se ne fosse accorto.
Vittorio Sgarbi ha associato ieri, a Bari, il Governatore della Puglia, Michele Emiliano, al San Felice in Cattedra di Lorenzo Lotto, l'opera conservata nella chiesa di San Domenico a Giovinazzo.
«Negli anni abbiamo avuto rapporti discontinui - ha detto il noto critico d'arte -, ma ci siamo riappacificati durante una serata in onore di Pinuccio Tatarella e io l'ho paragonato in quella occasione a un dipinto di Lorenzo Lotto, il San Felice in Cattedra, che è conservato a Giovinazzo. Ha una barba e un volto che mi paiono di Emiliano. C'è la sua faccia in questo capolavoro di Lotto», ha concluso Sgarbi.
Il San Felice in Cattedra, unica opera meridionale conservata dell'artista veneto, fu realizzata nel 1542 su commissione di notabili del posto e realizzata (si trattava di un trittico) per 30 ducati.
Giovinazzo la ospita nuovamente nella sua sede naturale da qualche anno, dopo che lo stesso Sgarbi ne aveva esaltato la bellezza portandola in una prestigiosa mostra a San Secondo di Pinerolo, in Piemonte, viatico per l'esposizione all'Expo di Milano.
Sgarbi è innamorato degli scorci e del patrimonio artistico pugliese e di tanto in tanto ritorna in riva al basso Adriatico, spesso seguito dal fotografo e giornalista Enrico Tedeschi.
Uno spot involontario per un'opera d'arte che è stata sapientemente restaurata e che dovrebbe essere attrazione principale della nostra cittadina per gli amanti dell'arte.
Vittorio Sgarbi ha associato ieri, a Bari, il Governatore della Puglia, Michele Emiliano, al San Felice in Cattedra di Lorenzo Lotto, l'opera conservata nella chiesa di San Domenico a Giovinazzo.
«Negli anni abbiamo avuto rapporti discontinui - ha detto il noto critico d'arte -, ma ci siamo riappacificati durante una serata in onore di Pinuccio Tatarella e io l'ho paragonato in quella occasione a un dipinto di Lorenzo Lotto, il San Felice in Cattedra, che è conservato a Giovinazzo. Ha una barba e un volto che mi paiono di Emiliano. C'è la sua faccia in questo capolavoro di Lotto», ha concluso Sgarbi.
Il San Felice in Cattedra, unica opera meridionale conservata dell'artista veneto, fu realizzata nel 1542 su commissione di notabili del posto e realizzata (si trattava di un trittico) per 30 ducati.
Giovinazzo la ospita nuovamente nella sua sede naturale da qualche anno, dopo che lo stesso Sgarbi ne aveva esaltato la bellezza portandola in una prestigiosa mostra a San Secondo di Pinerolo, in Piemonte, viatico per l'esposizione all'Expo di Milano.
Sgarbi è innamorato degli scorci e del patrimonio artistico pugliese e di tanto in tanto ritorna in riva al basso Adriatico, spesso seguito dal fotografo e giornalista Enrico Tedeschi.
Uno spot involontario per un'opera d'arte che è stata sapientemente restaurata e che dovrebbe essere attrazione principale della nostra cittadina per gli amanti dell'arte.