Eventi e cultura
Settimana Santa e musica: un legame raccontato in una conferenza all'Odeion di Giovinazzo
La cronaca di una serata interessante
Giovinazzo - lunedì 11 aprile 2022
Due tra i più celebri compositori di marce funebri, Giuseppe Piantoni e Vittorio Manente, unitamente alla tradizione musicale dei riti della Settimana Santa, sono stati tra i contenuti interessanti della conferenza storica e musicale dal titolo "La letteratura musicale della banda pugliese rilegata alle tradizioni dei riti della settimana santa attraverso gli autori Piantoni e Manente", svoltasi mercoledì 6 aprile nell'Auditorium Odeion della Fondazione Defeo Trapani a Giovinazzo.
L'incontro, al quale ha partecipato Eugenia Manente, figlia del M° Manente, ha dato modo al pubblico di conoscere la storia e la brillante carriera dei due compositori attraverso l'attento studio condotto dal musicista e studioso Michele Fiorentino, presidente dell'associazione dalla docente e M° Antonella Mazzarulli del Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari, dal M° Giuseppe Gregucci, direttore artistico dell'Associazione Vittorio Manente e da Matteo Lorusso presidente dell'Associazione Giuseppe Piantoni.
«La Puglia è una delle regioni più fertili in campo bandistico- ha affermato nel suo intervento introduttivo Michele Fiorentino. Noi ci sentiamo impegnati nella valorizzazione di questo patrimonio musicale e culturale e di questa tradizione bandistica della quale vogliamo tutelare e ben custodire il repertorio composto di undici mila pezzi in cui tra le tante ci sono le composizioni del M° Piantoni e del M° Manente. Il nostro impegno sarà quello di conservarle, tutelarle e digitalizzarle».
Il M° Carelli ha anche detto che "Festosa", marcia composta da Manente, e tre sue marce funebri sono state riferimento della sua tesi di laurea su strumentazioni per orchestra di fiati. L'incontro ha dato solo un piccolo saggio dell'inestimabile valore e eredità musicale che i due compositori hanno lasciato in ambito bandistico musicale. Nelle parole di Matteo Lorusso, presidente dell'associazione G. Piantoni di Conversano, un'accurata presentazione corredata da un video sull'archivio musicale relativo alle composizioni create dal celebre maestro, sul lavoro di ricerca, raccolta e custodia del pregiato materiale che il M° ha prodotto nella sua carriera. Tra gli interventi del buon oratore, quale è stato Michele Fiorentino, c'è quello in cui abbiamo scoperto il nesso tra i due compositori con la Banda del regio ospizio- Istituto Vittorio Emanuele II, che nel 1979 fu diretta dal maestro Giovanni Riccardi, capo musica della Regia Marina e della scuola reale dei tamburi: nel 1984 l'associazione Piantoni di Conversano chiese al M° Manente di strumentare le opere liriche il "Tizianello" e i "Mietitori". Entrambe le opere furono eseguite in concerto dalla Banda della Marina da lui diretta e furono effettuate le incisioni. La prof. Antonella Mazzarulli ha tracciato un quadro tecnico musicale del M° Piantoni sottolineando l'importanza di recuperare e far conoscere il repertorio del quale sono state trovate altre composizioni: il compositore è stata una figura di rilievo in campo bandistico in Italia nel '900.
Anche lei ha ricordato che a Conversano si può visitare l'archivio musicale dell'eclettico maestro, di origini romagnole e pugliese d'adozione, che ha lavorato molto nella nostra regione. Il M° Gregucci con il suo intervento ha raccontato i riti della settimana santa compiendo una passeggiata nel mondo della tradizione musicale pugliese: Taranto, Bitonto, Molfetta, Ruvo di Puglia con collegamenti tra la musica di questo periodo dell'anno, della Passione di Cristo e il territorio. Il musicista ha poi delineato la carriera del M° Vittorio Manente che ristrumentò tutto il repertorio delle marce funebri con la banda centrale della Marina a Taranto, città con cui ha avuto un forte legame.
La musica all'Auditorium Odeion, luogo adatto per tutte le iniziative culturali e musicali, ha segnato la conclusione della conferenza e con al pianoforte il M° Gregucci e al cornettino in Mi/B Michele Fiorentino il pubblico ha ascoltato l'esecuzione della marcia funebre " Jone" dall'opera " Gli ultimi giorni di Pompei " scritta da Enrico Petrella e elaborata dal M° Petruzzi, composizione che Vittorio Manente strumentò e che ebbe grande successo tra le marce funebri dei riti della settimana santa in Puglia. Entro la fine del mese di aprile, presso la Citta di Conversano, sarà eseguita la seconda conferenza itinerante con l'esecuzione di celebri arie liriche eseguite con il pianoforte e con il Cornettino in Mi/b rispettando fedelmente le partiture originali delle opere per proseguire nella divulgazione di questo repertorio musicale caro alla nostra terra e alle sue tradizioni.
L'incontro, al quale ha partecipato Eugenia Manente, figlia del M° Manente, ha dato modo al pubblico di conoscere la storia e la brillante carriera dei due compositori attraverso l'attento studio condotto dal musicista e studioso Michele Fiorentino, presidente dell'associazione dalla docente e M° Antonella Mazzarulli del Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari, dal M° Giuseppe Gregucci, direttore artistico dell'Associazione Vittorio Manente e da Matteo Lorusso presidente dell'Associazione Giuseppe Piantoni.
«La Puglia è una delle regioni più fertili in campo bandistico- ha affermato nel suo intervento introduttivo Michele Fiorentino. Noi ci sentiamo impegnati nella valorizzazione di questo patrimonio musicale e culturale e di questa tradizione bandistica della quale vogliamo tutelare e ben custodire il repertorio composto di undici mila pezzi in cui tra le tante ci sono le composizioni del M° Piantoni e del M° Manente. Il nostro impegno sarà quello di conservarle, tutelarle e digitalizzarle».
GLI INTERVENTI DEGLI OSPITI DELLA CONFERENZA
All'incontro è intervenuto Gianni Carelli che da pochi giorni si è diplomato al Conservatorio N. Piccinni di Bari presentando una tesi su Vittorio Manente del quale conobbe il pregio musicale lo scorso anno durante una cerimonia che si svolse proprio lì al Conservatorio in cui furono donate musiche del M° Manente composte per Nino Rota per il film " Waterloo".Il M° Carelli ha anche detto che "Festosa", marcia composta da Manente, e tre sue marce funebri sono state riferimento della sua tesi di laurea su strumentazioni per orchestra di fiati. L'incontro ha dato solo un piccolo saggio dell'inestimabile valore e eredità musicale che i due compositori hanno lasciato in ambito bandistico musicale. Nelle parole di Matteo Lorusso, presidente dell'associazione G. Piantoni di Conversano, un'accurata presentazione corredata da un video sull'archivio musicale relativo alle composizioni create dal celebre maestro, sul lavoro di ricerca, raccolta e custodia del pregiato materiale che il M° ha prodotto nella sua carriera. Tra gli interventi del buon oratore, quale è stato Michele Fiorentino, c'è quello in cui abbiamo scoperto il nesso tra i due compositori con la Banda del regio ospizio- Istituto Vittorio Emanuele II, che nel 1979 fu diretta dal maestro Giovanni Riccardi, capo musica della Regia Marina e della scuola reale dei tamburi: nel 1984 l'associazione Piantoni di Conversano chiese al M° Manente di strumentare le opere liriche il "Tizianello" e i "Mietitori". Entrambe le opere furono eseguite in concerto dalla Banda della Marina da lui diretta e furono effettuate le incisioni. La prof. Antonella Mazzarulli ha tracciato un quadro tecnico musicale del M° Piantoni sottolineando l'importanza di recuperare e far conoscere il repertorio del quale sono state trovate altre composizioni: il compositore è stata una figura di rilievo in campo bandistico in Italia nel '900.
Anche lei ha ricordato che a Conversano si può visitare l'archivio musicale dell'eclettico maestro, di origini romagnole e pugliese d'adozione, che ha lavorato molto nella nostra regione. Il M° Gregucci con il suo intervento ha raccontato i riti della settimana santa compiendo una passeggiata nel mondo della tradizione musicale pugliese: Taranto, Bitonto, Molfetta, Ruvo di Puglia con collegamenti tra la musica di questo periodo dell'anno, della Passione di Cristo e il territorio. Il musicista ha poi delineato la carriera del M° Vittorio Manente che ristrumentò tutto il repertorio delle marce funebri con la banda centrale della Marina a Taranto, città con cui ha avuto un forte legame.
LE CONCLUSIONI DI MICHELE FIORENTINO
Le conclusioni nelle parole di Michele Fiorentino, ideatore dell'incontro. «Il progetto che stiamo avviando tra cura e tutela del patrimonio artistico e musicale della tradizione delle bande, include il recupero del materiale musicale presente nell'archivio dell'Istituto Vittorio Emanuele II a Giovinazzo. Si tratta di un Patrimonio che racchiude fede, tradizione e cultura musicale racchiuse in questa tipologia di musica. È qui tra noi il sindaco Tommaso Depalma, che ringrazio per aver partecipato alla nostra iniziativa e che ha ora raccolto il nostro appello- ha così concluso Fiorentino».La musica all'Auditorium Odeion, luogo adatto per tutte le iniziative culturali e musicali, ha segnato la conclusione della conferenza e con al pianoforte il M° Gregucci e al cornettino in Mi/B Michele Fiorentino il pubblico ha ascoltato l'esecuzione della marcia funebre " Jone" dall'opera " Gli ultimi giorni di Pompei " scritta da Enrico Petrella e elaborata dal M° Petruzzi, composizione che Vittorio Manente strumentò e che ebbe grande successo tra le marce funebri dei riti della settimana santa in Puglia. Entro la fine del mese di aprile, presso la Citta di Conversano, sarà eseguita la seconda conferenza itinerante con l'esecuzione di celebri arie liriche eseguite con il pianoforte e con il Cornettino in Mi/b rispettando fedelmente le partiture originali delle opere per proseguire nella divulgazione di questo repertorio musicale caro alla nostra terra e alle sue tradizioni.