Politica
Servizio civico, le proposte di Rifondazione Comunista Giovinazzo
Critica del direttivo all'attività amministrativa
Giovinazzo - venerdì 5 agosto 2022
0.42
Il Comune di Giovinazzo, lo scorso 19 luglio ha riaperto i termini per la presentazione delle domande per essere ammessi al Servizio civico. Da Rifondazione Comunista, però, si alzano alcuni dubbi sulle decisioni dell'esecutivo cittadino.
«Non poteva non saltare all'occhio il punto 4 - scrivono dal direttivo -, quello secondo cui i candidati al bando non devono percepire alcuna forma di inclusione sociale o sostegno al reddito (Reddito di Cittadinanza, Reddito di Dignità). Anche laddove dovessero soddisfare i requisiti economici. La norma rimanda a una delibera Consiliare , quella del 29/4/2020 , che disciplina il "Regolamento per la concessione sussidi di natura economica a soggetti in condizione di disagio socio-economico". Contestualmente all'approvazione di quest' ultima, abbiamo anche visto come si siano innalzate le soglie massime di reddito per potervi accedere, per la precisione si è arrivati a 15.000 euro annui. Modifica, questa, osteggiata al tempo dalle opposizioni».
Rifondazione Comunista Giovinazzo non è affatto contraria all'innalzamento della soglia, poiché nel comunicato ufficiale prende in considerazione la situazione economica attuale che sta attraversando il nostro Paese con «l'erosione del potere d'acquisto cagionata dalla pandemia e dal costante aumento di utenze, carburante e beni talvolta di prima necessità. Troviamo però incomprensibile - è la sottolineatura - l'esclusione di altri cittadini che soddisfano i requisiti economici per parteciparvi. Questi due strumenti di welfare non sono affatto incompatibili tra loro. I redditi che derivano da attività socialmente utili, tirocini formativi e di orientamento non vanno neanche comunicati all'INPS, quindi non fanno cumulo rispetto ai requisiti per accedere al diritto alla percezione del Rdc. Invitiamo pertanto l'Amministrazione - è la critica costruttiva all'operato degli amministratori - a considerare una modifica del Regolamento che permetta anche a percettori di RDC di poter accedere alle graduatorie in futuro. Crediamo sia giusto farlo».
«Non poteva non saltare all'occhio il punto 4 - scrivono dal direttivo -, quello secondo cui i candidati al bando non devono percepire alcuna forma di inclusione sociale o sostegno al reddito (Reddito di Cittadinanza, Reddito di Dignità). Anche laddove dovessero soddisfare i requisiti economici. La norma rimanda a una delibera Consiliare , quella del 29/4/2020 , che disciplina il "Regolamento per la concessione sussidi di natura economica a soggetti in condizione di disagio socio-economico". Contestualmente all'approvazione di quest' ultima, abbiamo anche visto come si siano innalzate le soglie massime di reddito per potervi accedere, per la precisione si è arrivati a 15.000 euro annui. Modifica, questa, osteggiata al tempo dalle opposizioni».
Rifondazione Comunista Giovinazzo non è affatto contraria all'innalzamento della soglia, poiché nel comunicato ufficiale prende in considerazione la situazione economica attuale che sta attraversando il nostro Paese con «l'erosione del potere d'acquisto cagionata dalla pandemia e dal costante aumento di utenze, carburante e beni talvolta di prima necessità. Troviamo però incomprensibile - è la sottolineatura - l'esclusione di altri cittadini che soddisfano i requisiti economici per parteciparvi. Questi due strumenti di welfare non sono affatto incompatibili tra loro. I redditi che derivano da attività socialmente utili, tirocini formativi e di orientamento non vanno neanche comunicati all'INPS, quindi non fanno cumulo rispetto ai requisiti per accedere al diritto alla percezione del Rdc. Invitiamo pertanto l'Amministrazione - è la critica costruttiva all'operato degli amministratori - a considerare una modifica del Regolamento che permetta anche a percettori di RDC di poter accedere alle graduatorie in futuro. Crediamo sia giusto farlo».