Cronaca
Serpente cervone impigliato in una rete, salvato dal WWF
L'innocuo rettile è stato recuperato e liberato. Sul posto anche la Polizia Locale
Giovinazzo - venerdì 21 maggio 2021
Primi avvistamenti di serpenti anche a Giovinazzo: un esemplare di cervone, un rettile non velenoso, il più lungo serpente italiano ed uno tra i più lunghi d'Europa (la sua lunghezza può variare dagli 80 ai 240 centimetri), è rimasto intrappolato in una rete in un fondo in località Patierno, al confine con il territorio di Bari.
A dare l'allarme è stato il proprietario dell'appezzamento di terra. L'uomo, spaventato dalla visione del rettile, ha allertato gli agenti di Polizia Locale i quali, accorsi sul posto, hanno costatato la presenza del serpente, lungo quasi 190 centimetri e di colore bruno-giallastro, e si sono avvalsi del WWF Puglia. Intervenuti in loco, i volontari hanno provveduto a tagliare le maglie di nylon che lo stringevano e poi, una volta preso in consegna, lo hanno liberato, nello stesso habitat naturale. Per Pasquale Salvemini, del WWF Puglia, in questo periodo è facile trovare serpenti che si nutrono di piccoli mammiferi. «A Giovinazzo un esemplare è rimasto intrappolato in una rete ingombrante e inutile che provoca danni alla fauna selvatica. Un bel cervone ci stava rimettendo le penne», ha scritto sul proprio profilo Facebook. In ogni caso - è bene precisarlo - parliamo di serpenti innocui che sono indispensabili all'equilibrio della catena alimentare e alla nostra biodiversità.
Purtroppo i cervoni, animali protetti dalla Convenzione di Berna, una specie che predilige la macchia mediterranea ma in declino per la scomparsa degli habitat in cui vive, sono sempre meno presenti nel nostro territorio per colpa di attività agricole invasive come le arature, i pesticidi e l'abbattimento di muretti a secco.
A dare l'allarme è stato il proprietario dell'appezzamento di terra. L'uomo, spaventato dalla visione del rettile, ha allertato gli agenti di Polizia Locale i quali, accorsi sul posto, hanno costatato la presenza del serpente, lungo quasi 190 centimetri e di colore bruno-giallastro, e si sono avvalsi del WWF Puglia. Intervenuti in loco, i volontari hanno provveduto a tagliare le maglie di nylon che lo stringevano e poi, una volta preso in consegna, lo hanno liberato, nello stesso habitat naturale. Per Pasquale Salvemini, del WWF Puglia, in questo periodo è facile trovare serpenti che si nutrono di piccoli mammiferi. «A Giovinazzo un esemplare è rimasto intrappolato in una rete ingombrante e inutile che provoca danni alla fauna selvatica. Un bel cervone ci stava rimettendo le penne», ha scritto sul proprio profilo Facebook. In ogni caso - è bene precisarlo - parliamo di serpenti innocui che sono indispensabili all'equilibrio della catena alimentare e alla nostra biodiversità.
Purtroppo i cervoni, animali protetti dalla Convenzione di Berna, una specie che predilige la macchia mediterranea ma in declino per la scomparsa degli habitat in cui vive, sono sempre meno presenti nel nostro territorio per colpa di attività agricole invasive come le arature, i pesticidi e l'abbattimento di muretti a secco.