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Musica
Serata in musica a Giovinazzo per ricordare Michele Mastro
Settima edizione del memorial a lui dedicato. Si inizia alle 18.30
Giovinazzo - lunedì 6 gennaio 2020
La figura di Michele Mastro sarà ricordata ancora una volta come lui amava: in musica.
Questa sera, 6 gennaio, con inizio alle ore 18.30, la Sala San Felice ospiterà la settima edizione del Memorial Michele Mastro ed ospiterà i PentaGospel Angels, una formazione nata all'interno della scuola di musica "Il Pentagramma" di Bari. Direzione affidata alla professionalità ed alla sensibilità artistica di Luciana Negroponte, che ha curato anche gli arrangiamenti di grandi successi gospel di ogni epoca. Carlo Maria Barile sarà al piano per l'accompagnamento.
L'evento, inserito di fatto a chiusura del cartellone 2019 delle feste natalizie varato dall'Assessorato alla Cultura che è guidato da Cristina Piscitelli, porterà a Giovinazzo giovani talenti e professionisti affermati come da tradizione nel Memorial organizzato dagli Amici della Musica e dalla famiglia Mastro.
Il pubblico, ne siamo certi, sarà di quelli competenti, che giungerà in molti casi anche da comuni limitrofi. (G.S.)
Quando si chiede all'avvocato Francesco Mastro, figlio di cotanto padre, uomo di sport e dai grandi sentimenti, un ricordo paterno, si schermisce e punta tutto su quanto già scritto dai periodici locali. E poi lancia la sua provocazione, che tanto provocazione non è: «Papà era uno sportivo che aveva avuto l'onore di vestire la maglia azzurra (in tempi che Sergio Pisani, dalle pagine de La Piazza, ha definito giustamente "epici", ndr) - ci ha detto -, di cui era inesorabilmente orgoglioso. La Giovinazzo di un tempo se ne faceva vanto. A ciò va aggiunto il suo straordinario altruismo di cui, chiunque in città, è grato testimone. Era un poliziotto nel vero senso della parola - ha proseguito - impregnato di senso di sacrificio, dedizione e rispetto, così come in famiglia ci ha abituato a vivere.
Non riusciva a dire no - rammenta il figlio - a chiunque gli chiedesse un consiglio o un aiuto. È andato via troppo presto per chi lo amava e noi, purtroppo, ne sentiamo ancora molto la mancanza».
E la musica, la musica protagonista di questa sera, Michele Mastro «l'amava di riflesso», perché quell'associazione l'aveva fondato con gli altri «più per senso di partecipazione e convivialità che per esserne realmente un intenditore». I figli lo sono diventati, così come tutti i meravigliosi Amici della Musica, e lui in serate come quella che vivremo, si sarebbe divertito tanto.
A Michele Mastro tanta gente di Giovinazzo vorrebbe fosse intitolata una strada, una piazza, un luogo che permetta di perpetrarne l'esempio. Chissà se questo accadrà prima o poi. Meglio prima, forse. (G.B.)
Questa sera, 6 gennaio, con inizio alle ore 18.30, la Sala San Felice ospiterà la settima edizione del Memorial Michele Mastro ed ospiterà i PentaGospel Angels, una formazione nata all'interno della scuola di musica "Il Pentagramma" di Bari. Direzione affidata alla professionalità ed alla sensibilità artistica di Luciana Negroponte, che ha curato anche gli arrangiamenti di grandi successi gospel di ogni epoca. Carlo Maria Barile sarà al piano per l'accompagnamento.
L'evento, inserito di fatto a chiusura del cartellone 2019 delle feste natalizie varato dall'Assessorato alla Cultura che è guidato da Cristina Piscitelli, porterà a Giovinazzo giovani talenti e professionisti affermati come da tradizione nel Memorial organizzato dagli Amici della Musica e dalla famiglia Mastro.
Il pubblico, ne siamo certi, sarà di quelli competenti, che giungerà in molti casi anche da comuni limitrofi. (G.S.)
IL RICORDO DEL FIGLIO FRANCESCO
Quando si chiede all'avvocato Francesco Mastro, figlio di cotanto padre, uomo di sport e dai grandi sentimenti, un ricordo paterno, si schermisce e punta tutto su quanto già scritto dai periodici locali. E poi lancia la sua provocazione, che tanto provocazione non è: «Papà era uno sportivo che aveva avuto l'onore di vestire la maglia azzurra (in tempi che Sergio Pisani, dalle pagine de La Piazza, ha definito giustamente "epici", ndr) - ci ha detto -, di cui era inesorabilmente orgoglioso. La Giovinazzo di un tempo se ne faceva vanto. A ciò va aggiunto il suo straordinario altruismo di cui, chiunque in città, è grato testimone. Era un poliziotto nel vero senso della parola - ha proseguito - impregnato di senso di sacrificio, dedizione e rispetto, così come in famiglia ci ha abituato a vivere.Non riusciva a dire no - rammenta il figlio - a chiunque gli chiedesse un consiglio o un aiuto. È andato via troppo presto per chi lo amava e noi, purtroppo, ne sentiamo ancora molto la mancanza».
E la musica, la musica protagonista di questa sera, Michele Mastro «l'amava di riflesso», perché quell'associazione l'aveva fondato con gli altri «più per senso di partecipazione e convivialità che per esserne realmente un intenditore». I figli lo sono diventati, così come tutti i meravigliosi Amici della Musica, e lui in serate come quella che vivremo, si sarebbe divertito tanto.
A Michele Mastro tanta gente di Giovinazzo vorrebbe fosse intitolata una strada, una piazza, un luogo che permetta di perpetrarne l'esempio. Chissà se questo accadrà prima o poi. Meglio prima, forse. (G.B.)