Politica
Sentenza del Consiglio di Stato sulla vicenda dell'accesso agli atti, la posizione di Forza Italia
Gli azzurri attaccano Primavera Alternativa e De Gennaro: «Uffici e dipendenti del Comune hanno sprecato inutilmente tempo e denaro»
Giovinazzo - giovedì 29 ottobre 2020
Replica dai toni piuttosto elevati, quella di Forza Italia Giovinazzo alle osservazioni di Primavera Alternativa in seguito alla pronuncia della quarta sezione del Consiglio di Stato su una richiesta di accesso agli atti presentata dal consigliere comunale Daniele De Gennaro e ritenuta dallo stesso non esaudita dagli uffici comunali, al punto da indurlo a presentare un ricorso discusso davanti al Tar Puglia e quindi finito sul tavolo dei giudici amministrativi di secondo grado.
L'oggetto del contendere va ben oltre la mera questione giuridica e tocca soprattutto gli aspetti politici della vicenda. Gli azzurri giovinazzesi hanno deciso di ribattere a quanto sostenuto dalla forza di opposizione, le argomentazioni della quale GiovinazzoViva ha già illustrato nel pezzo in cui è stato riassunto l'excursus giudiziario (link all'articolo).
«La solita farsa e mistificazione della realtà! Altro che fake news e balle spaziali! A volte ci chiediamo se lo facciano di proposito a mistificare la realtà, finanche le sentenze della magistratura. Ora ne abbiamo l'ennesima dimostrazione!» hanno tuonato da Forza Italia nei confronti di Primavera Alternativa.
«Hanno fatto, come sono sempre soliti fare, un'interpretazione e ricostruzione a modo loro di ciò che il Consiglio di Stato ha stabilito in merito all'ennesimo ricorso in appello presentato dal consigliere, omettendo alcuni importanti passaggi, che come sempre costeranno molto cari alle tasche dei giovinazzesi» hanno aggiunto, sostenendo che il Comune avrebbe fornito la documentazione richiesta da De Gennaro otto giorni dopo la richiesta di accesso agli atti.
«Non pago di aver visto il suo diritto di accesso garantito, in data 25 luglio 2019 il consigliere e avvocato De Gennaro ha depositato comunque al Tar Puglia il proprio ricorso contro il Comune di Giovinazzo (precedentemente notificato al Comune in data 15 luglio 2019), in merito al mancato riscontro, nei termini di legge di 30 giorni, a quanto da lui richiesto, che comunque gli era stato recapitato via pec in data 18 luglio 2019. In sostanza un ritardo di soli 8 giorni. Oh che grave mancanza! Mamma mia quanto ritardo!» hanno rimarcato i referenti di Forza Italia.
Il Tar Puglia si è espresso sul ricorso dichiarandolo inammissibile perché la documentazione richiesta era già stata resa disponibile dagli uffici comunali e ha condannato De Gennaro al pagamento delle spese. Il successivo appello al Consiglio di Stato ha stabilito il parziale accoglimento del ricorso «dichiarato improcedibile per cessazione della materia del contendere» e non per inammissibilità. «Sono tecnicismi giuridici che nulla stabiliscono sul diritto di accesso agli atti del consigliere e avvocato De Gennaro in quanto tale diritto gli era stato comunque garantito» è l'opinione del partito di centrodestra.
«I cittadini di Giovinazzo, a causa del "pruriginoso" desiderio di vendetta e della sete di notorietà del consigliere e avvocato De Gennaro, saranno costretti ancora una volta a sborsare i propri soldi (oltre 10 mila euro) per pagare sia gli avvocati difensori del Comune di Giovinazzo sia parte delle spese sostenute dal consigliere e avvocato De Gennaro (anche se lui chiedeva al giudice di addebitarle completamente a carico dei giovinazzesi)» hanno sostenuto i forzisti.
«Gli uffici e i dipendenti del Comune di Giovinazzo hanno sprecato inutilmente tempo e denaro per produrre documentazione a favore degli avvocati difensori del Comune, sottraendolo ad attività sicuramente più importanti ed essenziali per la collettività giovinazzese. Primavera Alternativa e De Gennaro dimostrano ancora una volta che hanno difficoltà a comprendere ciò che i giudici stabiliscono, così come nel caso delle sentenze e ordinanze della magistratura in merito alla vicenda della zona artigianale D1.1» è l'affondo politico del gruppo che sostiene la maggioranza guidata dal Sindaco Depalma, secondo cui «tutto questo spreco di tempo e di risorse si è reso necessario soltanto per far ottenere a De Gennaro un parziale rimborso delle spese da lui sostenute per due inutili ricorsi, visto che sia la documentazione richiesta che il conseguente diritto di accesso agli atti gli sono stati garantiti».
Un attacco politico nei confronti dell'esponente di minoranza: «Ancora una volta, i cittadini giovinazzesi vengono buggerati e ingannati da Primavera Alternativa e sono costretti a sprecare i loro soldi (oltre 10 mila euro) semplicemente per sentirsi dire dal Consiglio di Stato che il ricorso di De Gennaro era improcedibile e non inammissibile. Questa è l'Italia, questa è la sinistra giovinazzese! E noi paghiamo!» hanno concluso da Forza Italia.
L'oggetto del contendere va ben oltre la mera questione giuridica e tocca soprattutto gli aspetti politici della vicenda. Gli azzurri giovinazzesi hanno deciso di ribattere a quanto sostenuto dalla forza di opposizione, le argomentazioni della quale GiovinazzoViva ha già illustrato nel pezzo in cui è stato riassunto l'excursus giudiziario (link all'articolo).
«La solita farsa e mistificazione della realtà! Altro che fake news e balle spaziali! A volte ci chiediamo se lo facciano di proposito a mistificare la realtà, finanche le sentenze della magistratura. Ora ne abbiamo l'ennesima dimostrazione!» hanno tuonato da Forza Italia nei confronti di Primavera Alternativa.
«Hanno fatto, come sono sempre soliti fare, un'interpretazione e ricostruzione a modo loro di ciò che il Consiglio di Stato ha stabilito in merito all'ennesimo ricorso in appello presentato dal consigliere, omettendo alcuni importanti passaggi, che come sempre costeranno molto cari alle tasche dei giovinazzesi» hanno aggiunto, sostenendo che il Comune avrebbe fornito la documentazione richiesta da De Gennaro otto giorni dopo la richiesta di accesso agli atti.
«Non pago di aver visto il suo diritto di accesso garantito, in data 25 luglio 2019 il consigliere e avvocato De Gennaro ha depositato comunque al Tar Puglia il proprio ricorso contro il Comune di Giovinazzo (precedentemente notificato al Comune in data 15 luglio 2019), in merito al mancato riscontro, nei termini di legge di 30 giorni, a quanto da lui richiesto, che comunque gli era stato recapitato via pec in data 18 luglio 2019. In sostanza un ritardo di soli 8 giorni. Oh che grave mancanza! Mamma mia quanto ritardo!» hanno rimarcato i referenti di Forza Italia.
Il Tar Puglia si è espresso sul ricorso dichiarandolo inammissibile perché la documentazione richiesta era già stata resa disponibile dagli uffici comunali e ha condannato De Gennaro al pagamento delle spese. Il successivo appello al Consiglio di Stato ha stabilito il parziale accoglimento del ricorso «dichiarato improcedibile per cessazione della materia del contendere» e non per inammissibilità. «Sono tecnicismi giuridici che nulla stabiliscono sul diritto di accesso agli atti del consigliere e avvocato De Gennaro in quanto tale diritto gli era stato comunque garantito» è l'opinione del partito di centrodestra.
«I cittadini di Giovinazzo, a causa del "pruriginoso" desiderio di vendetta e della sete di notorietà del consigliere e avvocato De Gennaro, saranno costretti ancora una volta a sborsare i propri soldi (oltre 10 mila euro) per pagare sia gli avvocati difensori del Comune di Giovinazzo sia parte delle spese sostenute dal consigliere e avvocato De Gennaro (anche se lui chiedeva al giudice di addebitarle completamente a carico dei giovinazzesi)» hanno sostenuto i forzisti.
«Gli uffici e i dipendenti del Comune di Giovinazzo hanno sprecato inutilmente tempo e denaro per produrre documentazione a favore degli avvocati difensori del Comune, sottraendolo ad attività sicuramente più importanti ed essenziali per la collettività giovinazzese. Primavera Alternativa e De Gennaro dimostrano ancora una volta che hanno difficoltà a comprendere ciò che i giudici stabiliscono, così come nel caso delle sentenze e ordinanze della magistratura in merito alla vicenda della zona artigianale D1.1» è l'affondo politico del gruppo che sostiene la maggioranza guidata dal Sindaco Depalma, secondo cui «tutto questo spreco di tempo e di risorse si è reso necessario soltanto per far ottenere a De Gennaro un parziale rimborso delle spese da lui sostenute per due inutili ricorsi, visto che sia la documentazione richiesta che il conseguente diritto di accesso agli atti gli sono stati garantiti».
Un attacco politico nei confronti dell'esponente di minoranza: «Ancora una volta, i cittadini giovinazzesi vengono buggerati e ingannati da Primavera Alternativa e sono costretti a sprecare i loro soldi (oltre 10 mila euro) semplicemente per sentirsi dire dal Consiglio di Stato che il ricorso di De Gennaro era improcedibile e non inammissibile. Questa è l'Italia, questa è la sinistra giovinazzese! E noi paghiamo!» hanno concluso da Forza Italia.