Musica
Sempre Luca, Luca lo stesso (VIDEO)
In migliaia in piazza Vittorio Emanuele II per il POP-Up Tour di Carboni
Giovinazzo - mercoledì 24 agosto 2016
03.30
Un'ora e cinquanta minuti di bella musica italiana, arrangiata meravigliosamente dalla sua band. Luca Carboni ieri sera ha fatto cantare e ballare piazza Vittorio Emanuele II, gremita per l'unica tappa pugliese del POP-Up Tour, che sta portando il cantante bolognese in giro per tutto lo stivale.
Venti i brani eseguiti con tre bis concessi ad un pubblico che si è acceso soprattutto nel finale, dopo la lunga attesa all'ingresso che aveva creato qualche tensione. Un peccato non aver potuto intervistare l'artista per volontà del suo staff che ha rilasciato interviste solo a testate nazionali.
Luca Carboni ha comunque colto nel segno, mostrando ancora una volta, se mai ve ne fosse bisogno, di essere un cantautore capace di rinnovarsi, di mutare pelle, cambiare e tornare alla ribalta, come pochissimi sanno fare.
La scaletta è partita col tormentone degli Europei di calcio, "Happy", una vera e propria hit dell'estate 2016, per poi passare ad alcuni brani più recenti, come "I ragazzi che si amano" e "Virtuale". Ritorno al 1992, con "Le storie d'amore", pezzo dall'album "Carboni", scivolando verso "Dio in cosa crede", "Sarà un uomo", "Invincibili" e "Chiedo scusa".
"La nostra strada", "Solarium" e "Milano" hanno di fatto chiuso la prima parte del concerto, lasciando spazio a mille smartphone puntati sul palco per una versione ben arrangiata di "Il mio cuore fa ciock!" e poi a "Silvia lo sai", quest'ultima accolta da un'ovazione al termine dell'esecuzione dell'artista emiliano. Un manifesto generazionale di fine anni '80, che racconta straordinariamente gli strani incroci della vita nelle periferie della grandi città in cui si cresceva insieme e ci si perdeva troppo spesso per strada.
Le emozioni sono proseguite con "Farfallina", cantata a squarciagola soprattutto dal pubblico femminile, mentre i decibel sono decisamente aumentati con "Inno nazionale", brano anch'esso ri-arrangiato e straordinariamente attuale, promemoria contro i campanilismi futili e le divisioni sociali. Salto nel 1995 con "Non è", poi ancora il 1992 con "Mare mare", dedicata da Carboni a Giovinazzo ed a tutti i luoghi costieri dove vita, emozioni intense ed amori fugaci si intrecciano in pochi mesi.
"Luca lo stesso" ha fatto balzare in piedi il pubblico che aveva acquistato un posto a sedere, così come "10 minuti", dialogatissima, ha divertito molto. E poi tutti sotto il palco per "Ci vuole un fisico bestiale", gettonatissima ed amata trasversalmente dalle generazioni degli ultimi 20 anni.
I bis sono stati selezionati in modo accurato e rappresentano davvero in maniera completa l'estro e la produzione del cantautore. "Bologna è una regola", le cui note impazzano in radio ed il cui video è stato costruito alla perfezione, oltre ad essere la canzone forse più bella dell'album "Pop-Up", rappresenta un ennesimo atto d'amore di Carboni verso la sua splendida città. Chiusura doppia, con "Fragole buone buone" riproposta in una chiave accattivante, molto più ritmata, ed accendini in mano per "Vieni a vivere con me", ultimo regalo per la gente di Puglia.
Luca è sempre lui, un animale da palcoscenico, capace di far suo anche il pubblico giovinazzese. Sempre Luca, Luca lo stesso.
Prima del concerto, l'associazione "Centro d'Arte 89" ha riconosciuto Il "Premio dell'Arte 2016" a Luca Carboni con un'opera scultorea "vivens lignum" realizzata dal noto maestro pugliese Peppino Saracino dal titolo "Dall'ulivo...accordi di cuore".
La scelta del messaggio e della raffigurazione da modellare sul pezzo inanimato di ulivo ha preso corpo dall'attenta osservazione di tutti i profili e lineamenti dell'oggetto raccolto. Tutto si realizza progressivamente sotto lo sguardo attento di Peppino che accarezza e stringe il pezzo di ulivo. Colpo dopo colpo prende corpo, si anima, rinasce a nuova vita. Il premio è stato riconosciuto a Luca Carboni proprio per la sua spiccata anima artistica poliedrica di cantante, pittore, scultore: l'amore per la sua terra, l'amore per il mare e l'amore per i colori.
Sotto trovate la nostra fotogallery, mentre nel nostro video, montato da Mariella Spadavecchia, stralci delle prime canzoni accompagnano l'intervista, l'unica possibile, al presidente dell'Organizzazione Festeggiamenti Maria SS di Corsignano, Francesco Pugliese, che ha voluto tracciare con noi un bilancio di questa Festa Patronale 2016 e del suo biennio al vertice del Comitato Feste. Un grazie per la scaletta a Gabriella Serrone. Una menzione particolare ed un ringraziamento anche ai volontari del SerMolfetta e del S.a.s.s. per l'opera gratuita svolta ieri sera.
Venti i brani eseguiti con tre bis concessi ad un pubblico che si è acceso soprattutto nel finale, dopo la lunga attesa all'ingresso che aveva creato qualche tensione. Un peccato non aver potuto intervistare l'artista per volontà del suo staff che ha rilasciato interviste solo a testate nazionali.
Luca Carboni ha comunque colto nel segno, mostrando ancora una volta, se mai ve ne fosse bisogno, di essere un cantautore capace di rinnovarsi, di mutare pelle, cambiare e tornare alla ribalta, come pochissimi sanno fare.
La scaletta è partita col tormentone degli Europei di calcio, "Happy", una vera e propria hit dell'estate 2016, per poi passare ad alcuni brani più recenti, come "I ragazzi che si amano" e "Virtuale". Ritorno al 1992, con "Le storie d'amore", pezzo dall'album "Carboni", scivolando verso "Dio in cosa crede", "Sarà un uomo", "Invincibili" e "Chiedo scusa".
"La nostra strada", "Solarium" e "Milano" hanno di fatto chiuso la prima parte del concerto, lasciando spazio a mille smartphone puntati sul palco per una versione ben arrangiata di "Il mio cuore fa ciock!" e poi a "Silvia lo sai", quest'ultima accolta da un'ovazione al termine dell'esecuzione dell'artista emiliano. Un manifesto generazionale di fine anni '80, che racconta straordinariamente gli strani incroci della vita nelle periferie della grandi città in cui si cresceva insieme e ci si perdeva troppo spesso per strada.
Le emozioni sono proseguite con "Farfallina", cantata a squarciagola soprattutto dal pubblico femminile, mentre i decibel sono decisamente aumentati con "Inno nazionale", brano anch'esso ri-arrangiato e straordinariamente attuale, promemoria contro i campanilismi futili e le divisioni sociali. Salto nel 1995 con "Non è", poi ancora il 1992 con "Mare mare", dedicata da Carboni a Giovinazzo ed a tutti i luoghi costieri dove vita, emozioni intense ed amori fugaci si intrecciano in pochi mesi.
"Luca lo stesso" ha fatto balzare in piedi il pubblico che aveva acquistato un posto a sedere, così come "10 minuti", dialogatissima, ha divertito molto. E poi tutti sotto il palco per "Ci vuole un fisico bestiale", gettonatissima ed amata trasversalmente dalle generazioni degli ultimi 20 anni.
I bis sono stati selezionati in modo accurato e rappresentano davvero in maniera completa l'estro e la produzione del cantautore. "Bologna è una regola", le cui note impazzano in radio ed il cui video è stato costruito alla perfezione, oltre ad essere la canzone forse più bella dell'album "Pop-Up", rappresenta un ennesimo atto d'amore di Carboni verso la sua splendida città. Chiusura doppia, con "Fragole buone buone" riproposta in una chiave accattivante, molto più ritmata, ed accendini in mano per "Vieni a vivere con me", ultimo regalo per la gente di Puglia.
Luca è sempre lui, un animale da palcoscenico, capace di far suo anche il pubblico giovinazzese. Sempre Luca, Luca lo stesso.
Prima del concerto, l'associazione "Centro d'Arte 89" ha riconosciuto Il "Premio dell'Arte 2016" a Luca Carboni con un'opera scultorea "vivens lignum" realizzata dal noto maestro pugliese Peppino Saracino dal titolo "Dall'ulivo...accordi di cuore".
La scelta del messaggio e della raffigurazione da modellare sul pezzo inanimato di ulivo ha preso corpo dall'attenta osservazione di tutti i profili e lineamenti dell'oggetto raccolto. Tutto si realizza progressivamente sotto lo sguardo attento di Peppino che accarezza e stringe il pezzo di ulivo. Colpo dopo colpo prende corpo, si anima, rinasce a nuova vita. Il premio è stato riconosciuto a Luca Carboni proprio per la sua spiccata anima artistica poliedrica di cantante, pittore, scultore: l'amore per la sua terra, l'amore per il mare e l'amore per i colori.
Sotto trovate la nostra fotogallery, mentre nel nostro video, montato da Mariella Spadavecchia, stralci delle prime canzoni accompagnano l'intervista, l'unica possibile, al presidente dell'Organizzazione Festeggiamenti Maria SS di Corsignano, Francesco Pugliese, che ha voluto tracciare con noi un bilancio di questa Festa Patronale 2016 e del suo biennio al vertice del Comitato Feste. Un grazie per la scaletta a Gabriella Serrone. Una menzione particolare ed un ringraziamento anche ai volontari del SerMolfetta e del S.a.s.s. per l'opera gratuita svolta ieri sera.