Sanità
Screening steatosi epatica, successo per la giornata in Sala San Felice
Ad organizzarla il dott. Vito Fanelli
Giovinazzo - mercoledì 19 giugno 2024
Domenica 16 giugno, dalle 8.30 alle 13.00, si è tenuto un altro appuntamento del programma di Screening gratuiti all'interno della Sala S. Felice di Giovinazzo, organizzati e curati dal Dr. Vito Fanelli.
«In questi ultimi 18 anni - ha spiegato il farmacista - ho svolto i consueti e ripetuti incontri sul diabete, l'ecografia delle carotidi, con la quale sono stati monitorati anche i linfonodi sottomandibolari e tutti quelli del collo, l'ecografia della tiroide, lo screening del piede, gli esami della vista, gli esami dell'udito, ecc.
Ogni iniziativa nasce da un'attenzione alla popolazione: in giro per Giovinazzo, ascolto i bisogni dei nostri concittadini, osservo il loro stato fisico, raccolgo le lamentele circa la loro difficoltà a prenotare esami e test diagnostici, così registro il tutto e organizzo lo screening successivo, chiedendo la collaborazione dei relativi specialisti.
Finora queste iniziative hanno contribuito a scoprire decine di persone inconsapevoli, affette da diabete, di persone con grave ipertensione, con malattie cardiache da loro stesse non conosciute, di qualche forma tumorale in diverse parti del corpo, di malattie della tiroide, ecc. Questa volta è toccato alla valutazione ecografica del fegato per escludere la steatosi epatica, comunemente chiamata fegato grasso, spesso sottovalutata, ma che riveste un ruolo importante della nostra vita, perché può evolvere in cirrosi e, infine, in un tumore dall'esito fatale».
Il questionario somministrato e le ecografie sono stati condotti dall'Equipe medica della Clinica Medica "A. Murri" del Policlinico di Bari, diretta dal Prof. Piero Portincasa, che ha presenziato durante tutta la mattinata, insieme al Prof. Agostino Di Ciaula e ad altri 7 medici (D.ssa Chiara V. Luglio, D.ssa Rosangela De Michele, D.ssa Chiara Maggipinto, D.ssa Susanna Talenti, Dr. Fabio Lopopolo, D.ssa Raffaella Pugliese, Dr. Mohamad Khalil) che hanno fornito le loro enormi professionalità a servizio di una causa importante. «I medici hanno eseguito le valutazioni e la diagnosi delle 38 persone che si erano inizialmente prenotate, ma che alla fine, le visita effettuate e le ecografia sono state fatte a 51 persone, tanto che si è reso necessario l'utilizzo di ben 2 macchine ecografiche e le ecografie sono state condotte su tutto l'addome, partendo dal fegato, ma anche i reni, la colecisti, la cistifellea, il pancreas, la milza, l'intestino. Sono state riscontrate un po' di "anomalie", tra adenomiomi alla cistifellea, calcoli ai reni, idronefrosi dei reni, dilatazione dei calici renali, oltre ai diversi gradi di fegato grasso, in cui, la scala di valutazione andava dal grado S-zero in cui non c'è grasso nel fegato, all' S-3 che è un grado grave di steatosi epatica=fegato grasso (15 persone S-0.…11 persone con S-1.…13 persone con S-2 e 12 persone con S-3).
Le persone a rischio di essere affette dal fegato grasso - ha spiegato quindi Fanelli - sono i diabetici, gli obesi, chi ha familiarità, coloro i quali, alle condizioni precedenti sommano un'alimentazione scorretta, eccedente in grassi, alcool, zuccheri, specialmente quelli semplici dei dolci.
Siccome io sono un sentimentale e un appassionato sostenitore della cultura Greca e Romana - ha un po' scherzato -, mi piace pensare che per i Greci, il fegato era la sede dei sentimenti e delle passioni, mentre per gli Etruschi e i Romani era la chiave per interpretare il volere degli dei, riguardo al futuro.
In seguito - ha concluso Fanelli -, la scienza ha confermato il suo ruolo strategico: il fegato è il più importante "laboratorio" del nostro organismo, in quanto svolge un ruolo centrale nel metabolismo, è quell' "amico altruista" che sintetizza alcune molecole utili per tutti gli organi, neutralizza le sostanze tossiche, contribuisce a salvaguardare il benessere fisiologico e a mantenere il nostro corpo in equilibrio omeodinamico».
Come sempre, con lo slogan coniato dal Dr. Fanelli circa 20 anni fa, "La Salute prima di tutto" questi screening gratuiti si avvalgono delle più qualificate professionalità mediche con la finalità di prevenzione per migliorare la qualità della vita delle persone e cercare di arginare in piccola parte le carenze della nostra Sanità pubblica.
«In questi ultimi 18 anni - ha spiegato il farmacista - ho svolto i consueti e ripetuti incontri sul diabete, l'ecografia delle carotidi, con la quale sono stati monitorati anche i linfonodi sottomandibolari e tutti quelli del collo, l'ecografia della tiroide, lo screening del piede, gli esami della vista, gli esami dell'udito, ecc.
Ogni iniziativa nasce da un'attenzione alla popolazione: in giro per Giovinazzo, ascolto i bisogni dei nostri concittadini, osservo il loro stato fisico, raccolgo le lamentele circa la loro difficoltà a prenotare esami e test diagnostici, così registro il tutto e organizzo lo screening successivo, chiedendo la collaborazione dei relativi specialisti.
Finora queste iniziative hanno contribuito a scoprire decine di persone inconsapevoli, affette da diabete, di persone con grave ipertensione, con malattie cardiache da loro stesse non conosciute, di qualche forma tumorale in diverse parti del corpo, di malattie della tiroide, ecc. Questa volta è toccato alla valutazione ecografica del fegato per escludere la steatosi epatica, comunemente chiamata fegato grasso, spesso sottovalutata, ma che riveste un ruolo importante della nostra vita, perché può evolvere in cirrosi e, infine, in un tumore dall'esito fatale».
Il questionario somministrato e le ecografie sono stati condotti dall'Equipe medica della Clinica Medica "A. Murri" del Policlinico di Bari, diretta dal Prof. Piero Portincasa, che ha presenziato durante tutta la mattinata, insieme al Prof. Agostino Di Ciaula e ad altri 7 medici (D.ssa Chiara V. Luglio, D.ssa Rosangela De Michele, D.ssa Chiara Maggipinto, D.ssa Susanna Talenti, Dr. Fabio Lopopolo, D.ssa Raffaella Pugliese, Dr. Mohamad Khalil) che hanno fornito le loro enormi professionalità a servizio di una causa importante. «I medici hanno eseguito le valutazioni e la diagnosi delle 38 persone che si erano inizialmente prenotate, ma che alla fine, le visita effettuate e le ecografia sono state fatte a 51 persone, tanto che si è reso necessario l'utilizzo di ben 2 macchine ecografiche e le ecografie sono state condotte su tutto l'addome, partendo dal fegato, ma anche i reni, la colecisti, la cistifellea, il pancreas, la milza, l'intestino. Sono state riscontrate un po' di "anomalie", tra adenomiomi alla cistifellea, calcoli ai reni, idronefrosi dei reni, dilatazione dei calici renali, oltre ai diversi gradi di fegato grasso, in cui, la scala di valutazione andava dal grado S-zero in cui non c'è grasso nel fegato, all' S-3 che è un grado grave di steatosi epatica=fegato grasso (15 persone S-0.…11 persone con S-1.…13 persone con S-2 e 12 persone con S-3).
Le persone a rischio di essere affette dal fegato grasso - ha spiegato quindi Fanelli - sono i diabetici, gli obesi, chi ha familiarità, coloro i quali, alle condizioni precedenti sommano un'alimentazione scorretta, eccedente in grassi, alcool, zuccheri, specialmente quelli semplici dei dolci.
Siccome io sono un sentimentale e un appassionato sostenitore della cultura Greca e Romana - ha un po' scherzato -, mi piace pensare che per i Greci, il fegato era la sede dei sentimenti e delle passioni, mentre per gli Etruschi e i Romani era la chiave per interpretare il volere degli dei, riguardo al futuro.
In seguito - ha concluso Fanelli -, la scienza ha confermato il suo ruolo strategico: il fegato è il più importante "laboratorio" del nostro organismo, in quanto svolge un ruolo centrale nel metabolismo, è quell' "amico altruista" che sintetizza alcune molecole utili per tutti gli organi, neutralizza le sostanze tossiche, contribuisce a salvaguardare il benessere fisiologico e a mantenere il nostro corpo in equilibrio omeodinamico».
Come sempre, con lo slogan coniato dal Dr. Fanelli circa 20 anni fa, "La Salute prima di tutto" questi screening gratuiti si avvalgono delle più qualificate professionalità mediche con la finalità di prevenzione per migliorare la qualità della vita delle persone e cercare di arginare in piccola parte le carenze della nostra Sanità pubblica.