Politica
Schittulli presenta la sua Regione
Inaugurata ieri sera la sede cittadina del Movimento Schittulli alla presenza del candidato presidente
Giovinazzo - sabato 14 marzo 2015
0.50
L'inaugurazione di una sede politica rappresenta sempre un'occasione di incontro e di discussione. A maggior ragione se interviene un protagonista come Francesco Schittulli, candidato presidente della Regione Puglia per il centrodestra, che ieri sera ha tagliato il nastro della nuova sede del Movimento Politico Schittulli in via Piano, 20.
Le parole di tre candidati consiglieri hanno introdotto l'ex presidente della Provincia di Bari. Davide Bellomo, del Movimento Politico Schittulli, ha sottolineato la compattezza del centrodestra, Domenico Damascelli, commissario cittadino di Forza Italia, ha parlato di «dieci anni di disastri certificati con Vendola», di Emiliano «specializzato nel curare gli interessi degli amici» e di un distacco che era di 10 punti «quando ancora non avevamo un candidato presidente e i sondaggi li commissionava la sinistra; ora siamo a 6 punti e con l'impegno di tutti li superiamo senza problemi».
Antonio Galizia, il candidato giovinazzese del Nuovo Centro Destra, si è concentrato sulla città: «Un sindaco incompetente ha gestito male le vicende lungomare, via Marina, bonifica delle ex Acciaierie e Ferriere Pugliesi e alzato le tasse per realizzare due Giri d'Italia. Quando si sbaglia a votare sono queste le conseguenze. Io non cambio fronte nonostante le avance della sinistra e a Schittulli chiederemo lavoro, chiusura della discarica, sviluppo del turismo e il marchio DOP (la denominazione di origine protetta) per l'olio d'oliva».
Vito Depalma, responsabile cittadino del Movimento Politico Schittulli e padrone di casa, ha passato la parola anche a Massimo Cassano, Sottosegretario al Ministero del Lavoro, il quale ha dichiarato di averne viste di tutti i colori quando era membro della commissione regionale Sanità e di ricevere quotidianamente richieste d'aiuto di persone che non riescono a farsi visitare: «La salute deve essere il primo impegno e Schittulli, una persona perbene e un professionista affermato, è l'uomo giusto per occuparsene».
L'oncologo barese ha quindi cominciato a dialogare con i tanti simpatizzanti con la consueta schiettezza. «Dobbiamo portare i croceristi - ha affermato tra le tante cose - in giro per la regione e devono andar via dopo dodici ore innamorati della nostra terra. Dobbiamo fare accordi con le grandi aziende europee per ricevere i loro dipendenti in vacanza premio e i lidi devono restare aperti da Pasqua a novembre come accade nelle riviere più affermate. Le bellezze che noi abbiamo a differenza di altri possono trattenere i giovani e assicurare occupazione; daremo poi la social card agli anziani, la Regione contribuirà affinché le famiglie abbiano almeno 1.000 euro da spendere per i bisogni essenziali e donerà 5.000 euro alle giovani coppie».
Ha parlato anche di olivicoltura trascurata, di fallimento nella questione Ilva di Taranto, di manager pubblici da far assumere e controllare da una società incaricata europea, che devono lavorare se non vogliono pagare un'apposita penale ed impegnarsi per la semplificazione della burocrazia e la crescita dell'economia e dell'occupazione. Schittulli ha chiaramente garantito grande impegno per una sanità a misura d'uomo: «Nei primi tre mesi eliminerò il ticket per le fasce deboli, nei primi sei porterò l'attesa per visite ed esami a 10 giorni, azzerando le liste grazie ad un'interazione tra pubblico, privato e convenzionato».
Il professore ha anche garantito che consegnerà il programma e le sue dimissioni ad un notaio che dovrà renderle ufficiali in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi nei tempi previsti. Infine, dopo qualche battuta su «l'altro» candidato e una condanna di chi promette posti e soldi, un appello agli elettori: «Se dopo un decennio di centrosinistra pensate di stare meglio, con i vostri figli sistemati, una sanità al vostro fianco e un sistema che funziona continuate a votare loro. Altrimenti cambiare si può, cambiare si deve!».
Le parole di tre candidati consiglieri hanno introdotto l'ex presidente della Provincia di Bari. Davide Bellomo, del Movimento Politico Schittulli, ha sottolineato la compattezza del centrodestra, Domenico Damascelli, commissario cittadino di Forza Italia, ha parlato di «dieci anni di disastri certificati con Vendola», di Emiliano «specializzato nel curare gli interessi degli amici» e di un distacco che era di 10 punti «quando ancora non avevamo un candidato presidente e i sondaggi li commissionava la sinistra; ora siamo a 6 punti e con l'impegno di tutti li superiamo senza problemi».
Antonio Galizia, il candidato giovinazzese del Nuovo Centro Destra, si è concentrato sulla città: «Un sindaco incompetente ha gestito male le vicende lungomare, via Marina, bonifica delle ex Acciaierie e Ferriere Pugliesi e alzato le tasse per realizzare due Giri d'Italia. Quando si sbaglia a votare sono queste le conseguenze. Io non cambio fronte nonostante le avance della sinistra e a Schittulli chiederemo lavoro, chiusura della discarica, sviluppo del turismo e il marchio DOP (la denominazione di origine protetta) per l'olio d'oliva».
Vito Depalma, responsabile cittadino del Movimento Politico Schittulli e padrone di casa, ha passato la parola anche a Massimo Cassano, Sottosegretario al Ministero del Lavoro, il quale ha dichiarato di averne viste di tutti i colori quando era membro della commissione regionale Sanità e di ricevere quotidianamente richieste d'aiuto di persone che non riescono a farsi visitare: «La salute deve essere il primo impegno e Schittulli, una persona perbene e un professionista affermato, è l'uomo giusto per occuparsene».
L'oncologo barese ha quindi cominciato a dialogare con i tanti simpatizzanti con la consueta schiettezza. «Dobbiamo portare i croceristi - ha affermato tra le tante cose - in giro per la regione e devono andar via dopo dodici ore innamorati della nostra terra. Dobbiamo fare accordi con le grandi aziende europee per ricevere i loro dipendenti in vacanza premio e i lidi devono restare aperti da Pasqua a novembre come accade nelle riviere più affermate. Le bellezze che noi abbiamo a differenza di altri possono trattenere i giovani e assicurare occupazione; daremo poi la social card agli anziani, la Regione contribuirà affinché le famiglie abbiano almeno 1.000 euro da spendere per i bisogni essenziali e donerà 5.000 euro alle giovani coppie».
Ha parlato anche di olivicoltura trascurata, di fallimento nella questione Ilva di Taranto, di manager pubblici da far assumere e controllare da una società incaricata europea, che devono lavorare se non vogliono pagare un'apposita penale ed impegnarsi per la semplificazione della burocrazia e la crescita dell'economia e dell'occupazione. Schittulli ha chiaramente garantito grande impegno per una sanità a misura d'uomo: «Nei primi tre mesi eliminerò il ticket per le fasce deboli, nei primi sei porterò l'attesa per visite ed esami a 10 giorni, azzerando le liste grazie ad un'interazione tra pubblico, privato e convenzionato».
Il professore ha anche garantito che consegnerà il programma e le sue dimissioni ad un notaio che dovrà renderle ufficiali in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi nei tempi previsti. Infine, dopo qualche battuta su «l'altro» candidato e una condanna di chi promette posti e soldi, un appello agli elettori: «Se dopo un decennio di centrosinistra pensate di stare meglio, con i vostri figli sistemati, una sanità al vostro fianco e un sistema che funziona continuate a votare loro. Altrimenti cambiare si può, cambiare si deve!».