Cronaca
Scarti di macellazione nell'area artigianale D1.1
Una scoperta raccapricciante. È quella fatta dalla Polizia Locale su segnalazione di un cittadino
Giovinazzo - mercoledì 23 agosto 2017
19.29
Una scoperta raccapricciante e, al tempo stesso, misteriosa. È quella fatta, ieri mattina, all'interno della maglia D1.1, a Giovinazzo. Qui, in un terreno, gli uomini della Polizia Locale, su segnalazione di un cittadino, hanno rinvenuto frattaglie animali e cumuli di scarti di macellazione.
I resti, consistenti in organi interni, si presentavano intatti e in uno stato di decomposizione tale da far pensare che l'abbandono fosse avvenuto poche ore prima, a ridosso della conclusione della Festa Patronale. Di sicuro, i resti provenivano da un giro di macellazione clandestina (un fenomeno del tutto illegale e molto pericoloso dal punto di vista sanitario) o come smaltimento illegale di scarti di animale (rifiuti speciali).
Questi, infatti, devono devono essere conferiti per legge esclusivamente a ditte specializzate. Dal Comando di via Cappuccini arriva un invito agli esercenti a rispettare la normativa le cui infrazioni sono punite con severe sanzioni amministrative e penali. L'abbandono di scarti animali può favorire il proliferare di topi con rischi di diffusione di malattie infettive come la leptospirosi, patologia pericolosa per umani ed alcune specie domestiche.
Nei mesi scorsi, anche tra i territori di Molfetta, Ruvo e Terlizzi, furono trovati altri resti. Episodi scoperti a distanza di mesi che confermano quanto nel nord barese sia sempre più diffusa la modalità di uccidere e macellare esemplari senza il rispetto delle leggi vigenti in materia.
I resti, consistenti in organi interni, si presentavano intatti e in uno stato di decomposizione tale da far pensare che l'abbandono fosse avvenuto poche ore prima, a ridosso della conclusione della Festa Patronale. Di sicuro, i resti provenivano da un giro di macellazione clandestina (un fenomeno del tutto illegale e molto pericoloso dal punto di vista sanitario) o come smaltimento illegale di scarti di animale (rifiuti speciali).
Questi, infatti, devono devono essere conferiti per legge esclusivamente a ditte specializzate. Dal Comando di via Cappuccini arriva un invito agli esercenti a rispettare la normativa le cui infrazioni sono punite con severe sanzioni amministrative e penali. L'abbandono di scarti animali può favorire il proliferare di topi con rischi di diffusione di malattie infettive come la leptospirosi, patologia pericolosa per umani ed alcune specie domestiche.
Nei mesi scorsi, anche tra i territori di Molfetta, Ruvo e Terlizzi, furono trovati altri resti. Episodi scoperti a distanza di mesi che confermano quanto nel nord barese sia sempre più diffusa la modalità di uccidere e macellare esemplari senza il rispetto delle leggi vigenti in materia.