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Cronaca
Scacco alla famiglia Giammaria, la banda dei furti in auto a Bari. I NOMI
In undici, quasi tutti fratelli e cugini, sono stati arrestati dai Carabinieri: rubavano chiavi e carte di credito dalle auto parcheggiate
Giovinazzo - sabato 15 febbraio 2025
12.59
Ci sono anche un calciatore del Bari, il centrocampista Mattia Maita, e un imprenditore tra le vittime della banda di ladri capeggiata dalla famiglia Giammaria del quartiere San Paolo: una banda «a conduzione familiare» dedita ai furti di carte di credito e di denaro smantellata dai Carabinieri tra Bari, Giovinazzo e Foggia.
Undici le misure cautelari disposte da parte del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari, Rossana de Cristofaro: si tratta di Giovanni e di Domenico Giammaria, di 49 e 41 anni (condotti in carcere), Giuseppe, Salvatore e Girolamo Giammaria di 59, 54 e 51 anni e Lorenzo Mancini di 34 anni (ai domiciliari) e di Nicola, i due Antonio e Domenico Giammaria di 61, 58, 53 e 30 anni e Angelo Silvestris, di 47 anni (obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria), tutti di Bari.
Solo per uno dei 12 indagati (Cosmo Damiano Giammaria, di 47 anni, difeso dall'avvocato Cristian Di Giusto) la richiesta cautelare non è stata accolta. Tutti sono accusati, dopo l'interrogatorio preventivo (una delle novità qualificanti della riforma Nordio), di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di delitti contro il patrimonio e in particolare furti aggravati di denaro, carte di credito e di oggetti di valore, nonché di indebito utilizzo di carte di credito e di ricettazione.
Le indagini dei militari della Compagnia di Bari San Paolo, coordinate dal pubblico ministero della Procura della Repubblica del capoluogo, Lanfranco Marazia, da ottobre 2022 ad aprile 2023, attraverso intercettazioni e analisi dei sistemi di videosorveglianza, hanno permesso di «acclarare l'esistenza di un'associazione per delinquere che, con turni di lavoro quotidiani, presidiava le aree di parcheggio dei principali centri commerciali di Bari e le strade prospicienti il varco portuale».
Gli indagati, infatti, «dopo aver individuato i potenziali automobilisti da colpire, passavano all'azione attraverso un metodo consolidato consistente nell'asportare dall'abitacolo soldi, carte di credito e vari oggetti di valore, approfittando della momentanea assenza del proprietario o provocando la distrazione di quest'ultimo attraverso la foratura di uno degli pneumatici, in maniera da costringere la vittima a scendere dal veicolo». In numerosi casi avrebbero preso di mira donne sole.
Subito dopo i furti, prelevavano dagli Atm i contanti usando le carte rubate. L'inchiesta avrebbe accertato le responsabilità degli indagati su 19 episodi criminosi. A Maita, calciatore del Bari vittima di uno dei furti, furono rubati effetti personali dalla sua Mercedes GLE in sosta nel centro commerciale Santa Caterina di Bari.
Undici le misure cautelari disposte da parte del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari, Rossana de Cristofaro: si tratta di Giovanni e di Domenico Giammaria, di 49 e 41 anni (condotti in carcere), Giuseppe, Salvatore e Girolamo Giammaria di 59, 54 e 51 anni e Lorenzo Mancini di 34 anni (ai domiciliari) e di Nicola, i due Antonio e Domenico Giammaria di 61, 58, 53 e 30 anni e Angelo Silvestris, di 47 anni (obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria), tutti di Bari.
Solo per uno dei 12 indagati (Cosmo Damiano Giammaria, di 47 anni, difeso dall'avvocato Cristian Di Giusto) la richiesta cautelare non è stata accolta. Tutti sono accusati, dopo l'interrogatorio preventivo (una delle novità qualificanti della riforma Nordio), di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di delitti contro il patrimonio e in particolare furti aggravati di denaro, carte di credito e di oggetti di valore, nonché di indebito utilizzo di carte di credito e di ricettazione.
Le indagini dei militari della Compagnia di Bari San Paolo, coordinate dal pubblico ministero della Procura della Repubblica del capoluogo, Lanfranco Marazia, da ottobre 2022 ad aprile 2023, attraverso intercettazioni e analisi dei sistemi di videosorveglianza, hanno permesso di «acclarare l'esistenza di un'associazione per delinquere che, con turni di lavoro quotidiani, presidiava le aree di parcheggio dei principali centri commerciali di Bari e le strade prospicienti il varco portuale».
Gli indagati, infatti, «dopo aver individuato i potenziali automobilisti da colpire, passavano all'azione attraverso un metodo consolidato consistente nell'asportare dall'abitacolo soldi, carte di credito e vari oggetti di valore, approfittando della momentanea assenza del proprietario o provocando la distrazione di quest'ultimo attraverso la foratura di uno degli pneumatici, in maniera da costringere la vittima a scendere dal veicolo». In numerosi casi avrebbero preso di mira donne sole.
Subito dopo i furti, prelevavano dagli Atm i contanti usando le carte rubate. L'inchiesta avrebbe accertato le responsabilità degli indagati su 19 episodi criminosi. A Maita, calciatore del Bari vittima di uno dei furti, furono rubati effetti personali dalla sua Mercedes GLE in sosta nel centro commerciale Santa Caterina di Bari.