I sasanelli
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Vita di città

Sassanidde che passione! Una ricetta che non tramonta mai

I segreti di un dolce della tradizione legata alla festa di Ognissanti ed alla commemorazione dei defunti

Il "sasanello" o "sassanidde" in dialetto giovinazzese e più in generale della Terra di Bari ("susummidde" nella vicina Terlizzi) rappresenta un dolce fatto in caso della tradizione legata alla festa di Ognissanti ed alla commemorazione dei defunti. Un "Must" casereccio che celebra non solo il senso della famiglia ancora molto presente dalle nostre parti, ma soprattutto è sublimazione gustosa di antichi saperi delle nostre massaie. Vi riproponiamo un articolo da noi scritto nel 2021, con annessa ricetta di una delle massaie più conosciute della rete a Giovinazzo: Angela Stallone.


IL SASANELLO
Le sue origini murgiane, rivendicate dai comuni i cui territori lambiscono la Basilicata, sono quasi certe, ma la sua preparazione è affare delle tante massaie e degli ingegnosi pasticceri di casa nostra. E così vi riproponiamo l'antica ricetta che vi avevamo fatto scoprire sin dal 2018.
Voi, poi, fate un po' come vi pare senza mai perdere di vista il sentiero tracciato dalla tradizione, ma mettendoci l'amore e un pizzico di fantasia tipico della gente del sud.

LA RICETTA CASERECCIA DI ANGELA STALLONE
Angela, innanzitutto grazie di averci accolti nel suo regno. Ci dice quali sono gli ingredienti per preparare i sasanelli?
Vi do la ricetta per una grande quantità di dolcetti. Allora, 1 kg di farina, 200 gr. di zucchero, 100 gr. di olio extravergine d'oliva, 400 gr. di mandorle, 20 gr. di ammoniaca, cioccolato fondente quanto se ne vuole, cannella, limone e mandarino grattugiati quanto basta. Non bisogna però dimenticare l'ingrediente fondamentale: il vincotto di fichi. Circa ½ litro, se il liquido è denso, ma bisogna calcolare quanto versarne in base alla consistenza dell'impasto.

Come cominciamo?
Prima di iniziare, bisogna preparare il lavoro. Tostiamo i 400 gr. di mandorle, ne sbollentiamo un altro po' per togliere la buccia e passiamo anche queste in forno. Poi, naturalmente, grattugiamo gli agrumi.

Questa è la fase preliminare. Come continuiamo il procedimento?
Mettiamo sul ripiano le mandorle, ridotte a pezzettini con il mattarello, la farina e lo zucchero. Dopo aggiungiamo gli aromi: la cannella, il limone ed il mandarino. La quantità varia dalle preferenze di ciascuno, ma in linea di massima più se ne mette meglio è, perché questo si devono sentire le spezie.

Cos'altro aggiungiamo in seguito?
Adesso aggiungiamo il cioccolato fondente a pezzettini, sempre quanto se ne vuole ma non troppo per non far dilatare l'impasto. Poi al centro formiamo una piccola duna ed all'interno versiamo l'olio, l'ammoniaca e cominciamo ad amalgamare bene, perché lo zucchero deve penetrare dappertutto.

Manca il re degli ingredienti di questo dolce: il vincotto...
Sì, è arrivato il suo momento. Non lo versiamo tutto da subito, dobbiamo vedere quanto si colora il preparato e fare attenzione che non diventi troppo morbido. A poco a poco che versiamo, amalgamiamo e formiamo una specie di rotolo.

Chiarissimo. Sembra che tutti gli ingredienti siano stati aggiunti. Cosa ci resta da fare?
Se abbiamo unito bene il tutto, dobbiamo solo creare la forma. Prendiamo un po' di impasto e creiamo piccole palline. Se si attaccano alle mani, ci aiutiamo con un po' d'olio. Le mettiamo in una teglia su carta da forno e sopra poniamo due pezzi di mandorle che prima abbiamo sbucciato e tostato, premendo leggermente sulla pallina. Poi in forno a 180° per circa mezz'ora. Ecco qua, abbiamo finito.
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