Vita di città
Sarà PalaPansini. Ha un nome il nuovo Palasport
Porterà il nome del medico e storico dirigente dell'AFP Giovinazzo
Giovinazzo - venerdì 4 settembre 2015
9.44
In primis i lavori di adeguamento e messa a norma, poi il rilascio del certificato di agibilità dell'intera struttura sportiva. Adesso il Palazzetto dello Sport di viale Moro, al rione 167, ha anche un nome.
L'ha tenuto a battesimo, ieri, l'Amministrazione comunale e si chiamerà Palasport "Antonio Pansini" o, più brevemente, PalaPansini in memoria del medico giovinazzese, clinico ortopedico presso gli ospedali di Conversano e Carbonara, «uomo politico equilibrato e molto stimato anche dagli avversari - si legge nella relazione biografica - e che ha dedicato con attenzione il tempo libero allo sport in tutti i suoi settori».
La cerimonia d'intitolazione, dinanzi ai dirigenti ed agli atleti delle numerose società sportive giovinazzesi, si è svolta ieri sera, alla presenza della vedova Mariangela Maldarelli, con il sindaco Tommaso Depalma, lo storico timoniere del Comitato Olimpico Nazionale Italiano pugliese Elio Sannicandro e il numero uno regionale della Federazione Italia Hockey e Pattinaggio Nicola Calò.
«Ora anche il nostro Palasport ha un nome. Antonio Pansini - ha detto Depalma - è stato un gigante nello sport e nella vita politica. Quanta umanità e quanto amore per la città hanno donato a piene mani persone come Pansini, Cormio, Curatoli, Aniello e tanti altri. Persone capaci di volare alto e di fare del bene, senza se e senza ma», ha terminato anticipando la volontà di intitolare il campo di calcio a cinque outdoor adiacente al "Raffaele De Pergola" all'indimenticato Vincenzo Aniello.
Poi, dopo gli interventi di Elio Sannicandro, Vito Renna, Nicola Calò e Giovanni Massari è stata la volta di Francesco Frasca, a lungo capitano della formazione più titolata dell'AFP Giovinazzo, che ha spiegato la vera natura del suo rapporto con Pansini «che andava oltre lo sport, oltre la semplice amicizia». Una testimonianza, quella di chi ha conquistato in carriera per tre volte la Stecca d'Oro, che ha fatto emozionare e scendere una lacrima.
Al termine il primo cittadino ha scoperto la targa sulla facciata del Palasport e don Giuseppe Milillo ha dato la benedizione: «Antonio Pansini - ha detto la vedova Mariangela Maldarelli al termine della cerimonia - ha incoraggiato e aiutato a crescere con i pattini e la stecca tanti ragazzi, oggi adulti, di certo riconoscenti della benemerita attività svolta da un figlio illustre di Giovinazzo».
Sino all'improvvisa scomparsa avvenuta il 3 settembre 1997, infatti, Pansini (consigliere democristiano, amministratore comunale e provinciale e finanche ex presidente dell'Istituto Vittorio Emanuele II, nda) ha sempre sostenuto la grande realtà hockeystica con cuore e tenacia nei momenti di grande difficoltà.
La sua autorevole e saggia presenza ha assicurato serenità e sicurezza all'AFP che tanto lustro ha dato, in mezzo secolo di attività sportiva, alla piccola Giovinazzo, eroica realtà che ha fatto conoscere il territorio cittadino nei patri confini nazionali e all'estero, dove i nostri campioni su pista hanno difeso i colori biancoverdi ed hanno rappresentato con orgoglio la Nazionale italiana.
L'ha tenuto a battesimo, ieri, l'Amministrazione comunale e si chiamerà Palasport "Antonio Pansini" o, più brevemente, PalaPansini in memoria del medico giovinazzese, clinico ortopedico presso gli ospedali di Conversano e Carbonara, «uomo politico equilibrato e molto stimato anche dagli avversari - si legge nella relazione biografica - e che ha dedicato con attenzione il tempo libero allo sport in tutti i suoi settori».
La cerimonia d'intitolazione, dinanzi ai dirigenti ed agli atleti delle numerose società sportive giovinazzesi, si è svolta ieri sera, alla presenza della vedova Mariangela Maldarelli, con il sindaco Tommaso Depalma, lo storico timoniere del Comitato Olimpico Nazionale Italiano pugliese Elio Sannicandro e il numero uno regionale della Federazione Italia Hockey e Pattinaggio Nicola Calò.
«Ora anche il nostro Palasport ha un nome. Antonio Pansini - ha detto Depalma - è stato un gigante nello sport e nella vita politica. Quanta umanità e quanto amore per la città hanno donato a piene mani persone come Pansini, Cormio, Curatoli, Aniello e tanti altri. Persone capaci di volare alto e di fare del bene, senza se e senza ma», ha terminato anticipando la volontà di intitolare il campo di calcio a cinque outdoor adiacente al "Raffaele De Pergola" all'indimenticato Vincenzo Aniello.
Poi, dopo gli interventi di Elio Sannicandro, Vito Renna, Nicola Calò e Giovanni Massari è stata la volta di Francesco Frasca, a lungo capitano della formazione più titolata dell'AFP Giovinazzo, che ha spiegato la vera natura del suo rapporto con Pansini «che andava oltre lo sport, oltre la semplice amicizia». Una testimonianza, quella di chi ha conquistato in carriera per tre volte la Stecca d'Oro, che ha fatto emozionare e scendere una lacrima.
Al termine il primo cittadino ha scoperto la targa sulla facciata del Palasport e don Giuseppe Milillo ha dato la benedizione: «Antonio Pansini - ha detto la vedova Mariangela Maldarelli al termine della cerimonia - ha incoraggiato e aiutato a crescere con i pattini e la stecca tanti ragazzi, oggi adulti, di certo riconoscenti della benemerita attività svolta da un figlio illustre di Giovinazzo».
Sino all'improvvisa scomparsa avvenuta il 3 settembre 1997, infatti, Pansini (consigliere democristiano, amministratore comunale e provinciale e finanche ex presidente dell'Istituto Vittorio Emanuele II, nda) ha sempre sostenuto la grande realtà hockeystica con cuore e tenacia nei momenti di grande difficoltà.
La sua autorevole e saggia presenza ha assicurato serenità e sicurezza all'AFP che tanto lustro ha dato, in mezzo secolo di attività sportiva, alla piccola Giovinazzo, eroica realtà che ha fatto conoscere il territorio cittadino nei patri confini nazionali e all'estero, dove i nostri campioni su pista hanno difeso i colori biancoverdi ed hanno rappresentato con orgoglio la Nazionale italiana.