Chiesa locale
«Santa Rita, Patrona speciale delle nostre famiglie»
Il saluto di Mons. Cornacchia alla reliquia della Santa di Cascia nell’ultimo giorno a Giovinazzo
Giovinazzo - mercoledì 11 maggio 2016
Una Concattedrale di Santa Maria Assunta, gremita e raccolta nella devozione, ha salutato ieri sera la reliquia di Santa Rita (un frammento osseo del polso sinistro), durante la Celebrazione Eucaristica Solenne a lei dedicata, nell'ultimo giorno di permanenza a Giovinazzo. A presiederla, S.E. Mons. Domenico Cornacchia, coadiuvato dai giovinazzesi don Benedetto Fiorentino e da padre Francesco Depalo.
Nell'omelia, Mons. Cornacchia ha sottolineato l'importanza di affidarsi alla Santa di Cascia, soprattutto in questo momento storico, in cui la famiglia ed il matrimonio sono minacciati dalla mancanza di valori e dalla non predisposizione al sacrificio. «La devozione verso Santa Rita ci fa comprendere che bisogna perseverare nell'amore - ha affermato il Vescovo della Diocesi di Molfetta-Terlizzi-Giovinazzo-Ruvo - ed accettare con coraggio le prove della vita. Ella è Patrona speciale delle nostre famiglie».
«Questa donna, moglie e madre esemplare - ha continuato - ci insegna la forza dell'amore, quello vero, che viene dal Signore, che può darci la grazia di abbracciare le croci quotidiane e ricevere salvezza». A concludere la riflessione, l'augurio che «la benedizione per intercessione della Santa umbra raggiunga ogni famiglia e porti speranza e forza per ristorarci e riprendere il cammino».
In mattinata vi era stata una seguitissima Supplica alla Santa dedicata, altro momento di grandissima spiritualità.
Presenti alla Celebrazione Eucaristica Solenne anche le Autorità civili e militari. Un mare di fedeli provenienti da tutta la regione ha invaso la Concattedrale, stringendo in un abbraccio virtuale la Santa e ciò che rappresenta per tanti, soprattutto nel Mezzogiorno d'Italia. La fede si è tramutata in festa, perché alla tristezza di veder andar via quel frammento osseo presente nella nostra cittadina dal 2 maggio scorso, si è sostituito il grande orgoglio per aver vissuto un momento unico che entrerà nella storia di questa comunità. Si creda o no.
Nell'omelia, Mons. Cornacchia ha sottolineato l'importanza di affidarsi alla Santa di Cascia, soprattutto in questo momento storico, in cui la famiglia ed il matrimonio sono minacciati dalla mancanza di valori e dalla non predisposizione al sacrificio. «La devozione verso Santa Rita ci fa comprendere che bisogna perseverare nell'amore - ha affermato il Vescovo della Diocesi di Molfetta-Terlizzi-Giovinazzo-Ruvo - ed accettare con coraggio le prove della vita. Ella è Patrona speciale delle nostre famiglie».
«Questa donna, moglie e madre esemplare - ha continuato - ci insegna la forza dell'amore, quello vero, che viene dal Signore, che può darci la grazia di abbracciare le croci quotidiane e ricevere salvezza». A concludere la riflessione, l'augurio che «la benedizione per intercessione della Santa umbra raggiunga ogni famiglia e porti speranza e forza per ristorarci e riprendere il cammino».
In mattinata vi era stata una seguitissima Supplica alla Santa dedicata, altro momento di grandissima spiritualità.
Presenti alla Celebrazione Eucaristica Solenne anche le Autorità civili e militari. Un mare di fedeli provenienti da tutta la regione ha invaso la Concattedrale, stringendo in un abbraccio virtuale la Santa e ciò che rappresenta per tanti, soprattutto nel Mezzogiorno d'Italia. La fede si è tramutata in festa, perché alla tristezza di veder andar via quel frammento osseo presente nella nostra cittadina dal 2 maggio scorso, si è sostituito il grande orgoglio per aver vissuto un momento unico che entrerà nella storia di questa comunità. Si creda o no.