Religioni
Sant'Anna: stasera nella Concattedrale di Giovinazzo la benedizione delle partorienti
Celebrazione eucaristica alle 19.30. Poi l'atteso rito
Giovinazzo - lunedì 26 luglio 2021
12.13
La Chiesa cattolica celebra quest'oggi, 26 luglio, Sant'Anna e San Gioacchino, genitori della Madonna.
A Giovinazzo il culto per la madre della Vergine è molto sentito e questa sera si rinnoverà l'antico rito della benedizione delle partorienti nella Concattedrale di Santa Maria Assunta. Durante la messa vespertina, presieduta da don Andrea Azzollini, le future madri riceveranno il segno che metterà Cristo al centro della vita dei loro nascituri, prima del sacramento del battesimo.
La celebrazione eucaristica si terrà alle 19.30.
La coppia era anziana e sterile e per questo ritenuta dalla comunità indegna di determinati passaggi religiosi.
«L' anziano ricco pastore - ricorda Famiglia Cristiana -, per l' amore che portava alla sua sposa, non voleva trovarsi un' altra donna per avere un figlio; pertanto addolorato dalle parole del gran sacerdote si recò nell' archivio delle dodici tribù di Israele per verificare se quel che diceva Ruben (sacerdote molto influenet) fosse vero e una volta constatato che tutti gli uomini pii ed osservanti avevano avuto figli, sconvolto non ebbe il coraggio di tornare a casa e si ritirò in una sua terra di montagna e per quaranta giorni e quaranta notti supplicò l'aiuto di Dio fra lacrime, preghiere e digiuni. Anche Anna soffriva per questa sterilità, a ciò si aggiunse la sofferenza per questa 'fuga' del marito; quindi si mise in intensa preghiera chiedendo a Dio di esaudire la loro implorazione di avere un figlio. Durante la preghiera le apparve un angelo che le annunciò: "Anna, Anna, il Signore ha ascoltato la tua preghiera e tu concepirai e partorirai e si parlerà della tua prole in tutto il mondo". Così avvenne e dopo alcuni mesi Anna partorì. Il "Protovangelo di san Giacomo" conclude: "Trascorsi i giorni necessari si purificò, diede la poppa alla bimba chiamandola Maria, ossia "prediletta del Signore".»
Il nome di Anna deriva dall' ebraico Hannah (grazia) mentre Gioacchino significa, sempre dall' ebraico, "Dio rende forti". Nonostante di Sant'Anna ci siano rare testimonianze provenienti soprattutto da testi non ufficiali e canonici, il suo culto è estremamente diffuso sia nei riti orientali, sia in quelli vicini alla Chiesa di Roma.
A Giovinazzo il culto per la madre della Vergine è molto sentito e questa sera si rinnoverà l'antico rito della benedizione delle partorienti nella Concattedrale di Santa Maria Assunta. Durante la messa vespertina, presieduta da don Andrea Azzollini, le future madri riceveranno il segno che metterà Cristo al centro della vita dei loro nascituri, prima del sacramento del battesimo.
La celebrazione eucaristica si terrà alle 19.30.
IL CULTO DI SANT'ANNA E SAN GIOACCHINO
Si tratta di un culto in realtà tardivo in Occidente, arrivato intorno all'anno 1000. Più diffuso in Oriente, riuscì a diffondersi capillarmente grazie a Papa Gregorio XII che nel 1585, solo cinque secoli dopo, riuscì ad unificare la loro festività nella giornata del 26 luglio. Un ruolo decisivo sembrano averlo avuto le tante (troppe) crociate, che portarono in Occidente diverse reliquie dei due Santi.La coppia era anziana e sterile e per questo ritenuta dalla comunità indegna di determinati passaggi religiosi.
«L' anziano ricco pastore - ricorda Famiglia Cristiana -, per l' amore che portava alla sua sposa, non voleva trovarsi un' altra donna per avere un figlio; pertanto addolorato dalle parole del gran sacerdote si recò nell' archivio delle dodici tribù di Israele per verificare se quel che diceva Ruben (sacerdote molto influenet) fosse vero e una volta constatato che tutti gli uomini pii ed osservanti avevano avuto figli, sconvolto non ebbe il coraggio di tornare a casa e si ritirò in una sua terra di montagna e per quaranta giorni e quaranta notti supplicò l'aiuto di Dio fra lacrime, preghiere e digiuni. Anche Anna soffriva per questa sterilità, a ciò si aggiunse la sofferenza per questa 'fuga' del marito; quindi si mise in intensa preghiera chiedendo a Dio di esaudire la loro implorazione di avere un figlio. Durante la preghiera le apparve un angelo che le annunciò: "Anna, Anna, il Signore ha ascoltato la tua preghiera e tu concepirai e partorirai e si parlerà della tua prole in tutto il mondo". Così avvenne e dopo alcuni mesi Anna partorì. Il "Protovangelo di san Giacomo" conclude: "Trascorsi i giorni necessari si purificò, diede la poppa alla bimba chiamandola Maria, ossia "prediletta del Signore".»
Il nome di Anna deriva dall' ebraico Hannah (grazia) mentre Gioacchino significa, sempre dall' ebraico, "Dio rende forti". Nonostante di Sant'Anna ci siano rare testimonianze provenienti soprattutto da testi non ufficiali e canonici, il suo culto è estremamente diffuso sia nei riti orientali, sia in quelli vicini alla Chiesa di Roma.