Cronaca
Sanificazioni senza requisiti, l'Anid: «Pronti ad azioni legali»
L'Associazione Nazionale delle Imprese di Disinfestazione ha inviato una diffida al Comune di Giovinazzo
Giovinazzo - mercoledì 10 giugno 2020
10.02
«Codesta Amministrazione sta inopinatamente consentendo l'esecuzione di interventi di disinfezione delle strade ed aree pubbliche a degli agricoltori (come da ordinanza n. 23 del 17 marzo 2020), così esponendo la salute dei cittadini a grave pericolo oltre a causare inquinamento ambientale».
È quanto si legge in una diffida dell'Ufficio Legale, diretto da Aniello Mele, dell'Associazione Nazionale delle Imprese di Disinfestazione secondo cui gli interventi di disinfezione delle strade di Giovinazzo, nel lockdown, «sono eseguiti da personale non autorizzato e non in possesso delle necessarie competenze tecniche e professionali, mediante l'utilizzo di mezzi ed attrezzature assolutamente non idonei alla disinfezione in ambiti urbani».
«L'attività di disinfestazione in parola soggiace ad uno specifico codice (ATECO), a cui non sono sottoposti gli interventi in campo agricolo», ricorda ancora l'Anid che, al riguardo, precisa che «l'attività di disinfezione in ambito urbano è disciplinata dalla rigida normativa di settore (decreto ministeriale n. 274/1997, legge n. 82/1994), la quale individua puntualmente gli specifici requisiti che devono possedere le imprese specializzate per l'esecuzione degli interventi».
«Sul punto, tra l'altro - si legge nella diffida inviata al Comune di Giovinazzo - tocca evidenziare che gli operatori del settore devono avvalersi di un preposto alla gestione tecnica, di operatori adeguatamente formati e specializzati ed utilizzare automezzi ed attrezzature idonei all'utilizzo su sedi stradali oltre ad impiegare presidi medico-chirurgici debitamente registrati presso il Ministero della Salute».
E così, «mentre le aziende operanti nel settore della disinfestazione, e più in generale della sanificazione, stanno assicurando tempestività e professionalità nello svolgimento di tali servizi essenziali, l'esecuzione di tale tipologia di interventi in ambito urbano da parte di soggetti non autorizzati e, soprattutto, non preparati professionalmente, oltre che essere contra legem - sempre secondo l'Anid - espone la popolazione ad evidenti pericoli».
La diffida, inoltrata al Comune di Giovinazzo, è «dal proseguire tali interventi in violazione di legge, con riserva, in mancanza, di attivare tutte le necessarie azioni, in ogni sede, anche giudiziaria, per l'accertamento di tutte le eventuali responsabilità, anche penali».
È quanto si legge in una diffida dell'Ufficio Legale, diretto da Aniello Mele, dell'Associazione Nazionale delle Imprese di Disinfestazione secondo cui gli interventi di disinfezione delle strade di Giovinazzo, nel lockdown, «sono eseguiti da personale non autorizzato e non in possesso delle necessarie competenze tecniche e professionali, mediante l'utilizzo di mezzi ed attrezzature assolutamente non idonei alla disinfezione in ambiti urbani».
«L'attività di disinfestazione in parola soggiace ad uno specifico codice (ATECO), a cui non sono sottoposti gli interventi in campo agricolo», ricorda ancora l'Anid che, al riguardo, precisa che «l'attività di disinfezione in ambito urbano è disciplinata dalla rigida normativa di settore (decreto ministeriale n. 274/1997, legge n. 82/1994), la quale individua puntualmente gli specifici requisiti che devono possedere le imprese specializzate per l'esecuzione degli interventi».
«Sul punto, tra l'altro - si legge nella diffida inviata al Comune di Giovinazzo - tocca evidenziare che gli operatori del settore devono avvalersi di un preposto alla gestione tecnica, di operatori adeguatamente formati e specializzati ed utilizzare automezzi ed attrezzature idonei all'utilizzo su sedi stradali oltre ad impiegare presidi medico-chirurgici debitamente registrati presso il Ministero della Salute».
E così, «mentre le aziende operanti nel settore della disinfestazione, e più in generale della sanificazione, stanno assicurando tempestività e professionalità nello svolgimento di tali servizi essenziali, l'esecuzione di tale tipologia di interventi in ambito urbano da parte di soggetti non autorizzati e, soprattutto, non preparati professionalmente, oltre che essere contra legem - sempre secondo l'Anid - espone la popolazione ad evidenti pericoli».
La diffida, inoltrata al Comune di Giovinazzo, è «dal proseguire tali interventi in violazione di legge, con riserva, in mancanza, di attivare tutte le necessarie azioni, in ogni sede, anche giudiziaria, per l'accertamento di tutte le eventuali responsabilità, anche penali».