Religioni
San Michele Arcangelo: una festa per donare
Non solo pacchi scuola e generi alimentari per i più bisognosi, anche latte per neonati
Giovinazzo - martedì 8 settembre 2020
9.08
Si chiamano zelatori del culto micaelico e ogni anno, com'è ormai loro tradizione, in occasione delle celebrazioni in onore di San Michele Arcangelo, organizzano una raccolta viveri da destinare a famiglie che vivono in uno stato di disagio.
La festa in onore del Santo cadrà il prossimo 29 settembre e si svolgerà, in piazza Costantinopoli, con la celebrazione di una celebrazione liturgica, ma già da giorni, i tanti devoti dell'Arcangelo hanno raccolto e donato pacchi viveri a famiglie segnalate dalla Parrocchia Sant'Agostino. «Lo facciamo in perfetto anonimato - hanno commentato gli zelatori - così come anonime rimangono le famiglie che ricevono il nostro aiuto».
Fra l'altro la storia della Confraternita di San Michele Arcangelo (istituita nel lontano 1888) ci racconta che tra le finalità devozionali e culturali del sodalizio è dedicato un ampio spazio alle attività caritatevoli (la loro campagna di beni di prima necessità è un esempio, nda) come dovrebbe essere per una confraternita. E proprio nel suo regolamento di nascita, al capitolo IX, gli articoli 45 e 48 sono dedicati alla beneficenza.
«Il ricavato della questua pubblica - si legge - deve essere dedicato ad opere di carità dovendo dare soccorso ai confratelli ed alle consorelle che si trovano in condizioni di bisogno o fossero infermi e senza mezzi per potersi curare». La distribuzione, attraverso la Caritas cittadina, avverrà in forma anonima, per chi dona e per chi riceve. La novità di quest'anno è l'acquisto, da parte di alcuni devoti del Santo, di latte di crescita liquido formulato per bambini.
Anche quest'anno, dopo il successo delle scorse edizioni, la raccolta (nelle ultime edizioni una parte del ricavato è stata destinata agli abitanti di San Marco in Lamis che hanno vissuto la tragedia dell'alluvione, ndr) consolida l'iniziativa di donare non solo pacchi scuola (grembiuli, matite, penne, quaderni e tutto ciò che serve per iniziare l'anno scolastico, nda), ma anche latte ai neonati, da destinare a una famiglia con una bimba di soli 10 mesi di vita.
«Rinunciamo volentieri a luminarie e costosi fuochi pirotecnici - hanno concluso - destinando quanto raccogliamo tra devoti e volontari all'aiuto che chi vive in uno stato di bisogno». Ai tempi del Coronavirus la solidarietà passa per questi gesti.
La festa in onore del Santo cadrà il prossimo 29 settembre e si svolgerà, in piazza Costantinopoli, con la celebrazione di una celebrazione liturgica, ma già da giorni, i tanti devoti dell'Arcangelo hanno raccolto e donato pacchi viveri a famiglie segnalate dalla Parrocchia Sant'Agostino. «Lo facciamo in perfetto anonimato - hanno commentato gli zelatori - così come anonime rimangono le famiglie che ricevono il nostro aiuto».
Fra l'altro la storia della Confraternita di San Michele Arcangelo (istituita nel lontano 1888) ci racconta che tra le finalità devozionali e culturali del sodalizio è dedicato un ampio spazio alle attività caritatevoli (la loro campagna di beni di prima necessità è un esempio, nda) come dovrebbe essere per una confraternita. E proprio nel suo regolamento di nascita, al capitolo IX, gli articoli 45 e 48 sono dedicati alla beneficenza.
«Il ricavato della questua pubblica - si legge - deve essere dedicato ad opere di carità dovendo dare soccorso ai confratelli ed alle consorelle che si trovano in condizioni di bisogno o fossero infermi e senza mezzi per potersi curare». La distribuzione, attraverso la Caritas cittadina, avverrà in forma anonima, per chi dona e per chi riceve. La novità di quest'anno è l'acquisto, da parte di alcuni devoti del Santo, di latte di crescita liquido formulato per bambini.
Anche quest'anno, dopo il successo delle scorse edizioni, la raccolta (nelle ultime edizioni una parte del ricavato è stata destinata agli abitanti di San Marco in Lamis che hanno vissuto la tragedia dell'alluvione, ndr) consolida l'iniziativa di donare non solo pacchi scuola (grembiuli, matite, penne, quaderni e tutto ciò che serve per iniziare l'anno scolastico, nda), ma anche latte ai neonati, da destinare a una famiglia con una bimba di soli 10 mesi di vita.
«Rinunciamo volentieri a luminarie e costosi fuochi pirotecnici - hanno concluso - destinando quanto raccogliamo tra devoti e volontari all'aiuto che chi vive in uno stato di bisogno». Ai tempi del Coronavirus la solidarietà passa per questi gesti.