Religioni
San Francesco da Paola è approdato
Ieri sera la rievocazione dell’attraversamento dello Stretto e la processione dell’Arciconfraternita del Carmine
Giovinazzo - domenica 12 luglio 2015
12.34
Ieri sera il porto di Giovinazzo ha vissuto un'intensa manifestazione di fede per la festa di San Francesco da Paola.
Tutto è cominciato con la Messa Solenne celebrata in Piazza Benedettine da Padre Francesco Depalo, a cui hanno preso parte i confratelli e le consorelle dell'Arciconfraternita Maria SS. del Carmine, la locale sezione dell'Associazione Marinai d'Italia e molti fedeli. Nel corso della celebrazione, di cui la Polifonica del maestro Antonio Dangelico ha curato i canti, si è riflettuto sulla disponibilità del nostro cuore a lasciare tutto per seguire Cristo e sono stati ricordati il Vescovo e don Nicola Gaudio, padre spirituale dell'Arciconfraternita, recentemente scomparsi.
Subito dopo la statua del Santo è stata accompagnata al molo di levante dal quale si è imbarcata sulle lance dell'Associazione Vogatori "Massimo Cervone". All'imbrunire l'ingresso nel porto, a rievocazione del celebre miracolo dell'attraversamento dello Stretto di Messina a bordo del suo mantello che ha fatto diventare il frate che visse in assoluta povertà patrono della gente di mare.
Tantissime le persone che assiepate sul lungomare e su via Marina hanno assistito allo sbarco e ai fuochi pirotecnici. La processione ha poi fatto il giro di Piazza Porto e ha attraversato Piazza Costantinopoli per far rientro nella chiesa di San Giovanni Battista, non prima che Padre Francesco Depalo impartisse la benedizione sul sagrato.
Ancora una volta l'Arciconfraternita Maria SS. del Carmine ha voluto organizzare una rievocazione con particolare attenzione al raccoglimento e alla preghiera, piuttosto che al folclore. E di anno in anno sempre più giovinazzesi e non dimostrano di apprezzare la scelta.
Tutto è cominciato con la Messa Solenne celebrata in Piazza Benedettine da Padre Francesco Depalo, a cui hanno preso parte i confratelli e le consorelle dell'Arciconfraternita Maria SS. del Carmine, la locale sezione dell'Associazione Marinai d'Italia e molti fedeli. Nel corso della celebrazione, di cui la Polifonica del maestro Antonio Dangelico ha curato i canti, si è riflettuto sulla disponibilità del nostro cuore a lasciare tutto per seguire Cristo e sono stati ricordati il Vescovo e don Nicola Gaudio, padre spirituale dell'Arciconfraternita, recentemente scomparsi.
Subito dopo la statua del Santo è stata accompagnata al molo di levante dal quale si è imbarcata sulle lance dell'Associazione Vogatori "Massimo Cervone". All'imbrunire l'ingresso nel porto, a rievocazione del celebre miracolo dell'attraversamento dello Stretto di Messina a bordo del suo mantello che ha fatto diventare il frate che visse in assoluta povertà patrono della gente di mare.
Tantissime le persone che assiepate sul lungomare e su via Marina hanno assistito allo sbarco e ai fuochi pirotecnici. La processione ha poi fatto il giro di Piazza Porto e ha attraversato Piazza Costantinopoli per far rientro nella chiesa di San Giovanni Battista, non prima che Padre Francesco Depalo impartisse la benedizione sul sagrato.
Ancora una volta l'Arciconfraternita Maria SS. del Carmine ha voluto organizzare una rievocazione con particolare attenzione al raccoglimento e alla preghiera, piuttosto che al folclore. E di anno in anno sempre più giovinazzesi e non dimostrano di apprezzare la scelta.