Politica
Salvini, Meloni e Tajani a Bari: «Il centrodestra unito per la Puglia»
Ieri sera il comizio sul lungomare del capoluogo per lanciare Fitto in vista del rush finale per le elezioni regionali
Giovinazzo - domenica 13 settembre 2020
«Il centrodestra ha raggiunto una compattezza vera, e questa serata lo dimostra. Abbiamo discusso, certo, ma senza ipocrisie. Ed essere qui stasera è testimonianza che abbiamo voluto una unità non di facciata ma seria e concreta».
Raffaele Fitto spiega così la presenza in piazza stasera a Bari dei leader dei tre partiti di punta della coalizione del centrodestra, Matteo Salvini per la Lega, Giorgia Meloni per Fratelli d'Italia e Antonio Tajani per Forza Italia.
Dopo le molte illazioni su una campagna in cui il leader della Lega diverse volte aveva visitato la Puglia ma mai al fianco di Fitto, è lo stesso Salvini e spegnere ogni dubbio. In scena al Molo Sant'Antonio va anche la stretta di mano con il candidato della coalizione: «Noi ci siamo stretti la mano diverse volte ma non in favore di telecamera, stasera con mascherine e mani disinfettate lo facciamo per tutti i pugliesi», sottolinea Salvini, che evidenzia anche come una vittoria pugliese darebbe più forza a lui ed agli altri leader del centrodestra per "sfrattare" il Governo giallo-rosso a Roma. Per Salvini, che si è soffermato a lungo su immigrazione, scuola e futuro per la nostra regione, Michele Emiliano «è ormai disperato e lo dimostrano le sue 37 liste a sostegno».
«Sono gli altri ad aver litigato in questi mesi - aggiunge il leader della Lega - noi siamo una squadra compatta anche per scelta della Lega, una scelta di umiltà perché la priorità è far ripartire la Puglia».
«Questa regione merita libertà - aggiunge Giorgia Meloni - e la nostra in Puglia è una battaglia in cui crediamo. Lavoriamo per la vittoria e crediamo che sia alla portata, anche a causa di una campagna elettorale molto aggressiva soprattutto da parte dei nostri avversari». Per lei la Puglia è stata governata male da Michele Emiliano e con la destra i pugliesi si riprenderanno il futuro che un Governatore impegnato spesso nelle sue battaglie romane avrebbe reso incerto.
«Abbiamo deciso questa serie di incontri tutti insieme a supporto dei candidati della coalizione - sottolinea Tajani - perché vogliamo dare un segnale di unità laddove invece la sinistra non è unita. L'unità è un valore aggiunto, siamo forze diverse ma coese, esattamente come il nostro elettorato».
Raffaele Fitto spiega così la presenza in piazza stasera a Bari dei leader dei tre partiti di punta della coalizione del centrodestra, Matteo Salvini per la Lega, Giorgia Meloni per Fratelli d'Italia e Antonio Tajani per Forza Italia.
Dopo le molte illazioni su una campagna in cui il leader della Lega diverse volte aveva visitato la Puglia ma mai al fianco di Fitto, è lo stesso Salvini e spegnere ogni dubbio. In scena al Molo Sant'Antonio va anche la stretta di mano con il candidato della coalizione: «Noi ci siamo stretti la mano diverse volte ma non in favore di telecamera, stasera con mascherine e mani disinfettate lo facciamo per tutti i pugliesi», sottolinea Salvini, che evidenzia anche come una vittoria pugliese darebbe più forza a lui ed agli altri leader del centrodestra per "sfrattare" il Governo giallo-rosso a Roma. Per Salvini, che si è soffermato a lungo su immigrazione, scuola e futuro per la nostra regione, Michele Emiliano «è ormai disperato e lo dimostrano le sue 37 liste a sostegno».
«Sono gli altri ad aver litigato in questi mesi - aggiunge il leader della Lega - noi siamo una squadra compatta anche per scelta della Lega, una scelta di umiltà perché la priorità è far ripartire la Puglia».
«Questa regione merita libertà - aggiunge Giorgia Meloni - e la nostra in Puglia è una battaglia in cui crediamo. Lavoriamo per la vittoria e crediamo che sia alla portata, anche a causa di una campagna elettorale molto aggressiva soprattutto da parte dei nostri avversari». Per lei la Puglia è stata governata male da Michele Emiliano e con la destra i pugliesi si riprenderanno il futuro che un Governatore impegnato spesso nelle sue battaglie romane avrebbe reso incerto.
«Abbiamo deciso questa serie di incontri tutti insieme a supporto dei candidati della coalizione - sottolinea Tajani - perché vogliamo dare un segnale di unità laddove invece la sinistra non è unita. L'unità è un valore aggiunto, siamo forze diverse ma coese, esattamente come il nostro elettorato».