Cronaca
Salvata una tartaruga: nuotava impigliata tra plastica e nylon
Ritrovata in cala Porto, salvata dagli operatori della Impregico e trasferita a Bari
Giovinazzo - sabato 1 dicembre 2018
17.52
Si chiama Gollum la piccola tartaruga della specie caretta caretta recuperata ieri a Giovinazzo, in cala Porto. È stata salvata dal personale della ditta Impregico, la società che gestisce il servizio di igiene urbana, impegnati nella rimozione delle alghe e della pulizia dell'area portuale.
La piccola era infatti impigliata in un groviglio di buste di plastica e alcune reti di nylon, da tempo, a giudicare da una lesione da costrizione riscontrata alla pinna anteriore sinistra. Presa in consegna dagli uomini dell'Ufficio Locale Marittimo e dai veterinari dell'Azienda Sanitaria Locale, l'esemplare è stato trasferito a Bari, presso il Dipartimento di Medicina Veterinaria, dai volontari del centro di recupero tartarughe marine di Molfetta.
A salvare l'animale, identificato come un esemplare di circa 27 centimetri di lunghezza e 2 chilogrammi di peso, gli operatori giovinazzesi: «Ci siamo avvicinati e abbiamo notato la tartaruga che era impigliata tra vari rifiuti, aveva difficoltà nei movimenti ed abbiamo subito allertato la Guardia Costiera». Il resto lo hanno fatto i volontari molfettesi, coordinati da Pasquale Salvemini, che l'hanno portata a Bari, dove sarà curata dal personale specializzato
«Il salvataggio della tartaruga, per quanto possa rallegrare - ha detto Salvemini - accende nuovamente i riflettori sul problema delle reti di nylon e, più in generale, sull'abbandono sconsiderato dei rifiuti in mare, in primis la plastica, altamente pericolosa per l'ecosistema marino».
La piccola era infatti impigliata in un groviglio di buste di plastica e alcune reti di nylon, da tempo, a giudicare da una lesione da costrizione riscontrata alla pinna anteriore sinistra. Presa in consegna dagli uomini dell'Ufficio Locale Marittimo e dai veterinari dell'Azienda Sanitaria Locale, l'esemplare è stato trasferito a Bari, presso il Dipartimento di Medicina Veterinaria, dai volontari del centro di recupero tartarughe marine di Molfetta.
A salvare l'animale, identificato come un esemplare di circa 27 centimetri di lunghezza e 2 chilogrammi di peso, gli operatori giovinazzesi: «Ci siamo avvicinati e abbiamo notato la tartaruga che era impigliata tra vari rifiuti, aveva difficoltà nei movimenti ed abbiamo subito allertato la Guardia Costiera». Il resto lo hanno fatto i volontari molfettesi, coordinati da Pasquale Salvemini, che l'hanno portata a Bari, dove sarà curata dal personale specializzato
«Il salvataggio della tartaruga, per quanto possa rallegrare - ha detto Salvemini - accende nuovamente i riflettori sul problema delle reti di nylon e, più in generale, sull'abbandono sconsiderato dei rifiuti in mare, in primis la plastica, altamente pericolosa per l'ecosistema marino».