Chiesa locale
Sabato 26 gennaio Giovinazzo ospiterà la Marcia per la Pace diocesana
Seguirà una veglia nella parrocchia di San Domenico. Ospite Andrea Riccardi della Comunità di Sant'Egidio
Giovinazzo - mercoledì 23 gennaio 2019
"La buona politica è al servizio della pace". È questo il tema del Messaggio di Papa Francesco per la 52ª Giornata Mondiale della Pace che la nostra comunità diocesana si appresta a celebrare a Giovinazzo, sabato 26 gennaio.
La tematica della Pace non si esaurisce in una giornata, né tanto meno in un arco di tempo determinato, ma, come dice lo stesso pontefice, «è frutto di un grande progetto politico che si fonda sulla responsabilità reciproca e sull'interdipendenza degli esseri umani». È una sfida che chiede di essere accolta giorno dopo giorno e sicuramente l'interlocutore privilegiato per la realizzazione della pace è la politica, alta forma di carità, come spesso la considerava Paolo VI.
La Consulta Diocesana per le Aggregazioni Laicali anche quest'anno accoglie e rilancia la sfida di promuovere i valori della Pace chiamando tutta la comunità diocesana e civica ad unirsi in una testimonianza dei valori di pace presenti nella fede e nella convivenza civile per essere tassello di edificazione del Bene Comune a servizio di tutto l'uomo e di tutti gli uomini, «per portare la propria pietra alla costruzione della casa comune». È la risposta che vogliamo dare a chi vede la Pace come una distopia irraggiungibile o come parola, ancorché nobile, ma semplicemente di circostanza, priva della sua performante carica utopica.
Questo il programma dell'iniziativa di sabato 26 gennaio:
- ore 18,30, ritrovo e accoglienza in piazza Meschino;
- ore 19,00 marcia per alcune via cittadine e benedizione del mare e della Stele intitolata ai Beati Costruttori di Pace;
- ore 19,45: veglia presso la parrocchia San Domenico, presieduta dal Vescovo, Mons. Domenico Cornacchia, con intervento del prof. Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant'Egidio (servizi in diretta streaming su www.diocesimolfetta.it).
Sotto questo articolo, un profilo di Andrea Riccardi.
La tematica della Pace non si esaurisce in una giornata, né tanto meno in un arco di tempo determinato, ma, come dice lo stesso pontefice, «è frutto di un grande progetto politico che si fonda sulla responsabilità reciproca e sull'interdipendenza degli esseri umani». È una sfida che chiede di essere accolta giorno dopo giorno e sicuramente l'interlocutore privilegiato per la realizzazione della pace è la politica, alta forma di carità, come spesso la considerava Paolo VI.
La Consulta Diocesana per le Aggregazioni Laicali anche quest'anno accoglie e rilancia la sfida di promuovere i valori della Pace chiamando tutta la comunità diocesana e civica ad unirsi in una testimonianza dei valori di pace presenti nella fede e nella convivenza civile per essere tassello di edificazione del Bene Comune a servizio di tutto l'uomo e di tutti gli uomini, «per portare la propria pietra alla costruzione della casa comune». È la risposta che vogliamo dare a chi vede la Pace come una distopia irraggiungibile o come parola, ancorché nobile, ma semplicemente di circostanza, priva della sua performante carica utopica.
Questo il programma dell'iniziativa di sabato 26 gennaio:
- ore 18,30, ritrovo e accoglienza in piazza Meschino;
- ore 19,00 marcia per alcune via cittadine e benedizione del mare e della Stele intitolata ai Beati Costruttori di Pace;
- ore 19,45: veglia presso la parrocchia San Domenico, presieduta dal Vescovo, Mons. Domenico Cornacchia, con intervento del prof. Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant'Egidio (servizi in diretta streaming su www.diocesimolfetta.it).
Sotto questo articolo, un profilo di Andrea Riccardi.